Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 14 - 30 luglio 1900

RIVISTA POPOLARF. DÌ POLITICA LETTE.RE E SClENZE SOCIAL! tolleranti, non sono crucleli, non son,, i·ili hanno però qualche cosa che li rende intolleraL,ili e li condanna alla distruzione: essi sono sporchi! Li denunzia solennemente il sig. Alt come sporchi, e perchè sporchi, gli europei, specialmente di alto rango e che rappresentano i governi civili - ma non pul-iti di coscienza - li trattano con tanto disprezzo, che soltanto ui,o schiavo assolutamente incosciente dei dirirti umani l)Ot1·ebbe tollerarlo. Un asino non lo tollererebbe. E' lo stesso sig Alt che ve lo c ,nfessa candidamente. Sicchè, per una questione di sapone l'Europa si è divertita a provocare un grandi> inci;ndio. E l' Europa vorrebbe rendere puliti i cinesi sottoponendoli ad un grande bagno di sangue! P!'rchè d 01li:rno i cinesi. •- Il sig. AH, ~tante volte citato, per chè pe1· n i fa testo come ardente e pansionista, guerra 1onda~o e conoscitore della Cina, attr bu sce scarsa mpo rtanza ali, occupazioni ed ai rni;sionari nella genesi dell'odio dei cines.i, e na ùà una massima alle quando questa viene esercitata presso le tribù barbare colle quali gli Stati civili non hanno altri rapporti ed altri interessi da difendere e da sviluppare. Ma i rnissio• nari diven~ono un p ricolo ed un inciampo allorchè altri obbiettivi, che non siano quelli religiosi si propongono le potenze straniere, che veng-ono a contatto con un popolo o con un aggregato di popoli, qual'è la Cina, il campo di azione dei missionari. Noi non abbiamo bisogno d'insistere sullo spettacolo nor. bello, che dettero i missionari in Cina, in altri tempi; e lasciamo ai curiosi della Storia l'indagare se aveva ragione Voltaire, che oi si divertì a descrivere le lotte aspre tra gesuiti, domenicani e francescani, cbe discreditarono la religione di Cristo nell'Impero celeste due secoli or sono. L'impressione che nei barbari (?) dovettero susciLare le lotte di quei primi missionari non poterono essere cancellate o modificate mii nostro secolo dalle discordie di cui hanno continuato a darvi spettacolo gli europei tutti -diplomatici, commercianti, ingegneri, istruttori milipaesi barbari...in casa. differ nze delle ci\·ilt,i, che residua in una questione di acqua e di sapone ..., questio· ne che inJuce l'europeo a trattare il cinese cullo scudiscio peggio di come si tratta un cane Ed il trattamento è stato tale che cnn rara ones• ,ì egli conf'essa: «. L"Euro- «. peo ha .seminaloil rancore, « che oggi lo col1dsce. " Il sig. Gemma ~ll'insaputa d"llo stesso Alt, si do111anda come lui: come va che un popolo mite, pac fico. laborio.,o è divenu o ad un tratto così feroce? Egli risponde: « Il fatto mi par di po- « terio così sint tizzare. In « questi ultimi anni i cinesi « si son visti ,-onsiilerare « dall:t diplomazia europea « come una vera res m.tl/ius « in ba ìa del primo occu- " pante. l\ei lorn territorì « si vid semplicemente un « oggetto cli sfruttamento « per chi fosse abl ,astanza " audace o abbastanza a- « stuto da saperne proJit- « tare. Quanto alla popola- «. zione, si tr·oi•ò comodo di - Rallegrati, soldato Gambalesta, andremo a portare la « vedervi ... un accessorio tai·i ecc. Vi sono rivalità piccole, continue, pettegole, dice monsignor Pia,zoli, di cui i cinesi ridono e profittano. E in questa grande tragedia, al cui prologo ab• biam , assistito, si susrnrra già che il Deus ex macchina sia stato rappresentato dalla Russia: la quale non contenta 'ella rivincita presasi, dopo la guerra Cino-giapponese, delle i rn posizioni dell'Europa - che defraudolla dei vantaggi guadagnatisi colla guerra contro la Tur• chia ed assicuratisi col trattai.o di Santo Stefano - non contenta di quella prima lucrosa rivincita ottenuta a danno del Giappone, ripetiamo, si assicura che abbia soffiato nel!' incendio, che ha preso pro pori.ioni minacciose per essa si essa R itornando all'azione speciale dei missionari si sente subito che essa non p11ò che essere d'incomodo alle potenze che poco o nulla si curano della religione di Cristo e che nella Cina non vedono che uomini e terre da sfruttare, commerci da sviluppare, dollari e sterline da guadagnare. « del terreno. Confess amo civiltà nei paesi barbari ! « francamente che ce n'era - Sia lodato il cielo, signor capitano: così pot1·òriabbrac- ({ abbastanza per far per- ciare la mia famiglia. « dere la pazienza anche a « chi di pazienza è fornito « in massimo grado. Un « popolo che ave se con- « tinuato a tollerare gli stessi sis'emi senza reagire « avrebbe segnato iJtesorabilmente il p1·oprio .<uir'idionella « storia. " Avanti, s gnori i[Jocriti na.,ionalisti che ve la prendeste coll'on .Cola,janni 1)01 moclo con cui annunziò la verità: scatenatevi contro i' discepoli incoscienti, ma più cauti. che sorgono in ogni angolo d'Italiil ! Intanto torniamo ad esaminare i due motivi principali, che in fondo &i riducono ad uno, che indussero i cinesi alrultim11 levata di scudi. I M ssiouari. Se la mancanza dell'uso dell'acqua e del sa11one ha esercitat.o tanta influenza nel determinare rapporti intollerabili tra Europei e cinesi, e c1Jrto che gli altri fattori della solleva,ione selvaggia dei òoxrrs ne hanno esercitato una più visibile e più diretta. E tra questi fatt,)ri oc ·upa110 il !)rimo posto i missionari e le occupazioni territoriali I missionari di una fede, cli una reli;.done qualsiasi, che vanno ad affrontare ogni, sorta di pericoli - la morte e le torture più terribili della morte stessa - sono certamente degni cli ammirai.ione e di ri · petto; e con particolarità qLiando éssi sono disinteressati e danno spettacolo cli unione, di abne1p1.io·,e e di virtù tra gl'infedeli. Questa azione non puo e non deve trovare altro limite, se non quello della n,sponsabilità personale cui si va incontro colla propaganda religiosa, (Asino di Roma). Questa preoccupazione esclusivamente materialistica, anti-religiosa, non poteva più autorevolmente ed anche più cinicamente essere espressa da lord Salisbury nel discorso volterrian0 indirizzato proprio ai Missionari ad Exeter Hall nel g:ugno scorso. <l. Moderate il vostroardore di propa andisti l ll. disse loro e ripetè su tutti i toni il primo ministro dell'foghilterra cui premeva soprattutto di mantenere la famosa porta aperta per farvi entrnre l'oppio e tutto il resto dei prodotti inglesi e coloniali. · J.\Ia la propaganda della religione cristiana - in Cina 11' n vi sono soltanto missionari cattolici, ma anche prote.- stant,i - nei modi conelti e pacifici, data l'indole m te e tollerante dei cinesi - assai più mite e tollerante di quella delle nostre plebi urbane e rurali - non avrel;>be suscitato inconvenienti. Le onoranze rese a mons, ( ·osi, di cui si disse precedentemente, ne fanno fede. E deve essere così indubbiamente se un missionario cattolico i ,tervistato da un corrispondente dell'Osservatore cattolico - la fonte non è sospetta!. - potè ricordare che il padre l\Iatteo Ricci si meritò un monumento in una pubblica piazza di Pechino, insieme al nome di Li rna-to, cioè grande della Cina, e che tutti i missionari in altri tempi erano tenuti in grande considerazione, stimati e q ua-:;i amati da tutti i figli del Cielo ... Est moclus in rebus, però. Se fosse vero ciò che la

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