RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SO CTALI più che una mala.ttia mortale è un indebolimento cronico che prepara la via a tutto le malattie acute: la maggior parte da malarici muoiono di polmonite e di enterite, e non so110 contati tra le vitti11H1 della JUH,- laria. J>a uno scritto, Ln Nfa.laria in Italia, dei maggiori medici Sfor:rn e Gigliarelli, si apprendo che la malaria fa entrare nelle infermerie piìr del IO¼ dei giovani che hanno già subito al Consiglio di revisione nna selezioue che ha scaJ:tato ht maggior parte dei malarici colpiti di cachesgia palustre. Vi sono guarnigi.oni in cui i maJati per nrnhtria sono la metà dell'effettivo sotto le anni. Il piccolo distaccamento di Cosenza ha dato, in tre anni soltanto, 1485 cnsi. ~elle ferrovie la rnerliit anuua tlegl'impir.gati :1rn111al:1tèi del 90 %- In alcune stazioni, ove non ·c'è Sl:'rvizio <li notte, per esL1rnpio da Cat:rni,t a Sirncu~a, dnrnnte l'estate, si fnnno dui treni speciali J)er ri,·,,uclurre gl'in1pi.e~ati a dei centri più saluuri. Lfl Co111pag11iadelle Mcr1dionali paga pii, di un :milione all'anno tli tributo alla, rna,laria, per chioino e soprassoldi (T. R1,;cc111. J\lfo/attic clel personcile delle strade J/Jrmtc). Nelle regioni della malaria si sono estesi, da nn tempo immemorabile, i pii'! vasti latifondi, ed è da quei latifondi che va via oggi, senza speranza di ritorno, la maggior parte degli emigranti. Così la malaria è, se non la cansa determinante, la causa prima dei mali economici tra i quali si dibatte l'Italia L:t malaria che a Londra, a Berlino, a Parigi è una malattia coloniale, nel regno d'Italia è una. malattia na- &ionale. Ma v'è una cosa più grave ancora, ed è che lei nwlaria è amnentntn clal 1.860, come ha confermato il senatore Tornielli. I lavori delle strade e delle ferrovie sono.. stati spinti da tutte le parti senza le necessarie precauzioni. Furono abbattute foreste per aprire le strade e per pagare le spese, a carico dei Comuni, per le linee ferroviarie; le acque hanno ripreso la loro liberti\, e sui piani, ove prima i villaggi prosperavano ai piedi delle foreste tutelari, la malaria ba esteso il suo impero. Occorre che tutte le buone volontà si uniscano contro il flagello che attacca l'esistenza stessa della patria ritrovata. L'ultimat1w1, che gli scritti scientifici ultimamente pubblicati sembrano porre ai poteri pubblici non è stato ancora ufficialmente formulato, ma si può riassumerlo siu d'ora in due parole: chiniuo, spnatorio. ?Ila questi due rimedi 11011possono essere applioati a una populazione uumerosissima senza l'intervento dello Stato. Qualunque siano le difficoltà, è venuto il 1110mento di agire. Gli amici d'Italia attendono con fidncia le sanzioni che il governo italiano vorrà dare alle conclusioni della scienza. (Rev11.edes De1ixMondes - 15 agosto). I doveridel governo. - So questi giorni cli lutto suggeriscono qnalcbe pensiero che si elevi al di là delle urgenze dell'oggi, prima di tutto è la geuera,le persuasione essere necessario un mutamento nel modo cli considerare i doveri del Governo. M:,1 alcune manifestazioni più o meno autorizzate degli nomini piit o meno in vista nella politica lascia,no pur troppo supl)0rTe che i vieti sistemi dui metodi reprcsshi non sieno abbastanza sfatati. Non ci meravigliamo di ciò. La storia mostra che gli opportunisti, a vista corta, violenti come i loro avversa•·i, hanno sempre creduto che quei metodi avessero efficacia per portar•~ un ri medio ai inali sociali, ma la storia mostrn pm·e, coll'eloquenza dei fatti, che quei metodi non dettero ruai favorevoli resultati. Kon è quindi ni seguaci di quei metodi, comla,nnati dall'esperienza, che noi ci rivolgiamo, ma a quelli chu spingono il loro sguardo pin lontano, e sentono la responsabilità dei loro atti e delle loro conseguenze. IAt verità ddla situazione si manifesta, in tutta la, sua crnda verità, al solo pensare al modo con cui i · Governi di questi ultimi anui hanno condotto l'azienda pubblica. Ton vi è discorso della Corona, non vi è esposizione finanziaria, non vi è dichiarazione di ministero cbe non sia statn, piena di promesse, le quali poi non furono mantenute. Questo sistema che dlll"a da tanti anni, e che ha gettato tanta parte della popolazione in braccio al socialismo, va abbandonato assolutamente. Il Governo, qualunque esso sia, deve comprendere che la sua funzione è ben diversa da quella di mantenere piìt o meno bene lo statii quo, di vivere, co111unque sia, alla giornata. Non snpere che cosa si vorr,t tlomaui circa, ai più grandi problemi che iuteres- ~ano il paese, oltre che uno sperpero cli energia pel continuo 111utainento di idee, crea una perturbazione nel pensiero stcs,;o della nazione. Se i luttuosi fatt.i recenti mostrano ad evidenza come il sentimento delht uniti\ della pat.ria e della forma tli governo,che essa lrn, volnto darsi, sia profondo e radicato nella immensa m_aggioranza dei cittadini, è pur vero chu la nazione domanda ai Governi e al Parlamento ciò che 11an, poco, ma sembra sia ancora difficile: siate gucilcosa. Il trernernlo delittP cli :\lonz,1,segner,\ nn nuovo intliri1.zo, od 11 Imeno indurrù a sceglierlo~ "Konne vediamo i !<intorni; nrn lo augLLriamo: in mezzo alla geuerale clecarlu11znè 1,t sola spera,nza che ci ri1Ua11e. (Bconmnista - 12 agosto). G. B. Shaw: Le illusioni del socialismo.- L'illusione è una sorgente im1)orta11te di energia, senza la quale mancherebbero molte intraprese e molti avvenimenti. Se i socialisti conosct>ssero la realtà del socialismo essi in grandiissima maggiorauzìL abbandonerebbero la cmisn, cui si souo consacrati. La maggior parte delle illusioni sono utili iu quanto sono delle spinte per raggiungere rea,ltà migliori. Ma ci sono le illusioni pazzesche e quelle savie. Vi sono le illusioni che lusingano e quelle necessarie. Il consel'vatore o il liberale che combattono vigorosamente pel loro partito s'illudono spesso attribuendo al capo grandi qualità di uoJUo di Stato. Nel _patriottismo l'illusione rappresenta una parte prepouclerante. La più folle delle illusioni lusingatrici è quella troppo comune per la quale gli uomini si credono moralmente superiori a quelli, le cui opinioni differiscono dalle proprie. Che cosa è una illusione necessaria'? È la maschera che deve rivestire la realtà perchè essa svegli l'interesse di un uomo e attiri la sua attenzione. La scienza non può mai indirizzarsi con successo al popolo senza travilstirsi; ciò fa colla cosidetta volgnrizzcidone, che fo intravedere dei vantaggi e dei benefizi, che non si raggiungono. Cosl il socialismo scientifico deve nascondersi dietro un velo d'illusioni orlato di promesse, e deve essere munito cli una presa mentale semplicissima che permetta ad uno spi rito ordinario di comprenderlo facilmente. L'illusione drammatica del socialismo consiste nel rappresentare la classe operaia come dei personaggi eroici virtuosi, vittime di un brutto nomo chiamato il ccipitcilista, e che incontrano ati-oci sofferenze in una lotta cavalleresca. In questo dramma, il proletario trova da una parte qualcuno che può amare, ed a cui può dare la sua simpatia, e che identifica con sè ,;tesso; e dall'altra parte qualcuuo che può detestare, a cui si sente superiore, e che identifica colla tirannia aociale di cui soffre. Il socialismo è così l'appresentato dagli oratori e conferenzieri, esnttamente come la vita è rappresentata sulla scena di nn teatro popolare qualrmque, falsamente e convenzionalmente, ma nel solo modo in cui possa svegliare l'interesse pubblico. Questa illusione assume contorno religioso, e il socialismo viene annunziato in nn libro infallibile di un grande profeta: il Ca.vitale di -Marx. diviene la Bibbia delle classi la,oratrici. Un dramma popolare deve contenere numerosi incidenti sensazionali, combattimenti, prove, complotti, salvazioni ecc; e se ne trovano molti nella storia del socialismo rivoluzionario, ch'è stato raccontato in un modo romanzesco come qualunque altra storia GI' incidenti del dramma equivalgono alle persecuzioui e alle rigen~razion i religioso. Queste ili usioni sono i mezzi più efficaci coi quali il socialismo si è impadronito dei suoi discepoli-. Delle versioni drammatiche e religiose più grossolane e pit't strette del problema sono ancora scatenate cont,ro di esse; ma il carattere più largo, pili umano, più variato e piìt interessante delle versione socialista, il suo ottimismo, la sua potenza uel mettere in terra il regno celeste e il potere che guadagna al suo contatto e colla sua relazione costante colle esperienze e coi fatti coutcmporanei, gli danno una apparenza di modernità e di possibilità tli essere messo in pratica quando lo si compara colle concezioni più barbare e più immaginarie ch'esso rimpiazza. :\fa esso non cessa. di essere meno illusorio, non lo si riconosce più porchè viene svisato delle transazioni necessarie cogli interessi ostili potenti.
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