Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 15 - 15 agosto 1900

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI sarà nel dovere di lasciar passare la nobile, la santa esortalione di chi è giurista illu ,tre, cittadino irreprensibile. altissimo magistrato e senatore del Regno: « Non diffidi <I la patria della libertà, non disperi di sè stessa; ma cer- <I chi con opere di giustizia di redimere tutti i suoi figli <I e con ope, e , i educazione di suscitarne tutte le forze « latenti pe·· superare invitta le più arduA prove, ritem- « prandosi con tale esemJJiOe con tale ammaestramento l>. Questa la parola di Pietro Ellero: e noi, plaudendo, ci associamo al suo voto. La Rivista. Por la sin~~r~itaàn;tlr'Oo DDOrtunismo (AD EDOARDO PANTANO) Va.ssassiuio di Umberto I ha somministrato una occasione propilia a tutti i partiti monarchici - e non ai soli reazionarìi - di tentare una rivincita intessuta di insinuazione e di calunnie contro la democrazia e contro i partiti popolari strepitosamente vittoriosi nella battaglia dell'ostruzionismo e nelle elezioni politiche ed amministrative di questo anno. I giornàli non schiettamente democratici che non cerchino cli riversare, più o meno gesuitic~mente, la re. 11ponsabilità del delitto di Monza sulla propa<Y(LJ1ddaei partiti popolari, oramai si contano sulla punta delle tlita: li' Adige, L'Adriatico, ll:l'empo, llRoin,1, Il Resto del Carlino, TlUion1ale cli Sicilici e, valorosissimo tra tutti il Giorno cli Luigi Lodi. Di.ari ordinariamente temperati, eqnanim i o liberali come La Stampa, Ln Ga::::::ettadel Popolo L'Alba, pare che abbiano perduto la testa; e credo eh~ non l'abbia mai avuta il corrispondente del Berliner :l'a._qeblatt che pone in bocca a Guido Baccelli parole che solt,anto un ubbriaco o uu mentecatto .i,vrebbe potuto prouunziare Quel corrispondente l'ha atrocemente calunniato ponendolo a livello di un qualsiasi redattore del Popolo Romano, confondendolo nella turba dei Mo rasso, dei Miaglia e dei collaboratori delle Ua:zcttucciacce che da Venezia in giù ammorbano l'Italia. ' :r,af'.1-lan~ere3:zi~11~ria- <:linan_z3i :lle proteste dei repubbh~n1, _cle1_sociahs~1 e dei_radical) che hanno respinto· ogm sohdanetà coll anarchia e cogli anarchici e che hanno manifestato tutto il loro orrore e tutta la loro indi<Yua• zione contro lo scellerato misfatto di Mouza, che n~oce sopratutto a loro dal Jato politico, - insinua - la svergognata! - ch_e il conte~no dei partiti popolari equivale all'excuscitio non petitci, e che i sentimenti adesso manifestati sono il l)l'Odotto dell'opportunismo e della paura. . ~nlla cli più abiettariiente calu1mioso. L'Avanti! quotidianamente mette alla gogua i calunniatori. Leonida Bissolati, l'amico valoroso e buono e colto a Molinella ha ricacciato nella gola a questi scherani della reazione le loro menzogne, costringendo il loro candidato a,·v. Canetta, a lui contrapposto nella lotta elettorale a conlessare che i socialisti non banno che yederc nell'assassinio di l\Ionza. La confessione non può che estender,d agli altri gruppi dei partiti popolari. Appena conobbi l'esecrando assassinio cli l\Ionza fu i tra i primi ~ tra ~ pii1 ardenti, da repubblicano onesto o leale, a st1gmat1zzarlo apertamente. Quanti mi conosc<;mosanno che nè pau~a, nè Yolgare opportunismo mi sprnsero a mamfestare ciò elle sentivo. Per coloro che non mi conoscono ripeterò qualche dato cli fatto irrefragabile; e )o ~ar? tanto p~ù volentieri in quanto che conosco a centrna1a 1 repubblicani che si trovano nelle mie condizio1;1i: ed il caso mio può servire di esempio. Parlando, m una commemorazione, di chi correva a Busca e da Napoli a visitare i colerosi riconfermavo un giudizio antico. Non attesi che la pitlla 'omicida di Bresci spegnes&e il Re d"Italia per giudicarlo serenamente equamente. Nella 1eit <~iVienna, dove !ni venne scmp1·~ co~- cessa q llella hberta cbe spesso 1111 fu neo-ata in Itali-t o?cupai:idomi della Dinastia Sabauda, rico~oscevo che Ì~ v1tii pnv~t~ del Re o della Regina non dava pretesto ad alcuna critica e ad alcun malcontento ..... Nè attesi la scel)erata pr~pagancl,.,, col f<itto, che ha a?cumuk1,to tanto od10 contro l anarc!Jia, per combatterla. Srn dal 1890, come ho avuto occasione di ricordare qul e altrove, in una conferenza sul Socinlismo scientifico tenuta uell'auht magua dell"UnivcrsittL cli Palerrno (3 giugno), mi sforzai cli dimostrare cho l',rna,rchia è concetto irrealizza.bile che si connette nll'esa.gerazione dell'iu11iviclualismo spenceriai10 in perfetta nntinomi;1 col conoetto socialista,. La mia tesi,· che stabiliva una netta e precisa clifferen;dazione tra socialismo ed anarchia, mentre incontrava l'a<lcsione immediat,i, e inconcliziouab di Camillo Prnmpolini, mcttcnmri in polemica vivace con uno elci pit1 vigorosi e colti italiani che oggi·l1(>11 milita più tra gli annrchici; e la polemica sul campo teorico durò dall'agosto all'ottobre dello stesso 11n110snl giornale settimanale JlAvanti ili Pale.rmo. Dopo vennero i Congressi di (ienova e di Londra a stabilire uffi. cialmente la distinzione recisa tra anarchici e socialisti. 11 <le.litto a,uarchico, 11oi, anche perpetrato a danno delJa soci.età in genere, e quando le Yittime n'erano oscuri borghed, suscitò in me lo stesso orrore, intt>nso e palese che provocò più tardi. Stign1ati:.1zai uell'Isola, colla stessa indignata energia, Ravachol cl1e colpisco colle sue bombe i cittadini cli Parigi, come in1preco oggi in questa Rivista, al J3resci, che spegne la vita del Re d'Italia. • E' da anni del pari che richiamo J'atter,zionedei ministri, della Camera e del paese sul tristissimo primato mondiale nell'un1iciclio che pesa sul nostro paese, e che pone gl'italiani al disotto elci cinesi, li fa, segno all'orrore <h•gli stranieri, e provoca l:1 caccia ali' italiano a Marsiglia o a Zurigo, in Germania o negli Stati Uniti. Questo m:1.ledetto primato nell'omicidio com1tne costituisce il terreno adatto, il liquido <li colt11ra opportuJlissimo per lo sviluppo del bacillo auarchico clelinquent,e: ed è la ·condizione propizia che dell'Italia ha fatto la produttl'ico e b esportatrice pridlcgiata degli assassini politici, la patria degli uccisori di re, d' i1n - peratrici, di presidenti di ropubbl ica, di capi del governo, la patria di Caserio, di Angiolillo, di Luccbeu i, di Bresci. E' questa la condizione che dovrebbe richiamare l'at teuzione di qna1,ti amano l:t patria, e vorrebbero n'- cler)a amata e rispettata (fapertntto, por forza di ci viltiì, e d1 umanesimo, e non 11er forz,1,cli anni o per uso iniquo delle rnodesin:te. Questo il mot.ivo che mi spinge a desiderare cou tutte le forze del]' anima mia che l'Italia diventi unagra.ncle Svi.:zera, c!Je sple11cht J1el' n,ondo por sentimenti u111aui e civili, come altrn1·olta brillò per la efflorescenza artistica e letternria. E penso cl,e sono cattivi cittadini e pessimi italiani. quanti Yogliono distogliere l'Italia dal còrnpito altissimo di moralizzare e inch1ilire sè stessa prima che possa efficacemente consacrarsi alla santa crociata cli portaxe la civilt:\ tra i ba,rbari. Maledice1iclo all'assassinio, dinanzi alla tomba appena chiusa che racchiude il corpo cli Umberto I di Srt,·oia., che fu Re veramente galantuom,o, riaffermo il voto cli vedere migliorata e ri11novata l'Italia moralmente per mezzo cli una .sana echlcazione e di una libertà uon in· sicliata. DOTT. NAPOLEONE COLA,JANNI Deputato al Parlnmento. _P.8. Scrissi questo !irev~articolo pochi giorni dopo -l'assassinio d1 Monza Non lo r1facc10adesso dopo la scandalosa scena di Mo~tecitorio. Il suo vero significato risulta da questi elementi d1 fatto. I forsennati reazionari Jasciarn10 parlare Turati · non permisero che aprisse bocca Pantano, che pure avrebbd f~tto una dichia!·~zion: che avrebbe dovuto riuscire più gradita a1 monarch1c1.Donde e perchè questi differenzadi trattamento1 All'attivo di Pantano in più del Turnti stanno le campagne per runità sotto la bandiera Italia e Vittorio Emanuele. Ma al passivo di Pantano, cli fronte ai realionari sta la caml?agna delrostruzionismo .. Non possono, non sanno'perdona1:ghela -: e non. hanno torto - e colsero Ja prima occasione per 1sfogare 11 loro livore e il loro malanimo. Specularono sul delitto di Monza. Ad Edoardo Pantano, anima adamantina e ment,i eleWssima, alramico. al fratello tutta intera l'espressione della mia completa sol:darietà. Per ca:rnbia:rnento d' indirizzo e per nu:rneri a:r•retrati rivolgersi al sig. G- MONTALBANO, Via della Vite N. ?4, Ro:rna.

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