Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 14 - 30 luglio 1900

R!VISTA POPOLARE Dl POL!TlGA LETTERH 1,:SGlENZE SOGI!lLl 275 SPERIMENTALISMSOCIALE Le -Banche popolari. Alla Esposizione di Parigi il l\Iinistero di Agricoltura e Commercio ha mandat,o un interessante volume sulle Banche popolari. J dati statistici su queste istitu7.ioni sono prc,ceduti da una bE)llarelazione cl Il', n I uigi Luzzati - il vero apostolo delle llauche popolari nella quale, oltre le osservazioni notevoli d'indole generale. sono posti de; confronti istruttivi cogli analoghi istituti della Germania. H,isulta• dai Pl!ralleli che l'Italia su questo terreno si trova in eccellenli condizioni Noi speriamo di poter ritornare sulla I arte generale, per mettere in e\·idenza il signi fic;;,to economico e morale cli qu()ste istituzioni e i sen·izi che esse rendono; per ora ci limitiamo ~ riprodurre alcuni dati, che accompagneremo con poche nostre ossen·a7.ioni. Lo sviluppo delle Banche popolari in tuUo il rngno risulta da queste cif,e: ce n·erano 111 nel 18iG e arrivarono, attraverso a non molte oscillaz'oni a 69fì nel 1898, ultimo anno di cui si banno notizie ufficiali; al 131 dicembre ce n'era nel regno una per ogni 45,500 abitanti. La crisi in Cina. La casa va in ftamme: o i pompieri ( le poten::;e) cominciano a lavorare. (lOadderadatsch di Berlino). Il patrimonio (capitale versato e fondo di riserva) era di lire I 1,022,000 ne 1870; di Jire 10 !,73(i000 nel 18 8, e rispett.irnmente per gli stessi i depositi d'ugni specie ascesero a lire 3'2, 87,UOfled a lire 3 7/>D0. OIJ. A fine dicembre 18()8 le Banche poµolari avernno mutui ipotecari per lire l l,176,667 e sofferenze per lire 7 milioni 11169!1. che rappresentano il 3 per cento deJle operazioni fatte. Questa cifra è abbastanza elevata e dovre:,be dare da pensare agli amministratol'i. Per comodo ed istru •.ione cle· nostri Jet ori crediamo opportuno ora cli scendere ad ulterio i confronti tra la Lombardia - Ja più ricca regione del Settentrione - e la S cilia che può c msiclerarsi la più ricca del ~Jez,ogiorno. [n Lombardia nel 1871)c'erano 12 banche popolari, che con regolal'e sviluppo arrivano a 61 nel 1898. In ,1uesto anno c'era una banca per 67,:-!42abitanti · un poco meno della media del regno - ; i soci erano 75,ìou; capitale versato lire 4l,OHJ,237; depositi e conti conent, lire I76,256, 2il; sofferenze lir, 283,G59,cioè l 1,35 I 10 delle oper zioni fatte; mutui ipotecari lit·e 7.1:J , DO. La cifra dl'i mutui ipotecari operazioni che crediamo non buone per la Banche popolari - è d:wvero ele\·ata ma per oltre la metà (quattro milioni e mezzo) sono dati dalla provincia di Cremona: ed è !>levatissima •1uella dei de• positi, che assorbono la met:ì del totale del regno, e che dànno un· idea del mernviglios, sviluppo della ricchezza della Lombardia, che lrn contempo1·a eamente 5~ L m - lioni dt depo iti all, sua prospe1·a Cassa di riipumio di l\filano. La bassissima <·ifra delle soff'ercuz19 è indice e della bu na amministrazione e delle buone condizioni economiche della , eg;one, Quanto diverso lo spettacolo che presenta la Sicilia, cui si rim pro era di non pagare abbastanza imposte! Dal 187'2 al 18,,8, le Banche Popolari passano da 1 a 47, r:on un semplice regresso sugli anni intermedi; nel J8D3 arrivarono a G3 ed il fenomeno crecl1amo che stia in relazion!' coll'aziflne esaltatrice esercitata dai fasci, colla scomparsa dei quali si Yerificò la decadenza el 1 98 il num, ro dei soci i era cli l.\• 9J e si a,·eva 111ui l,anca per ogni 7 ,6(iGabitanti Capitale \·ersato L. ,3'21,97:J; depositi e conti conenti L. 9,,G'2,G.\::; sofferenze L. 747,5,0 cioè J'S,1, pe1· cen o dellll operazioni fatte. Le sofferenze divise per pro\·incia el'ano le seguenti: l altanissetta lire G7.9J:l. Catania L. fil,26 : Girgenti L. 11 (i06; i\lessiua L 8.5:3:3: Palermo L. 9 .1 3; Siracusa L 71,625; Trapani J, J:J5, 70. E' r!avvero morbosa la propor,ione delle sofferenze nella provincia di 'J:rapani e dovrebbe richiàmare I attenzione cli quanti s'inte1·essano alle sorti di quella industre parte della Sicilia. :S:elle opera-ioni delle Banche Popolari c'è un lato che fa fede delle tendenze e cl ·i criteri morali che vi prevalgono Epperi, mentre in Sicilia ti•o,iamo mutui ipotecari per L. I ,'2. 9,814, con dolore non vediamo traccia alcuna di prestiti sull'onore che altrove sono in incremento L'Unioneeuropeain China. Llnite, per la conquista, lo saranno pel'Ò per la divisione1 (Fischietto di Torino). Nei prestiti agrari tigurano soltanto le Banche popolari di Avola P di Alcamo, e tra quelle che hanno dat.o a111to alle istitu,ioni cooperative e cli previdenza non c'è che quella cli jJilazzo ! Un lato importante dello studio sulle Banche Popolari è quello della condizione dei soci, che le c-•mpongono. Il volume. che esaminiamo, non ci dà le notizie su!le singole regioni sotto questo a~petto - e Sal'ebbe stato uti1issimo; dobbiamo contentar i quindi di dare i dati per tutto il , egno. 'J:ra i :~Sl 4J5 soci, al 31 dicembre venivano anno\·erati '!"l;ll3 grandi agricoltori e 14,s9·, grandi inclusl.riali e commercianti All'illustre prof. l.uzzatti non è sfuggito il significato di questo elevato numero cli persone, che nulla hanno a eh fare con istituzioni popolari - fenomeno altra volta de11lorato 1,ella aos ra Rivista - ,·d ha cercato giustificarlo dimostrando che anche in (ìermania la composizione dei soci delle Banche Popolari non differisce molto ' dall'italiana; ma ciò p1-ol'erebbe che il male è comune all'Italia ed alla Germania. Ma. da ciò che è a nost1·a diretta conoscenza ci sentiamo autori1.zati a ritenere che il male è ma gio1·e tra noi, poichè sappiamo che in molte Banche Popolari - specialmente in Sicilia e nel mezzogiorno - pii:coli agricoltori. piccoli industriali, artigiani indipendenti, operai salariati, ecc. che cloV1·ebbeo esserne il nucleo prinri pale, non sono che com1Hirse, nient'altro che comvarse ! E ciò spiega il cattivo andamento <lique• ste benetiche istituzioni tra noi.

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