Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 13 - 15 luglio 1900

RTVISTA POPOLARI·.' [)! POL/TlCA Ll•,"f'Tf·.'Rt:· !•.' SCIENZE SOCIALl R. S Gmulry: L'ultimarivoluzionediPalazzoa Pechino. ~- La _lotta esis(e tra il partito conservatore e il parlito 1·1lorm1sta, 11 prnno avente alla sua lesta J'Jmperatri<"e e 1_vecchi funzionari gelosi di consen·are le loro inecii1·e; I allrn 1n!'amata nell'Imperatore. seo-Qito da mio-liaia di giovani letterati, da manda1·ini e da';.ommerr-ianti di provi1:cia. B' l'interv_ento della pubblica opinione ohe im11ecli ali hnpPratr,ce d1 far depo~~-e K ,rang :-,iQ. _A Ile p1'ime notlZle della dPpo. 1z1one. h1en ~I1en hau, direttore dei 'PelPgrafi imperiali. mandò immediatame.,te. a 110me di 1231 lrUeniti e nobili di Sha11ghal e delle vicii1 ,q,e 1111 telegra1_111naai _principi e ai _ministri _,lei Ts1111gli-;•iunen, upphcando l imperatore d; non abdicare. I chinasi dell'estero mandarono pu1·e delle petizioni nel medesimo senso. L'imperatrice el,be paura, e in luogo di deporre suo figlio celebrò _il suo giorno Ji nascita e in1·itò gli ambasciatori esteri a presenlare gli omaggi. :;\fa la sua ral,bia non fece C'he r:vldopp:a1·e contro i riformatori che furono decapitati, imprigionati o banditi Si potreb!·e or.1 ricondu_ne I imperati·ice alla ragione facendole capire che la poht1c;11eh~ seg~e costituisce il piil grande pericolo 1-'er la D1nast1a e I lmpeN. (Forlnightly - Giugno). Ho Yo ,, 1 l) L·attitudine degli Stati Uniti verso la China. - Le ultime misure prese per chiudere ai Chinesi l' entrata negli Stati l'ni I ha fatto perdere enormi somme ai di1·ersi Stati, e specialmente alla California. L'aro-omento princ·pale era che i c •inese lavorava per un ~alar·o mi1~ore di c1uello dell'operaio ameri a•10, facendo al commercio nazionale una concorrenza disastrosa Le cose, se sono passate ,·eramen•e co 'i. hanno molto cambiato dopo. E' certo che og _i. in t alifornia. il Chinese non lavorerebbe per un sa.lario di cui si contenta un bianco. l C"uoclii e i <lomest ici cine i esigono dai 40 ai 50 dollari al mese, gli oper:oi 30 dollari, meiltre a S Francesco rentiirnia di bianchi accettano salari di 23 dollari. nutl'imento compreso. Vi è a S. ~,rancesco una C'asa c'hiuese. !mportante per l'aspo tazione delle frutta, c.ie impieg; 301J, pera1. Anni 01· seno questa ca a conged) tutti n-li operai chinesi cbe sostitui con ragazze bianc' e, per 0 1a. sola _ragione che queste ultime er:1.110pi(1 a huon mercato. Og~1 questa c1sa dopo tre ann1. rifiuta gli operai chinasi e conse1Ta le operaie bianche. Gli americani avrebbero un gran ,·an1aggio di non p,•rmettere lo smembramento della China spe ialmente in considerazione cheil loro commercio va s,·ilupp: ndo con una rapidità fo1·- m;c1abile nell'Impero Celeste. (Forum, Giugno). . Pcml Iferjert. Un'amminislrazone ingombrante _E;' il ministero delle colonie e il suo inveros mile capo I hamherla1n, che sono resp nsabili della guerra. Lcrd Salisl:mn·. del quale sono conosciute da tutti le ide~ immensame-ntepaciliclie, non ha avnto che il torto, 1111 torto molto "rave· o ve_ro, di _lasciai: fare. Noi a,·e,amo delle question,(' e-ogli Stati Un1t1, nell autunn del 189i molto più g.ravr hecol '1'1·asvaal Noi siamo stati mo td più vicini alla o-uen-a con fa, .Francia, nell'ottobre del 1808. che on l·o ('~ssim) con la He1iubblica Sud-Af1·icana. quando il J?~L'l'amen,to 1ngle e I e separato nell'agosto l-~19. Jn queste-occasioni Salisbury è riuscito a mantenere una pace enot·e-vole. ::l[a è naturale: qua11do il ministero delle colo1l-ie clirin-e la dipl_omazia, e il ministero degli esteri e sb1uisce le 0 ferrovie, non può e ser diversamente. La diplomn1.ia del mini,tero delle colonie. ha a,·uto per re ultat, un inconcepibile resultato_ di sofferenze, di pe1·dite e di mali, permanenti. .Ma sm_ eia ora il gornrno lascia pre edere la sua r1solu1.1one d annettere le due Hepubbliche per sottometterle alla legge militare. La lego-e militare fatta ecc ·zio1_1epel_ soldato, è una contraJi,io~e. E sa si;nifi,·a, come clic ·va 11 d ca di \Vellington. la volont,ì del 'officiale che comanda, è la volontà di un individuo non è mai la _l~gge lllter. arma silenl lege , e. secondo tutte le probab1ht,, le leggi s1 tacern111.10per molti anni anc Jt'a ne 'rransrnal e nello Stato libero éli Orann-e. L'annessione delle cl ue Il epu bbliche sai·., però te,, pora~1ea, perchè esse ricupereranno certam nte la loro indipendenza. I botiri non sono toffa da fare delle razze soggette. ed essi non abbandoneranno mai la I ,tta per la liher,à. Ohamberlain li fa1J1 schiavi pe_,. •tuanto tempo potrà: ma Chamuedain è effimero, e la libertà non lo è. L'annessione è il ritorno (I) Cons>le g,m,r..1lc della O~i,n prdB> gli :;lati Uniti. dell~ ~uerra civile agg. arnta da tutte le manifestazioni cieli odio t.,·a le , az~e e interrotta soltanto da una treo-ua precaria Quelli che si erano opposti alla guerra prote~teranno contro l'annessione, come il coronam!<nto della sua follia e della iniquità. Quelli che le erano favorevoli, e la cons~derarono come , ur troppo inevitabile. potranno ricordarsi_ della dichiarazione cli Asquith il quale disse che la sola idea d1 a11nettere quelle l<t>pub',lich~ fosse infame ( Co11lemvorany giugno). (;. Sovicoto: Il patriottismo europeo. - La formazione degli .1ntichi patriottismi ci fa compre~dere come si svilupperà il patriottismo europeo Quanti si contavano che concepissero il patriottismo italiano nel 1520? Forse un solo: Macchia,·elli Fuvvi forse un t ·mpo in cui il o-rande Loil,nitz era solo a provar! il patriottismo t"desco" Oo-o-i 1 'unitil del!' 'lalia e della l,ermania hanno una t'olla°di fautori li cammino dell'idea patriot,tica è conforme al cammino di ogni altra idea. l fa.tori c:he concorrono e formano l'idea di rafria sono numerosissimi, di ordine toP?_grafico, _etn_o~rafico, li1;1gui,stic l. politico e in~ellettuale. L 1aea clell unita germamca e stata prodotta 111 misura preclomin:mte dai fattori intellettuali. i quali avranno una parte delle più considerernli nella concezione del patriottismo europeo. In realtì l'Europa orma già al pre5ente una sola civiltà. poichè i suoi prodotti letterari. artistici e scientifici costituiscono per gli europei un tesoro comune di cui essi tutti pregiano l'inestimabile valore. L.a distruzione di questi tesori fa loro l'effetto di una pubblica calamità. Si dice che le nozioni hanno una lingna unica e l'Europa non l'ha. Primieramenle alcune patrie hanno parecchie ]in ue In Svizzera v'è il tedesco, il franc~se e l'it, iano; il Belgio ha il vallone e il fiamingo; in Germania v'è il hoch r'eulsch e il pl,tlt deulsr:h: in Italia una serie éli dialetti reg·onali; in Francia il .linguaclochese, il basco, il brettone; in i<ussia vi sono cinquantacinque idiomi Il poliglottismo non impedisce ridea di patria. Del resto, conoscendo il francese. il tedesco e l'inglese, si può viag~iare in tutti i. paesi del nostro continente senza grandi difficoltà. Si dice. che il patriottismo europeo potrà dif'fìcilmente formarsi perCl1il avri1 sempre contro l'opposizione dei patriottismi nazio - 11ali. Quest'idea è completamente falsa perché i patriottismi locali e il patriottismo europeo non debbono contra71porsi, ma sovrapporsi. Il patriottismo d'altra parte è l'estensione dell'egoismo individuale. Se l'autore di queste pagine desidera la federazione è perchè essa potrà assicurare alla sua patr a il massimo di bene3s91•e e di pro speritò, la quale aumenterà la sua propria. Intanto il patl'iottismo eu,·opeo è dichiarato utovistico dai conservatori. ma non è dichiarato funesto, come furono dichiara.te l'unitù della .EJ·ancia, cle]Ì'ltalia, della Germania. La fe. den1zione non è la monarchia universale, ma è il pri?i· cipio dimnetralmente opposto. Lungi dal volere l'unione con la violenza, nr i vogliamo l'unione per impedire la violenza, per impedire le con11uiste per garantire l'indiv1cluo a meuo dell'autorità L'unità nella diversità, ecco il carattere proprio della Svizzera. il se~reto della sua forza e del suo prestigio. Noi VOf!liamo l'unione europea, non per introdurre una disseccante uniformità, ma per far circolare la diversità piu completa e la vita più intensa tra le nazioni più incivilite. ( Vita fnterna.ionale, 5 Luglio). A Mon,,illi: I tr.,ttati di commercio e 1rl'interessidel Mezzogiorno. - Se l'Italia ha interesse alla rinnovazione -ilei patti ora ,·igenti colla Germania, questa ha un interes e anche più granùe. nell'ora in cui le sue e porta- 'lioni sono minacciate da ogni parte, di conservare alle sue industrie iI mer_cato cli u_n paese amico. Le e igen1.e stra,•agant1 del partito agrano tedesco sono destinate a urlarsi conti-o gl'interessi dell'industria e della classe operaia germanica. tanto che noi dovremo proporci di ottenere a favore dei nostri prodotti an-1•arii concessioni maggiori di quelle del , 891. Poichè è bene 'cli mettere le cose a po to: quelle concessioni non furono molto ;note,·oli, nè l'effetto· loro di grande importanza, perchè le nostre esporta1.ioni che nel , 90 acesero a 16?,500 !J!JOla media del tri~nnio precedente era stata anche 'supeno1 e a quella cifra -, nel 1898 hanno toccato il massimo di L. 19u,68.0JO. Il partito agrario non riuscirà mai a far colpire di gabella materie prime, come la seta, la

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