320 R11'!S1'A POPOLARE Df POLlTICA LF.TTERE E SC!F,N7,F. SOC!Atl tutto quanto di pii1 o meno utile pnò essore stato fatto da un suo predecessore. E che il metodo d'insegnamento sia affatto sbagliato è, purtroppo, una di quelle verità, che saltano subito agli occhi, sol che si voglia rammentarsi del briciolo cli senso comune, del <lebole filo di logica che la natura ci ha dato. Infatti, si è preteso di adottare iu Italia lo stesso regime a cui Yengono sottoposti, e lo possouo, altri popoli dell'Europa ci vile: la Germania per esempio. Si è voluto sempre per quel benedetto prurito cli fare, in tutto e per tnt.to, la parte della scimmia-, rillunc gli Italiani delle nuove generazioni nn popolo di piccoli enciclopedici; e, per ottener ciò, si sono trasformate le Rcnole secondarie - in ispecie le s1iperiori - in altrettante macchine a pompa aspira.nte e premente. Si toglie il vecchio buon senso italico e lo si sostituisce con un'infinità cli cose, che sembra.no bellissime cose, ma che per illuminare .e, quindi, fortificare un'intelligenza, per formare un cervello, 1m buon citt.adioo non valgono niente. Si soffoca, si uccide quel po' d'ingegno vi v-:,, quell'agilità di spirito propria del nostro popolo, e si dà in cambio un arido corredo, nn g1,azzabuglio stranissimo delle cose più disparate fra loro. E così si hanno, in capo a otto anni delle ... teste da cui non è possibile trarre alcunchè di buono; dalle qnali non si può pretendere quella luce, che poi si chiama progresso, che poi si dice la gloria cli una nazione. E in qneste coùcliz:oni Llella scnola, classica in Italia si svolge per otto anni non lo studio delle tante e infinite bellezze, ma la ricerca continua, affannosa della •1ualità dei vocaboli, dei verbi, e delle costrnzion i della lingua latina. Non ci si preoccupa pii,, come un tempo, se un giovane, uscendo dal liceo, sia o no in grado di poter affrontare la lettura di qualunque autm;.e latino; mli bensì che abbia molta gi-a111matica e molta sintassi uella testa; non piri dello spirito, ma della meccanica tiella ling1rn. Quiucli riassumendo: 1° Lo studio del latino è ormai l'eso quasi irnpossibile por il gr:incle e continuo 8preco ùi forze da parte ,ltli giovani, affaticati, come si è detto, a tener dietro a 11011 so pit't quante rnn.terie e, per con· seguenza., costretti a co11tentare p,wecchi professori. 2° La scuola classica, 1)0rdnto il suo proprio carattere lii preparare, Don risponde pi1't aù un alcun utile scopo, ed è perciò divenuta atfatto inutile. :3icchè, stando così i fatti, pare auche a me, come a.ll'articolista del confratello fiorentino, venuto il momento di dover pensRre ad una vera riforma radicale delle nostre scuole classiche; pare anche a me opportuno cl1e la questione del latino venga, alfine, sollevata anche da noi e discussa senza feticismi, senza ridicole p,u1re, come già. si fece e co11 profitto presso alrre niizioni europee. È inutile sperare nella grandezza della pa.tria quanclo al problema della scnola ness1u10 rivolge hl principale sua cura. (.LCI Bohéme). Jean Dcclc: La situazione in Finlandia. - All'indomani dell'atto cli debolezza col quale il Senato, cotlemlo alle minacce del governatore llobrikoff, promulgò il manifesto di febbraio 1899, alcuni cittadini lanciarono l'idea di una petizione monstre allo czar, e riunirono in otto giorni circa 522 mila firme. Ma la petizione non produsse alcun risultato Fra i socialisti alcuni la firmarono; altri no11 la firmarono percl1è credettero che loro non giovasse il mantenimento cli una costituzjone che non includeva il suffragio universa.le, e chiederlo con una petizione nella quale si condannavano le loro idee. Fecero bene i primi. Nella sua campagna contro l'autonomia intanto il governo dello czar cerca dividere le classi; così mentre si mostra spietato verso la stamp,L bQrghese, autonomista, tollera il giornale L'opernio. La gravità della lotta sta nel piano della reazione russa che vuole trasportare in Pinlandia i procedimenti governativi politici ed economici dell'Impero. Il primo pas.so nella via della rnssificazione è stato fatto col riattaccitmento del srnizio postale filanclese a quello russo nel 189-1. Dopo venne il progetto della unifor~it.à militare. Cnu questo progetto, senza parlare della nolazione della costituzione, si quadruplicava l'effettivo e si portava il servizio da tre a cinque anni. Cmì faceva fare in Russia. Il progetto <lunqne interessa il popolo che fornisce i soldati. In seguito al col po di stato la direzione effetti va del governo passò da lJelsingfory a Pietroburgo, dai finlandesi ai russi. A poco a, poco ogni riguardo è stato messo da, parte. Si è ordinato che la lingua russa entro il 1905 deve essere usata nei servizi centrali; si sono accordati privilegi ai commerciant.i russi; fu proibito il diritto di riunione. Il Senato, sotto le minacctt clel generale Bobrikoff, ha, finito coll'approvare t,Lli decreti, sebbene 12 senatori su 20 si siano dimesgi_ Oramai ogni resistenza sembrn, inutile e si può essere sicuri che passeranno i provvedimenti in senso russo che riguardano: la quistiooe militare ; l'estensione a.Ila Finlandia delle tariffe protezioniste russe che permetterà la concorrenza russa alla industria tinlaudese; e la trasformazione del regimo monetario, che tad1 rincarire il prezzo di tutti gli oggetti. Infine, si minaccia di trasformare ed assorbire la BancR di l!'i11laudia. La prospetti n1, è cupa. Nulla c'è da sperare dal Senato, che se- oseriì, resistere verr,\ spazzato. La stampa è schiava; in diciotto mesi sei giornali yen nero sop• pressi, nnn, trentina Yennero sospesi e otto mutarono redazione; la ceusura ,1,umenta. Le associazioni sono perseguitate o sciolte; le riunioni sorvegliate o impedite. Oramai il popolo finlandese deve contare su sè stesso; gli operai devono discutern la libertà minacciata, e il part-ito soCÌt\lista internazionale deve secondarli. (Mo1i- ·vem.e11 t socialiste, - 1• agosto). A. Mo1uiUi. Il i'llinisterodi agricoltura,industriae commercio è venuto rapidamente decadendo in questi nit.imi anni, così per le inconsulte economie imposte Rl suo bilancio, come per l'apatia cli qualche Ministro e l'insufficenze di qualche funzionario. Ben altro fu il disegno di Cavour nel costituir questo ]\.[ini<itero I Egli volle assegnargli l'arduo e difficile còmpito di rappresentante e . tutote clegl'interessi economici del paese nella suprema direzione dello Stato. È un ministero di studi che richiede due cose : 1° organismi speciali : '.!- 0 impiegati dotati d'ingegn > e cultura corrispon:lenti alla natura della funzione che sono chiamati a compiere. Invece, oggi, i servizi non sono distribuiti razionalmente, sono troppo aggruppati, e appariscono troppo apertamente uniti per soddisfare ambizioni e vanità personali. Quanrlo si vede un fnnzionario che oltre alla direzione di molti servizi partecipa ai lavori cli una dozzina cli commissioni e cli consigli è facile spiegarsi come la sua' azione debba riuscire deficente e manchevole, anche se egli sia dotato cli attività intellettuale e fisica eccezionali. - Ho clett,> che J"orclinamento degli uffici non è razionale. Vi è una Direzione genenle dell'agricoltura, per e empio, che ha fra i suoi servi,i le miniere e la pesca, che sono vere e proprie industrie, e v'è un corpo cl'ingegneri per le miniere, le quali producono 50 mili ..ni l'anno, e non esiste ·on organismo speciale per le inelustrie che rappresentano la produzione di qualche miliardo. Manca una direzione generale per l'industria e il commercio, ma viceversa poi vi è una direzione generale di 1·agioneria. - Non intendo esporre il piano di una riforma comp 1eta, ma non mi pare inutile darne le linee generali e cioè: Impianto di distinte direzioni generali di agricoltura, industria e commercio; istituzione cli un Consiglio permanente dell'industria e del commercio; istituzione di un ispettorato ciel Credito e cli un Consiglio delle Casse di risparmio, composto dei rappresentanti delle medesime; istituzione cli una direzione per le registrazioni e le pubblicazioni degli a~ti e documenti relativi alle Società per azioni, alle Società climutuo soccorso, alle proprietà industriale e artistica. •rutti i Consigli dovrebbero avere un segretario speciale, e questi segretari formare presso il Gabinetto del Ministro _un ufficio _incaricato cli compiere gli studi necessari pel l~voro legislativo, come per seguire il movimento delle r1~orme econ?1T.11cheall'estero. e per gli studi da pubbliblicars1 dal Mm1stero. (Rivista Politica e Lett. Luglio). Gli abbonati che invieranno lire Una e cinquantaalla nostraAmministrazione,riceveranno: .POLITICA COLONIALE dell'on. dott. Napoleone Colajanni. 011. Dr. NapoleoneColajamii proprietariod, irettorer-esponsabile Roma, Tip. I. Artero, Piazza Montecitorio; 124- 25
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