RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI « fesa clell11libertà, dello Statuto Albertino, della Carta « che garantiscono l'attuale stato bo1·ghese: ecco la piat• « taforma sulla quale sono rimasti "··· « Finite le ele- " zioni metteranno insieme, come altre volte, la statistica • tli voti ottenuti dai molti loro candidati in tutta Italia, « e diranno : ecco le forze dei socialisti. Ma lo diranno « ai gonzi La verità è che il malcontento nazionale, il « quale non attendeva che un'organizzazione per appog• « giarvisi, s'è messo dietro alla prima bandiera ». Molte cose si aggiusteranno per via, molte illusioni cadranno; ma, all'infuori di ciò, il male rivelatosi non può curarsi che col buon Governo e con la fermezza: « il buon Go- « verno del Popolo, la fermezza per gli arruffapopoli ». (Rivista di Roma, 10 giugno). Auguste Moireau. I " Boxeurs ». Un'insurrezione formidabile è scoppiata in China, non contro il governo di questo paese, che non ha tentato sinora niente per reprimerla. ma contro la civiltà europea rappr, sentata a Pekino dalle legazioni, e, nell'interno del paese dal'e strade ferrate e dalle Missioni. Questa insurrezione è u a nuova pruova del movimento d'opinione contro gli stranitiri che esiste allo stato permanente in China, e che ha provocato alcuni anni or sono le sommosse nella valle dell'Yang-Tse-K ian&". Questo movimento ha ricevuto un'impulsione vivissima dall'emozione causata in tutto l'impero dalle aggression: recenti dei << diavoli d'Occidente » contro il territorio stesso della China, e particolarmente dalla rivoluzione di palazzo del 21 settembre 1898 che ha strappato il potere al sovrano riformatore Kouang-Son per metterlo nelle mani dell'imperatrice Tze-Chi L'imperatore Kouang-Son, che regnav;i. allora, aveva ~6 anni, e sognava la rigenerazione radicale del suo paese. Questo Giuseppe li dell'Estremo Oriente voleva riformare tutto i11una volta, istruzione, esercito, marina, amministrazione, finanza. Voleva creare un 'università, una stampa, un parlamento, un corpo di funzionari onesti-: subit_o, come sotto un colpo di bacchetta magica. Sfidani l'intera armata del mandarinato, revocava i consiglieri refrattari, sopprimeva le ruote inutili, colpiva senza posa sull'immensa macchina amministrativa, a ,-ischio di farla scopl';are. I disastri e le Y0rgogne della guerra cino-giapponese l'avevano spaventato ; egli vedeva la China perduta se n,n si rinnuovava da cima a fondo .come il Giappone: egli era ipnotizzato da questo esempio. Il Giappone vide con interesse dapprima, con inquietudine poi, questo tentativo di un sovrano illuminato di cui lo spirito non vedeva che il fine, e restava cieco dinanzi agli ostacoli. li marchese lto andò a Pekino, alla vi ilia del colpo di Stato. per illuminare l'imperatore sui pericoli a cui andava incontro, e in una intervista disse: « L'Imperatore è ben is_pirnto, ma va troppo presto >>. I suoi consigli, però, g1qnsero troppo tardi. Kouang-Son fu circondato nel suo palazzo, i suoi fedeli catturati, ed egli dovette segnare la propria decadenza, e l'imperatrice Tze-Chi che aveva gov,•1·nato, come reggente, la China dal lt61, e aveva rimessi i suoi po~eri a Kou~ng-:Son nel 1889. riprese J'auto~·ità _suprema, S01 confidenti d1 Kouang Soi:i forono deca~,ta~t, e l'imperatore, confinato m un padiglione della villa unperiale, non vi conserva che uua esistenza nebulosa, quasi irreale. Nel gennaio 190i), la reggente gli ha anche designato un su.ccessore, un ragazzo dai IO ai 12 anni, il principino Pou Tching il di cui padre, Tuan, era - caso singolare I - il capo della società segreta dei « Boxeurs », « Se le e legazioni estere avessero sosten.uto un poco il movi- « mento riformista, l'imperatrice non avrebbe osato un · « colpo di Stato ». Invece, appena fu compiuto, le dame . d~lle lflgazioni intervennero al ricevimento che l'impera• tr1ce dette al corpo diplomatico, e ciò fu considerato come un'accettazione dei fatti compiuti. La cospirazione dei« Boxeurs" è il prodotto naturale e diretto del colpo cli Stato e dell'assentimento che vi dette l'Europa. La China formicola di società segrete. Quella dei Boxeu1·s. che significa_ qualche cosa d'analogo a « Lega dei patriotti », pare dt data recente. Essa si sarebbe formata sui confini della_provincia di Chan Tung, in seguito agli avvenimen~l che condussero la Germania a occupare KiaoTcheou, causa, o pretesto, l'uccisione di due missionari cattolici. I pat:1"iot~icines\ associarono presto alla propaganda contro I m1ss10nar1, quella per l'integrità del terr\torio, tanto più cJ:ieall'_occup.azione tedesca segui quella d1 Port-Arthur e d1 Talten-W an da parte dei Russi, cli "Tei-hai-ìVei da parte degli Inglesi, di Kouang-Tcheou da parte dei F1·ancesi. Sbarazzandosi dei missionari e dei loro convertiti non si verrà dunque alla fine di queste miserie? Tale l'idea che si è sparsa rapidamente in China, e alla cui espansione le alte classi si sono ben guai·date di 01>porre il minimo ostacolo. li movimento attuale è nettamente. precisam nte in favore della dinastia: è nna esplosione del sentimento nazionalista contro lo straniero. E' chiaro che l'esistenza del governo chinese si regge con un filo. Dipende dall'unione delle potenze di tagliare questo filo una volta per sempre, e di mettere l'attuale dinastia fuori della possibilit~ cli esercitare la sua triste azione. (llevue Bleue, I G giugno). E. Giretti: I popolie la lotta contro Il Militarismo. - Se l'isolamento era la legge della città antica, la solidarietà degl'interessi generali è la legge del mondo moderno. Senza esagei·azione si può affermare che oggi ciascun uomo per la sua sussistenza dipende dall'universo. La divisione del lavoro si è spinta ad un limite, del quale, secoli addietro, non sarebbe stato possibile farsi un'irlea. La terra è diventata una gr.,nde otlìcina, divisa in una moltitudine cli sezioni e reparti. Se il lavoro e la produzione si arrestano sopra un punto qualsiasi ciel globo. le conseguenze si ripercuotono sopra tutti gli altri punti. L'interesse comune dell'Umanità è dunque « lavorare in pace « e d'accordo, e scambiarsi amichevo'.mente i prodotti che ,, ciascuno otti~ne nelle mi~liori condizioni cli qualità e di «costo"· Perchè ,questi p1·mcipi cli comunissimo hJon se.1s0, ai qua.li ormai istintivamente s'informa•,o gli uomini nei quotidiani loro rapporti privati, cesserebbero cli esser veri quando invece d'individui si trovino di fronte varie nazioni? Pur troppo è innegabile che, il buon senso e la ragione non Si.lmpre danno nol'ma a.Ile 1·elazioni internazionali. Ciò in parte è il residuo dell'antica concezione della convi,·enza sociale. Allora il miglior modo di arricchirsi era quello di rubare al vicin0, e si capisce quindi come straniero e nemico fossero sinonimi, e come avesse origine e fondamento la concezione pt·otezionista che « gli sccimbi fra le Nazioni sono dannosi, specieper la vartc che compem ,. e che « un popolo e tanto 11iù forte e più ricco r1uanto 1neno ·1i7Jencle 1Jer la Sll,ct sussistenza <laicommerci internazionali-,,, l1 m1htar1smo moderno è una t· asformazione dell'a11tico stato di guerra, ed hn il suo fundamenlo nell'opinione che « il paese il quale S?lo e primo disarmasse clii:enterebbe immediatamente pl'ecla cl~i suoi -vicini ••. Nella ciWì nti,·a la clas _e dei guerrieri assumendo il pacifico la.voro concorreva direttamente al benessere e nlla prosperità sociale, ma non si può dire al rettanto degli eserciti moderni, dimostrali parassitari da Spencer e De Molinari, « organi che so- << pravvivono alla loro funzione e il cui sviluppo artiti- « ciale si ottiene a spese delle parti produttive clell'or- " ganismo ». 'rutto quello che può esser detto a giusti_- ficazione o a scusa delle spe,e militari, é che esse assicurano contro il rischio clellag1ierra: « ma coi bilan~i m\- « Jitari portati all'altezza a cui dovunque sono arr1vat1, « e colla probabilità che debbano ancora essere indefìni- « tivamente aumentati, comincia a non esistere più al- « cuna ragionevole propo1·zione fra il premio dell'assi- << curcuione e il rischio contro il quale quel premio ha per « scopo di difenderci"· Inoltre una duplice questione si presenta. Esiste veramente oggi questo rischio della guerra nelle proporzioni che pretendono i militaristi 1 E se esiste, la causa non è forse in gran parte imputa: bile al militarismo stesso? Oramai é ammesso da tuttt che una guerra tra nazioni civili non potrebbe avere per risultato lo schiacciamento completo del popolo vinto . A che pro'dunque la guena? La convinzione, come dice De Molinari, che la guerra « non f'a più le sue spese » si è fatta ormai generale, come la certezza che un conflitto europeo sarebbe accompagnato o seguito dalle più orribili convulsioni dentro i confini di ciascuno Stato combattente. E poicbè, secondo l'opinione delle autorità militari più competenti, ogni anno di guerra costerebbe alla Germania 1• •,681 milioni, ali' Austria Ungheria b327, all'Italia 5187, alla Francia 10727, alla Russia 11756, e una guerra non potrebbe durare meno di due anni, « sarà possibile» dice Jean de Bloch « procurarsi i ·mezzi di « conclurre una lotta simile al suo tel"mine? ,, E come vivrà nel frattempo il resto della popolaztone? Sarebbe meraviglia se in tali condizioni non scoppiasse all'interno la rivoluz:one, o se tosto questa non si propagasse tra
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