Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 12 - 30 giugno 1900

RlVISTA POPOLARE DI POLITICÀ LETTERE E SCIENZE SOCIALI « tributario ingiusto e vessatario, sfiduciato della ma- « gistratura e del governo; addolorato da una guerra « altrettanto impopolare qµ,anto inutile. · « Svanito dalle menti più serene, tanto più dopo « il giudizio dei tribunali militari e civili, il dubbio « che le sommosse scoppiate in vari punti della pe- « nisola, fossero l'opera di un piano premeditato, e « il frutto di un'organizzata cospirazione repub- « blicana, socialista ed anarchica », sorse logico e spontaneo il pensiero di colpire il male alle radici con una serie di riforme che valessero a scemare le sofferenze delle masse, e soddisfare i bisogni e la sete di giustizia, e di « studiate,. con proponimenti di restrizioni e mo'di- « ficazioni elettorali, con provvedimenti regolamentari, « intesi a ostacolare le libere discussioni pnrlamen° « tari. Quasi che, mutandosi il vestito a un infer-' « mo, si potesse senz'altro ottenerne la guarigione ; « quasi che, col tentare di coprire o di fasciare stret- « tamente le piaghe, senza medicarle, si potesse « sperare di emarginarle. . « Ma gli è ché tutto ciò non preme, e urge invece, « avanti tutto, di assicurare l'ordine pubblico, di im- « pedire ad ogni modo il progresso del socialismo, « l'avanzarsi dei partiti estremi ... » Ma, dato e non con• buon ~overno. Ma si . volle ricorrere a riforme d'ordine politico, prima di porre mano a quelle d'ordine economico ; d' onde le tris ti vicende parlamentari che affliggono ·il paese da un anno e mezzo, e che hanno reso pressoché sterile l'azione del potere legislativo ed esecutivo, e annullata ogni efficacia digoverno, sicché la nazione si trova coIl ModernoAtlante. cesso, che alla legge restrittiva, tosto o tar,- di, fosse pur mestieri ricorrere, è forse logi• coj savio riattare· il tetto prima di por ma• no al lavoro urgente! indispensabile per coh- ' solidare l'edificio ? , La Flotta e la Borsa in Germania. stretta agl' inconvenienti del regime parla- . men tare senza averne i vantaggi, e a subire le parvenze di un governo assoluto limitato \· ~ , ' ~ Tlf\-S' · · ~tii]i. Nel recentissimo 're· sponso deùe urne spie• ca l'aumento dei so• cialisti e dei repub• blicani, e per arre ... ·stare o almeno inde• bolire la loro propa• ganda non v'ha che convergere·ogni sforzo all' effettuazione delle riforme reclamate dal paese, che varranno, sia pure lentamente, a pacificarlo, a ravyicinare le masse alle classi dirigenti e alle istituzioni. Nelle discussioni di tali riforme, col retto funzionamento parlamentare, risorgerà quella utile, sincera di• di fatto soltanto al compito della salvaguarcliadell' ordine pubblico. E ciò, strano a dirsi, sotto l'azione di uno stesso Ministero, che, sorto per pacificare il paese ha finito coll'agitarlo ed eccitarlo maggior mente, 1111).- tando più volte i criteri di o-overno, per finire coli'appello alle urne su una questione cli regolamento della Camera. Malsrado il consenso della parte più assennata del paese che, cioè, « urgesse e s'im- « ponesse una serie di Dappbrtutto si dice che la Borsa deve portare la Flotta; ecco perchè suda tanto ! s tinzione di parti ti dal• la quale soltanto po• trà nascere un gover• no serio, illuminato e basato saldamente sulla maggioranza,· su- ' gl'interessi reali del paese, che, lavorando e producendo, chiede di progredire e pro• sperare. (Lustige Blatter di Berlino). « riforme economiche, sociali ed amministrative, si « fini coll'agire in senso diametralmente opposto »: coUeleggi e provvedimenti d'ordine politico sulle as• sociazioni, sulla stampa, sul diritto di riunione, come da ciò si potesse conseguire quel miglioramento ecoJ nomico e sociale reclamato dall'Italia odierna. f « Che più? a tali provvedimenti si volle annettere · « carattere di si urgente necessità da volerli appli- « cati di fronte alla resistenza di una parte della « Camera, con decreto legge ... » per poi dopo un anno ritirarli, sotto t'retesto di pacificazione degli animi, « per cacciarsi m un ginepraio di riforma re- « golamentare, nè discussa, nè regolarmente appro- « vata, nell'intendimento di prevenire ostruzionismi « futuri ». Forse che inancava la materia ad un'azione savia e riparatrice di Governo e di Parlamento ? No. Ebbene quel che doveva farsi si pose in non cale « per « ,trastullarsi con leggi politiche nè urgenti, nè ben « E' DUNQUE NECES· << SARIO OI MUTARE FRANCAMENTE, RADICALMENTE L'INDI• « RIZZO DI GOVERNO IN ITALIA ». Si lascino da banda 1 tranne che una urgente necossità lo esiga, le leggi politiche e s'inizi « lo studio e l'applicazione delle leg- « gi d'ordine economico s~ciale f..... . . , « La libertà non può scmders1 dalla g1ustiz1a;s~- << ciale dal benessere generale, senza correre 11 r1• « schi~ di esser travolti nel disordine, nelle :riv9lu- « zioni ; e queste, siano pur transitofie nelle loM << convulsioni e'siziau, oltre a costare moltb sangue! << spostano pure la ri~che:.zq,e a,nstanpi quqndp ~qtì « lo distruggono, il risparmio. Nort lo d1meht1chmo lè « classi dirigenti. » Nel prossimo numero pubblicheremo un esauriente è brillantissimo articolo di Roberto Mirabelli sulla Rap-' presentanza proporzionale, e uno di Benedetto Sdlemi-Pace sul « Dirlt.to di vivere» di Roberto Bracco,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==