Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 14 - 30 luglio 1900

RIVISTA POPOLARE DI POLlTlCA LETTERE E SCIENZE SOClALl quei paesi anglo-sassoni che sono così spesso citati come esempio da imitare in t nte altre cose. ì\ella Camera dei deputati degli Stati Uniti il regolamento impone il massim di un'ora per la durata dei disc rsi, limita a l:'i minuti la discussione di una wegiudiziale, e a 5 minuti quella per lo svolgi,nento di un emendamento. Tn Inghilterra il Prn!'ident.e propone clie una discussio e sia chiusa quando la giudi :a m ,tura, e la suJ proposta si . considera approvata quando raccolga una maggioranza di lOO voti. , Vero è però che le istituzioni non ,anno « giudicate col semplice raffronto dei regolamenti delle « loro Assemble;,, poichè un paragone esatto ,, coscien- « zioso richiederebbe un esame completo di tutto il loro i< diritto pu•ib,ico interno ed anche dei loro costumi po- " litici )) Forse gli antichi regolamenti potevano essere m qualche punto troppo larghi per le opposi1.i ni, nrn forse più che a difetto dei regolam nti, I anarchia parlamentare che ha afflitto diversi paesi di Europa trae la sua origine da u a vera incompatib lità che si è manifesta a fra le rliverse correnti rapprese ,t te in seno alle Assemblee, grave malattia che non si può curare e risolvere con semplici moprofonda riforma tribu' aria, potranno parere, in una de· terminata' condizione cli cose, piene cli pericolo per fattuale assetto costituzionale cl' talia, solo perchè altri tali riforme no , vuole accettare e altri ne fa partt-J d'un mo1·imento sovversi \'O: ma nessuno, che ·non voglia _clav· vero indurre i cattolici a seguire una politica conscientemente reazionaria ed antidemocratica, potrà esigere che, appunto pe,· quei pericoli, i , attolici tplgano dal loro prog1·a 11maquelle ed altre simili rivendicazioni volitiche. Io ho riso spesso vedendo multi cattolici mettere, nel. combattern la democrazi« cristiana, J'ac~animento che essi credevano di dover mettere nel chi udere senz'altro la porta alla democrazia. Così avvi ne presso cli n ,i in mille cose. Per antipatia'_ a tutto ci0 che è portato dalla vita sociale moderna, chindiamo ad esso il nostro campo, e il solo vantaggio che se ne riti':,o è l'aiuto positi,·o ed efficace dato agli avrnrsari, i quali vogliono appunto mostrare che la religione e il c:1ttolicismo s'oppongono all'acquisto di tutti quei be;ii dei quali essi sanno far nascere facilmente il desiùerin neJle masse Cosi nelle ultime elezioni Credevano i cattolici non astenutisi di contribuire efficacemente alla clifica,ioni dei regolame11ti parlamentari (Cronac_a cl'J alia - Luglio). Il mododi procederedella civiltà in China. causa dell'ordine c:ou i venti collegi sottrai.ti ai partiti estremi: in realtà, ha11no ottenuto sdo che le for e cattoliche ,.i stremassero che la religione ed il clero si an·i!i,sero innanzi allo Stato, che la propaganda contro il prete alleato del capi ;~lista ripigliasse più vi rnce. <r ]Uolti si allarmano se « un cattolico ~i dichiara ,, repubblicano, perchè (C pensano che egli, e dietro <f cli lui la •.hies:1, si as- « suma s111serio tult.o il « pericolo e la responsabi- « lità d' nna rivoluzione « repubblit:ana. ( i vuol « altro!» Una veclula più alta suggerirebbe tutt'altra t:ondotta La Chiesa, insegna ai cattolici italiani il lorn do1·ere Essi cle b bo II o clisinteJ·essarsi delle , icende costituzionali del loro paese.« I cat- « tolici, fermi nel loro « programma sociale e po- « litico che noi abbiamo « sovente indicato. acR. Mitrri. Democraziapolitica - Sono noti a tutti i t:rnori accumulatisi e perduranti intorno al movimento cristian -sociale in Italia: l'aver ,·sso preso il nome cli democratico ne lia creato uno, fra gli altri, che è fo1·se il più potente cli tutti; quello che i suoi f.utori intendano ad una democrazia politica e militino, più o meno consapevolmente. nelle file cfun partito repubblicano . .Fin- _chè ci si accusa cli far della democrazia pvlitica perche vogliamo che il popolo compia da sè, sotto la guida d,;lla ( hiesa e con l'aiuto dello Stato, la sua riorcanizzazione soci al e, noi non possiamo che spiegare agli avversari i limiti e la giustezza di questa Jemc>crazia politica e mostrare o come essa p1·e- <I scinda affattù dal!' altra « r1uestione della forma J gover o, e vada pel'fettamente « insieme con i SP.nsi più Jedelmente imperiali di qua- « lunque prete tedesco come c n un programma 1·allié dei a nuo"i repubblicani cattolici i11.!:rancia» Se 'inrlicare agli umili , dolori dai quali possono utilmente redimersi con I ope a asso iata. il ricordare alle classi e evate :I loro dovere, e riprendere francam nte gli abusi che esse commettono della loro posi ione sociale. il ,·olere assicurati ad ogni cristiano i frutti del proprio lavoro, l'insistere presso lo Stato perchè smessa la tutela mal celata e insidiosa degl'interessi delle classi ·alte dia almeno alle inferiori quel che è ad esse dovuto e cessi dallo spogliarle; se tutto ciò è democrazia politica, noi ne faremo e abbondantemente perchè non vedìamo altro mezzo cli conserrnre alle classi umili quel p9co di vangelo che è ari esse rimasto e cli conservare esse alla Chiesa e alla civiltà cri~t1ana sottraendole al socialismo. I ca~olici di oggi com quelli cli domani, rimarranno, nelle loro lotte pubbliche, nel campo della pii1 aperta costitt]l,ionalità JHa oltre a ciò, come nessuno potrà impedire chH noi ocl altri si abbia, in fatto di regime politico, le preferenze che ci piace ono me ?lio, così nessuno mai al mondo potr:ì condannare o riprovare certe tendenze e certi programmi p litici o socia! , perchè sembrano indirettamente e inciclentatmente favorevoli ad una mutazione o riforma costituzionale, ( ·osi la vrotesta popolare in favore delle libertà pubbliche, la lotta contro la triplice alleanza e il militarismo opprimente, la campagna in favore di una ( Li/e di New-York). « colgono della dernocrazin politica ciò che r1µuardala sostanza <'Sicl;sinterr•ssano <1 per ora cli quel che riguarda la forma, vale a dire « quest.ioni cost:tuzionali < hieclere ad essi se siano re- « pubblicani o monarchici è rivelare un pensiero ingenuo « o tAndere un tra1.ello al quale P troppo facile · f'ng• a gire. , spettiamo: ecco tutto Come le elezioni voli- « tiche sono fuori cieli• politica nost a, cosi ne è luori « la quAstione se si debba essere per l'attuale o i;cir un « ali ro asseto polit'co: ciancia cli oziosi e contide111.e cli <f amici nelle horae subsecivae alle quali c' i atte 11le al « lavoro non bacia». (Cultura Sociale - l(i lug il'.'· Guglielmo .F'errero. Nord e Sud. La questione tt:Ol'i<lio: nale sulla quale vengono a propo_sito ,'.ue libri, uno c]l Anton'o i>encla, 'nchiesta sulla questione meridionale e l'altro di }'. "· Nitt1, Nord e Sud, si potrebbe riassuinere così. I .'Italia meridionale era, prima del 1860. un paese barbaro e povero, ,love si viveva con pochi bisogni e con nessuna i~tru ione sotto un governo rozzo e patriarcale: dove la classé media istruita era oppressa, potente il clero, ricchi i e mventi, e clo"e il popolo era contento quando aveva cli che nutrirsi e quando poteva accumulare un gruzzolo di monete. La rivolu,ione italiana ebbe il gran merito d'incominciare a distruggere questa società bar ara dall'ossatura rozza ma dura e solida. 11 drenaggio della ri chezza verso il Nord fu uno dei procedimenti più energici con cui quella vecchia societil co-

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