RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI oipio di autorità si ridurrebbe all'ossequio obbligatorio dei passanti al bastone sormoniato dal berretto di Gessler. ,,. * * Immobilismo. - Tutto sommato, con tali criteri in ogni critica ed in ogni riforma si può scorgere un attentato contro Je istituzioni fondamentali delle società: Jo stato, la famiglia, la proprietà, Ja religione. Ed un attentato vi videro sempre e dapertutto i governi assoluti. L'ideale, quindi, dovrebbe essere questo: l' immobilità. Adagio. L'immobilità forse l!otrebbe bastare in Turchia; ma non basta più in Italia. Qui si è camminato troppo. Pdrciò è necessario ancora il moto ma ... per toi·nare indietro I Così pensano, infatti, molte delle autorità preposte all'osservanza delle leggi; così pensa il Fisco, che aclopera lenti d'ingrandimento per vedere voti di distruzione delle vigenti istituzioni ed eccitamento all'odio di classe in tutto ciò che scrivono repubblicani, socialisti e radicali; ma essi sono impediti da una cateratta solitla e matura quando si tratti di leggere gli ec<;itamenti alla distruzione del regime costituzionale che quotidianamente pubblica la Gazzetta di Venezia e che vengono ripetuti ed anche e;agerati dalla Gazzetta de/l'Emilia, dalla Gaszetta <li Pa1·ma e cla altri giornalucciacci analoghi. I procuratori del Re, che in tanti innocui articoli dei sovversi, i scorgono l'eccitamento all'odio di classe, non si accorsero mai che c'erano e circolavano libei·amente clue Codici scellei·atissimi nei quali cinicamente venirn formulato e ridotto in assiomi ed articoli l'odio di ~classe; nè i predetti rappresentanti del Fisco, che trornrono l'offesa contro il buon costume negli scritti dell'onestissimo Gustavo Chiesi, appresero mai che codesto codice dell'oclio di classe conteneva le massime più turpi e più invereconde. L'Egoarchia e Contro quelli che non hanno e che non sanno - di quella bruttissima caricatura di Xietzsche, ch·è il ~lorasso che collabora nella Gazzetta cli Venezia - contiene l'apologia smaccata dell"ozio dei ricchi e della schiavitù clei lavoratori, del delitto, della forza brutale, della sodomia, della immoralità, di ogni turpissima sozzura. E quei libri incontrano l'ammirazione dei conservatori,;dei clecaclenti, dei siipemomini e delle elassi conservatrici italiane. ,,. * * La grande colpevole: l3t polizht ! - La stampa monar• chi ca, percl uta la misura, ha fatto segno con uguale ferocia i sovversivi ... e la polizia. Forse qualcuno vorrà dire che con ciò la stampa si è mostrata imparziale, perchè ha colpito severamente persecutori e perseguitati di ogni ora. Intatti - l'osservazione è della Corrispondenza Verde - di fronte al regicidio del 9 luglio l!)JO, non si è ripetuto l'accanimento che i monarchici cli ogni gradazione mostrarono co11t1·0il 11,inistero clel tempo all'epoca clell"attentato di Passanante nel novembre 'hì8. Allora tutte le ire i accentrarono contro il ministero, di cui facevano parte Cairoli e Zanardelli; oggi nessuno, o pochissimi, e qua-i timidamente, accusa d' impreveggenza fon. Saracco: la vittima designata, il Battirelli collettivo è la polizia. Allera non si tenne conto dell'abnegazione e del coraggio cli Cairoli, che col suo petto copri o difese il corpo del sovrano; oggi nessuno accusa Saracco. Si capisce: in Cairoli e in Zanardelli si vedevano clue abborriti democratici ; in Saracco si scoi·ge un uomo che se e abbastanza abile per non ricorrere alla vi0lenza non preoccnpa affatto la reazione che lo sa troppo avanzato negli anni. In questa differenza di attitudine, verso i ministri del 18i8 e verso i ministri del 1900, c· è la misura giusta della sincerità della indignazione dei reazionari ... E torniamo alla polizia .. per difenderla. La difendiamo perchè adoriamo la verità sopratutto. Ben altre sono Je colpe della polizia ma non quelle cli non av r saputo prevenire !'assassinio di J\lonza. La 1,olii.ia borbonica preYenne l'attentato di Agesilao Milano contro Re l,ombct? I.a poli,ia del Duca di Parma impedì che il Carra lo pugnalasse? La polizia famosa clel secondo Impero s ppe forse prevenire l'attentato di Fdice Orsini contro Napoieone IIH riuscì meglio quella degli Stati Uniti nell' impedire l'assassinio di Lincoln e di Gar:fì.eld i? fu più fortunata la polizia inglese che non ebbe mai sentore dei numerosi attentati contro la regina Vittoria 1 Che dire della polizia tedesca, della russa, della france e, delJa spagnuola, della elvetica, della belga, che non seppero impedire gli assassinii di ministri, di imperatrici, d imperatori, di presidenti cli repubblica e gli innumerevoli attentati contro augusti personaggi? La verità è una sola: tutte le poliz·e del mondo furono sempre impotenti acl impedire i delitti politici. lJ veva proprio la polizia italiana mostrare attit11dini e qualità eccezionali? 1:; semplicemente ridicolo il pensarlo; e fa pena rapprendere che u , uomo di non comune valore qual'è il Senatore Astengo possa muovere interpellanze che mirano ad assegnare alla polizia una responsabilità che non Je spetta. Noi protestiamo per amore di giustizia: protestiamo per vivo desiderio di vedere r.vviata la d1scuisione su di un giusto teneno. 11 regicidio nella storia. -· La storia in questo caso è la Yera maestra della Yita: almeno dovrebbe esserlo per gli uomini onesti. Scriviamo per questi e non abbiamo alcuna pretesa di convincere la marmaglia monarchicoreazionaria, che non è in buona fede. Ora Ja storia insegna questo: che il regicidio avvenne sotto tutti i regimi, sotto le più diverse condizioni di clima fisico e sociale. La•ciarno da parte l'antichità e ricordiam0 che Cle,nent, Chatel, Ravaillac furono cattolici ardenti, e colpirono re assoluti come Enrico III ed Enrico IV; che Booth e Guitteau non erano anarchici,<' spensero due presidenti di Repubblica quali Lincoln e Garfield; che Carlotta Corclay era donna virtuosissima e nemica dei giacobini, ed assassinò :M:arat; che Louvet non conosceva le nuove teorie, e pugnalò sotto la restaurazione il Delfino di :Francia; che I Impero in Francia, in Germania, in Russia non fu e non è un regime cli libertà, e vicle gli attentati di Orsini e di altri, cli Hocl 1, di Nobiling, gli spaventevoli attentati nihilisti, che riuscirono a spegnere un imperatore cli tutte le Russie; che gli anarchici non banno speciale predilezione per lo assassinio di un Re o cli una Imperatrice, e che Caserio pugnalò Carnot Pi·esidente della repubblica france-e; che gli stessi anarchici non mirano esclusivamente a colpire i capi dello Stato o clel governo, ma che essi si scagliano ferocemente cunt,·o tutta la società umana con l{aYachol, Vaillant, Henry in Francia; colle bombe micidiali di Chicago, di Barcellonn ecc. ecc. (1) Un ultimo e significantissimo insegnamento deUa Storia: due soli partiti nel mondo banno elevato a dottrina il regicidio: Ja frazione dell'anarchismo che si è consacrata alla propagancla col fatto, e la setta dei Gesuiti che in ~lariana e Ribaclanegra - come ha r:corclat,o Bovio - trovarono gli apologisti del delitto, ch1.:era scellerato quanrlo la semplic · soppressione di un uomo poteva condurre al mutamento d"indirizzo politico; ch'è scellernto ed inutile ora che i criteri di governo sono, per così dire. impersonali. E non solo scellerato e inutile, ma particolarmente dannoso ai partiti e alle classi, cui vorrebbe giovare. Il delitto pt·o,·oca la rea,.ione e ril1\·igorisce gli uomini e le istituzioni che si vorrebbero abbattere. Ch~ rimane dell'accusata efficacia della propaganda indiretta dei sovversivi italiani, del veleno da 101·0istillato negli animi, cli fronte all'assassinio di Monza 1 Nulla! Ri• mane solo la malvagità, Ja malafede e - nella migliore delle ipotesi - la ignoranza degli accusatori! • Questi miserabili ignorano o fingono d'ignorare che la propaganda anarchica è libera, continua e talora elevatissima, in Inghilterra, in Francia, in Tsvizzera e negli Stati Uniti, e non vi produce gli effetti disastrosi che si hanno in Italia divenuta la gran produttrice ed esportatrice degli omicidi com uni e politici. I giornaletti anarchici, che spunta110 in It<1lia vivono la vita di un giorno e cadono o sotto l'indifferenza del pubblico o sotto i colpi d, J fisc i: e l"Italia ai sequestri aggiunse le torture del domicilio coatto. In :Fi·ancia sono diffusissimi gli scritti di Kropotkine, di Reclus di Sebastian P ure, di Jean Grave, nel cui ultimo libro sono giustificati il furto e J'orniciclio, con tutti i metodi infami della propa• (1) Non enurnc,·iamo il centinaio di altri m~no noti tentativi di asgassinio politico commessi da cattolici e da gesuiti, perchè tutti i giornali quotidiani li hanno ricordati in questa occasione.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==