RIVISTA POPOLARH Df POLITICA LETTlmE E SCIENZE SOCfllLf Qui, con molta gravità, si obietta: - ~fa se il candidato che ha o'ttenuto 25ì~, e non 2579 voti, resta per terra, ciò vi par egli giusto? - Chi parla cosi, non comprende la natura della elezione. Prima ogni cittadino aveva dritto a rappresenta'r-c sè stesso: anzi, a vero dire, non c'era rappresentanza; c'era auto-rroverno. Ma ciò, come osserva il ~liii, non è più p~ssibile in una convivenza eccedente i limiti cli una piccola città: tutti non possono personalmente partecipare se non a una limitatissima frazione de~li affari pubblici. Sorge dunque - senza entrare nella disamina se l'origine òclla rappresentanza, sia moderna o debba ricercarsene i primi vestigi in Atene e Roma, o come credeva il ~Iontcsquicu interpretando Tacito (De 1lforibus Ger11ianorwn) ne' boschi,. negli orclinamcnti barbarici o istituzioni Germaniche - sorge, dico, !Widentc il bisogno di formale aubreoiaiioe di una rapprc cntanza collettiva, nella quale s'integrino le singole volontà dell'intero corpo nazionale. Questo vuol dire che non è il cittadino. il quale può pretendere alla singola rappresentanza- hcn ·ì un gruppo di cittadini. Or il problema è che questo gruppo sia determinato, non Rccondo il capriccio elci legislatore, arbitrariamente: ma in modo costante cd uniforme per tutto il corpo olottorale ed in tutto lo Stato. E poichè ahl,iamo elettori ccl ologgcndi, il grupp? è, si può dire, inviscerato in essi, è immanente: ~crm111a, scaturisco dal rapporto stesso tra i primi che son? moltissimi. e i secondi che rclatiYamcnte sono poclu. Per lo che, dividendo, a modo di Ilare, il numero clo' votanti per quello degli elcggcndi, ::iiottiene quel tale gruppo quoziente o collegio oolontario, personale, unanime - che segna il limite preciso o matematico, imposto, anche secondo il Gcnala, dal grado cli colJettività di una data elezione all'autonomia del suf:... fragio irnlividuale: onde tutti gli elettori hanno l'iden~ lico pes0 nella elezione o tutti i mamhttan sono olctti con l'identica somma di suffragi. Cosi lo stato politico cli tutto il Paese sarebbe fedelmente riflesso. li sistema non fa\'Orisco le minoranze: anche il partilo più forte sarebbe proporzionnlmente rappresentato. Nò le proporzioni sono prestabilito. E badiamo bene che qui sta l'equivoco - od è il car~1ine della quistione. li principio proporzionale prcscmde dai partiti: è al di sopra dc' partiti: innanzi ad esso non v'è maggioranza o minoranza: il cli1·itlo alla rappresentanza è determinato dal numero de' votanti diYiso poi numero de' seggi : il gruppo - ecco il denominatore. Lo minoranze, che spesso sono all'avanguardia del progresso umano, non voa!iono es ere favorite -:- e qui disse arcibenono il :§ovio : l'ambiente delle minoranze non è la concessione, è la libcrta. Solo, il quoziente assicura ad esse, come voleva il Cav~ur, lln'injluen-.a adeguata alla loro importanza, e cresima diritti, che sono inerenti al principio fondamentale della sovranità popolare - senza di che la rappresentanza non è giusta, è falsata: non rispc_cchi_a la genuina volontà del paese - e la democrazia s1 traduce in una grande menzogna. * * Ho letto in uno scritto del Goblet su la rapprosont;tnza proporzionale e il regime parlamentare queste parole: Sons le régime majoritaire, la dif!érence numérique des partis est-elle Jaible,! C' est lct guerre à outrance. Est-elle forte? C'est l'apathie du corps électoral. Ed è vero: il regime maggioritario accende una vera facc di discordia civile, cd è la causa precisa dell'astensionismo elettorale, come fu notalo dall'Aubry-Vitet. Mentre la rappresentanza proporzionale fa penetrare la lotta, dice il Goblot, jusque dans les circonscripiions les plus inféodées à ceriai,,s partis, 1,1ais elle enleoera pariout à celie lutie le caraciere et· clp,•d é qu·engendre Cùnportance exagérée de l'enjeu. Lo due più graYi ohiozioni sono che il sistema -è complicalo - e che soffoca l'olomento locale nella rapprcsen tanza. La prima obiezione si ritiene insuporahile e nm_1 è : il single trans( erable oote del, Lublock non ~ 11 pons asinoru"!- de} G!adstone. ,E bene: ~ella prnna lettura del Btll di Riforma pc Colleg1, il Courtncy dimostrò che il terrore dipendeva da s1tpersiizio1;a ignoran:.a. Tutto si riduce allo spoglio dei suffragi - e questo computo elettorale (o~servò giustam?nte il Palma) sarebhc un nonnulla d1 fronte al rnoY1mento dei Banchi clel Tesoro, della Statistica, dc' To!cgrafi, dolio Po t~ di Parirri, Londra, Berlino, J{oma, 1\apoli. In Danimarca. o';,,oil sistema è atLuatn, sir R. Lytton in un rapporto al (io,·crno _inglese, disse clic !!on era ne un'utopia, ne un'aslrusertrt d1 colcolo sublime, sebbene cosa praiica11ien1e pos1;i/Jile: e !'on. Zanarclelli incorse in errore. afforman,1o di a,crc il Padcllotti - clic, sccomlo lui, anclio erroneamente, primo caldegcriò in Halia questo sistema di rappresentanza - ric~10. ciula la difficolta di applicarlo . .\fcntrc ciò non è csaLto: che anzi recisamente l'oppugnò - o la obiezione. nella ::i11a Teoria della elezione poliiicr1, che risalé al 18ì0, dis e appa,·enlemenle serici: il che ribadì nella XuoNt . lnlolo9ia del ·J8ì J. li Courlncy avcYa rao-ionc ! • ~è il Norl11cote lo dichiarò impratie>thilc: egli, invece, accolse l'altra ohhio·~ione. che o,·idontomcnlo è più seria: secondo 1:-t q_ualo. il si_ste1n~. d?I quo: zicnto tcndcrehho a sciogliere I nessi sociali. 1 grupp~ naturali del popolo. Gi11slan1cnte si osservù clic gli organismi soc(ali s?no il '"!Ycliod~lla )il,c~là: o_non bisogna soppr11ncrh - anzi coorcl111arliali organismo nazionale. E. prima del 2\orthcotc, l'osscnazionc cr:1 stata fatta dal Gnoist. Ora - non paia un pararlos o - per me, questa obiezione si risoh·o in un crran Litolodi honemcrcnza futura rispetto al pMgrcssi dc!le soci~là politicbc. Già non è mica vero che il quoziente c_onduca alla ~appresentanza degli atomi . individuali, c~m~ disse il :'\orthcoto, o alla soppressione delle_ var1?lt1. locali - od irnplicl1i, come cercò di dimostrare tl Gn01st, la dissoluzione dea-li organi::;mi sociali. rornprndo orrni vincolo noccs~ario tra elettori ed olctto. Dcll'clc~enlo localo non è trascurala la parte. che merita considerazione: ed Uare :;tesso detto le norme su l'attribuzione dé' suffragi - pcrchè a ogni clctLo fosse assecrnata una data costitucm:a. e tonno conto delle dista~ze gooo-rafiche e dc' raggi territoriali. Difatti, secondo la s~a Proposta (art. X.XXII). ogni candidato deYe reputarsi e sarà r1ichiar~lo :approscntantc cli quel Collegio, dove fu per ha rcg1sirato un macrcrior numE-ro di YOti, ad onta che il resto de' voli~ornputati sia stato registrato in un altro o più Collegi. Cosi. il rapporto tra l'elettore o l'eletto non cesserebbe: soltanto l'elettore non potrebbe arrocrarsi il diritto, come oggi accaclc, di credere ~he il ~eputato s\a un suo procuratore, un__gestore cli negozi - e 11deputalo non sarebbe_ p1u c<:strotto,. per propiziarsi la simpatia e l'appogg10 degli eletlor1,_ a simulare dis 'imulare e incrannare, promettendo m1pieglii, dro~i,. porti, stradc0 fe_rr_ato,o ,_ad ipot~care il volo col ~I1111stcro,per soddisfare gl rntcr~ss! personali e spesso ino-iusti di un elettore capr1cc10so od influente del colfegio. Ora è questo il vero pu;1-eiw_nsaliens - cd è ~ta~obene cennalo dall'amico ColaJanrn nella sua leahss1ma ed acuta lettera aali elettori. Per impedire che il deputato si prostitufsca, corno ha eletto mirabilmente il ...
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