RIVISTA POPOLAR/i; DI POLITICA LlffTRJW E SCfENZI•: SOCfALl Già si son viste scambiare delle cortesie tra i commissari greci e turchi, spagnoli e americani. La Francia, mettendo transitoriamente lo spettro delle guerre in seconda linea, ha già reso un gran servizio alla civiltà. Ma se si può riconos~ere che l'Esposizione offre alcuni felici risultali, se si scarta dall'altra parte l'apprensione di quelli che credono c11'essa sarebbe capace cli scatenare una crisi sociale molto prossima, per l'appello lanciato alla conccntrnzione urbana, bisogna anche restringere bene le sue conseguenze alla loro vera portata. Una Esposizione non è un avvenimento; essa non è realmente che un minimo incidente nella- vita di una nazione. I suoi risultati sono infimi riguardo a quelli che l'evoluzione quasi meccanica dei fenomeni trascina ogni giorno dietro essa. ~on dipende dall'Esposizione accelerare 111olto il p,;ogresso dell'in- ·c1ustrialis1110e con esso le trasformazioni economiclte che dimostrano la sincemilioni di operai, e che d'allorn in poi, lo Stato cessava dall'a\'Cr per esclusiYa funzione la custodia della pubblica sicurezza ed il soddisfacimento dei bisogni materiali dei cittadini, mediante il pagamento delle imposte, per diwlntare il grande regolatol'e dei rappol'ti sociali f'ra padrone e lavorato1·e, un arbitro . infine mirante alla parificazione dei mezzi· in ogni cittadino idonei a raggiungere il pl'Oprio bene. G. Hiconobbe il diritto al lavol'O, che fu la tesi più acerbamente confutata di quella rivoluzione. Non è questo il luogo di ricercare per colpa di chi, quei primi tentativi del Socialismo al potere non l'iuscisse1·0: onde ltt reazione cominciò con la giornata di giugno, si continuò con la presidi:):rr.a di Napoleone HI ed infine si compiè con il crimine del 2 dicembre. i\Ia di certo vi è questo ch<:l, tulta quella materia di legislazione sociale che allol'a si rip11tava Uto. ia, in gran pal'te divenne Realtà, anzi pula massima parte. L'idea di ridurre lo Sta• L'occupzziondeeitrionfatorial Transvaal. lo ad una funzione indu• striale, ormai è abbando• nala dagli stessi collettivisti. Viceversa l'idea di assegnare allo Slalo delle funzioni etico-gi11ridico - economiche, ormai è divenula un'idea penetrata nella coscienza collcttirn delle nazioni. L'insurrezione della pubblica o;)inionc contro il fiscalismo dello Stato oramai è generale. Si costituiscono perfino leghe di coutri-- bueoti, onde legalmente resistere alle tendenze eccessivamente fiscali dello Stato. rilri, e l'esattezza delle ipotesi socialiste. Non dipende da essa nemmeno il liberare i proletari dalle loro sofferenze, il regolare il movimento, il metter sulla huona via i loro sforzi verso l'emancipazione. Non dipende infine da essa d1· 111cUere una lunga tregua alle guerre che periodicamente desolano l'umanità. e che escono dalla struttura stessa della società. Essa è, è vero, una data, ma non punto una data principale. Essa non rinnuoverà niente, se si considera l'essenza stessa e non l'apparenza de 11 e .cose. PAuL Lou1s. PRETORIA: L'occupazione della città è avvenuta in modo assai rnddisfacente. La bandiel'a brittannica è oramai issata sul palano della Reggia. Le tl'uppe furono 1·icevute entusiasticamente più di quello che si potesse aspettare. ( Telegramma del generalissimo Roberls.) La Commissione del Lussem !·,urgo presieduta da I uigi Blanc e dall'operaio Albert, è diventala in Inghilterra l'ufficio del lavoro che ha una pro - pria pubblicazione mensile, la Gaz:etta del la- (Neue Gliihlichter di Vienna). !jtopia di ieri, realtà di oggi (Continuaz. e fine vedi num. 11). Dal programma della Reform~ e dai decl'eti su1·riferiti del governo provvi 0ol'iO si 1·icava: l. La l'ivoluzione di febbl'aio assegnò allo Stat'J una funzione eco:1omico -gi111·idicaed etica, in quanto essa mi1·ava con l'intervento dello Stato aù a':lSicurare il lavol'O a tutti gli operai, con ,i,lernndo il lavoro come font~ di esist31lla. · 2. Diede pul'a allo Stato una funzione inchstriale con lo stabilim:rnto delle laoorerie ( l) na;~io 1'.l.li. 3. Costitui una s;ieci:i di Cctm,wa o CO!Biglio od ufficio del lavoeo, il cui compito eril esclusivam,nte quello di studiare la questione op:il'aia. 4. Pose in discussionJ ufficiala pe1· la p1·imo1 volta la gravis,im:i qu:!stio:ie della 1·iùuzione dello ore di lavoro e dello sf'ru1 ,tam:into degli o;)erai m:idiantc il cottimo. 5. Rivelò al mondo che vi era un:1 << q•t~stione del lavoro » alla qu'.l.lJ erano inte:-.:Hsati milioni e ( l) Traduco ateliers in l-ivorerie p1rch ·l p u·,ni che q ,u,t'l vocabolo adopel'ato da G. M~1.1.inie, spr·i11n oltre il lav01\J rn 1nuale, il macchinario, a11che l'inuiriuo m >1·ale ui q11ell'i,tituzione, voro; e in quella si.essa Francia, diventò nel!' anno 1891, il Consiglio superiore del lavoro; ed io, in quell'aprile, stesso presentavo alla Camera il disegno di legge per l'istituzione in Italia d'un conforme Consiglio superiore del lavoro; e la mia pro,lOsta fu or ora ripresentala alla Camera dall' Est1·ema Sinistra. L11i~i 13lanc nel suo studio sulla rivoluzione di febbraio ha raccolto una gran quantità degli arbitrati di lavoro seguiti innanzi alla Commissione del Lussemburgo da lui presieduta e dei l'egolamenti e contratti compilati d'accordo fra padroni ed operai dinanzi a quella Cornmis ,ione. Or bene, il povero l.uigi l31anc f'u allora pi'Oce:;sato dalla reazione incalzante per tutto ciò, com:} instigatore all'odio di classe .... ::Vla o 6 gi, non vi è nazion<i, che non abbia nei suoi centri ind•1st1·iali U!l C'Jlte,qi, cli pro'1iviri per comporre a•nic'1evolmJnte le divergenze fra padroni ed operai - ultima, l'Italia, oltre che ad averlo, ad osare di fa,·lo C-11 nzionare regola,·men te. Discutera la q11Jstione del lavoro, supporre che olt~a al Te1'lO stato chi! fece la l'ivoluzione del i 78) e d:il 1793, vi potes:;e ess.l1'e un quarto s ato, coo intento 1·ivoluzionario a.1ch'esso, e1·ano allora esagerazini di socialisti, s')g 1i d'illu~i ... E ni!l 18JO l'irnpe• rJ.tOl'e di GJ,·m.1.nia 1·a.du1nvJ. u:1a Commissione a 831·li:10 p:!r discutara ufficialmente la questione del lavo1·0 e soprat,utto l1:1q,uestione delle otto ore t ·
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