Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 11 - 15 giugno 1900

f.UV!STA POPOLARE Dl POL!T:CA- LETTERE E SCIENZE SOCrAU 217 <e _Si impegna di garantire lavoro a tutti i cittadini; e< Riconosce che gli operai devono associa.-si fra di loro per godere il beneficio del loro lavoro; _ cc 11 governo provvisorio, restituisce agli OJ"ierai, ai quali appartiene, il milione della lista civile c'rn va a scadere. » li giorno 26 emanava il decreto seguente: cc li go- « ve1·no provvi ,o rio della Repubblica decreta lo slabi- «: limento immediato delle lavorerie (ateliers) n ,ziocc nali. » E perchè il carattere nuovo di quella rivoluzione socialista meglio spiccasse e fosse il nuovo indi1:izzo di governo una condanna del terrorismo politico, nel medesimo giorno era decretalo: « la « pena di morte è abolita io materia politica e il go- « verno provvisorio presenterà questo v,Jto alla defic< nitiva ratificazione dell'assemblea nazionale. >> ll 28 deliberava: « Una cornrni3sione permanente che verrà chiamata Commissione di governo dei lavoru- ·tori è nominata con l'ufficio espresso e speciale di occuparsi della sorte loro. « Per dimostrare qual'importanza il governo della « repubblica dia alla soluzione di questo grande p1·0- « blema, nomina a presidente della commissione di « governo pei lavoratori Luigi Blanc, e per vice-pre- < sidente un altro dei suoi membri, M. Albert, ope- « ra10. « Saranno chiamati degli operai a far parte di « questa commissione. « La sede della commissione è fissata nel palazzo « del Lussemburgo. • Finalmente il 2 marzo, veniva emesso il seguente decreto: « La giornata di lavoro è diminuita di un'orn. Per conseguenza, a Parigi, dove è di undici ore, è ridotta a dieci ore; in provincia, dov0 è stata sinorn di dodici orn, sarà ridotta a undici ore. « Lo sfruttamento degli operai pe;· mezzo dei subappalti è proibito. < Resta inteso che le associazioni o,Je1·aie le quali non hanno pe1· oggetto lo sfrnttamento dc·gli operai gli uni per gli altri, non sono considerate in questo divieto. (Gontin,ui) A vv. LCJ!Gl GOELPA RIVISTADELLE RlVISTE Anatol~ Leroy Beaulie-u. Gli Stati Unitidi Europa. l .'idea non· è nuova. Essa rimonta a quando i popo·i cristiani del nostro continente, di fronte alle invasioni mussulmane, acqu·stavano cose enza di una solidarieti e ropea. L'Europa ha interessi collettivi che qualche volta ha dife ;i collettivamente ma, è un fatto, quest'azione collettiva si è verificata poche vol e .,·on s.mo più solt.,nto i sognatori e i :filosofi, gli uomin presi da un ideale di pacJ di giustizia che pensano a realizzare quiista vecchia utopia, .. a cominciano a pensarvi anche gli spiriti positivi .. L'unione p·iò dare la forza e la potenza, come potrehbe dar, una soluzione definitiva a certe dolorose questioni che affliggono oggi l'Europa co11te nporanea. 1 1•opoli moderni non met1ono nulla al di sopra della loro individualità nazionale, ma i popoli. come gli individui, possono asso ·iarsi, e l'id 0 a di solidarietà non può essere straniera ad essi. - I futur Stati Uniti di Europa si dovranno modellare su quelli dell'America del ,'\ord '? '\ o certamente, per chi vuol riflet ere a tutti caratteri :fisici, politici e sto,-ici che differenziano i due continenti. Una fusione che toglie ebbe all'Europa l'originalità multipla dei suoi popoli, e !a varietà feconda dei suoi elementi na · zion1li, non sarebbe desiderabile neJl'inte1·esse della.civiltà. Se la futura unione europea deve paci:ficard gli odii antichi, frenare le passioni e le ambizioni di un naz'onalismo meschino, deve conservare a ciascun popolo la sua BibliotecaGirioBianco patria e lasc·are a ciascuno il suo patriottismo nazionale, dandogli il sentimento de!Ja sua partecipazione alle gloriu comuni della civilti europea Il nome di Stati-Uniti non sarebbe adatto_. perchè farebbe pensare alla grande Repubblica Americ·,na, che t"nde sempre più a fare un solei" Stato federativo; meglio sarebbe • hiamarla a,sociazione o federazione europea. Essa sarebbe una Staatenbund, una lega di Stati, e somiglierebbe all'antica Confederazione elvetica avanti il 18-lS, o meglio anco1·a alla Oonf derazio11e germanica avanti il 1866. - Tutta l'Europa colle sue dipendenze e colonie può entrare in questa federazi~ne '? Per l'Eur?pa c0ntinPntale, latino-germanica non v'e dubb10, perche soprattutto per essa sarebbe l'utile; ma e la Gran i :rettagna, e la Ruasia, e la Turchia-~ Vedi mo anzitulto la Turchia. E' uno Stato più asiatico che europeo. \el passato la prima missione dell'Europa unita, era qnella di rigettare il turco fuori di Europa ; fargli un posto nel sistema europeo, s rebbe parsa un.idea tanto assurda che empia; ma oggi la situazione è cambiata comp'etamente. L'Impero turco non e più minacciante, o Scl minacc:a l'intera Europa, è per la sua decadenza, la sua decomposizione. La Turchia dovrebbe entrare nell'Un ·oue se non come membro attivo, eguale agli altri, almeno com., una pupilla. tanto più che la questione d'Oriente è una di quelle che più preocc11pano l'Europa I piccoli· Stati cristiani usciti fuori dagli smeml,ramenti successi,·i dell'Impero turco, dovrebbero far parte della Fe-· derazione. Quanto alla Russia e all'Inghilterra, se si trattasse di veri Stati Uniti di Europa, d'una fut.ura repubb 1ca federale analoga a quella dell'America ciel Nord, essi non potrebbero farne parte, perchè troppo vasti, distruggerebl,ero troppo facilmente l'equilibrio di una Europa federale. Ma se si considera che un'unione euroµea non potre•,be esservi, in principio almeno, che sotto forma d'allean ·a o accordo pen1ia1wnte tra gli Stati, la questione dell'entrata della :,ussia e dell.Europa bi o.-na porla in altro modo cla_quelJo che si pone ordinaria1pente. Anche si trattasse di una Confederazione, come la Germania del 8 n, l'Inghilterra non potrebbe trovarvi posto. L'Inghilterra, , er quanto sia una delle più nobili rap pres -ntanti della cultura europea, pei s11oi immensi territori sparsi pel globo è pjù mondiale che europea. Lungi . LlI farsela con l i, si capisce già, che se si formerù un'unione europea, essa sarà piuttosto contro l''.nghilterra, o contro una Fede1·azione anglo sassone che si formerebbe. E' lo stesso per l'imµ ·ro russo? Se si trntta~se di nna repubblica f ·derale, sì. Le suo istituzioni, .le sue climens:oni vi si opporrebbero Per quanto sia costane l'allargamento della sfera d'influenza della l' ussia, essa non ci sembra poi una gran 'e 111inaccia per !!li interes~i essen iali dei popoli dell'Europa continentale. La potema · militare della Germania da una pat·te, e le preoccupazioni coloniali e marittime d:111altra, ci fanno piuttosto considerare la Russia come un elemento dell"equilibrio mondiale, perchè essa na interesse al mantenimento della libertà dei mari, e ha bisogno dei captali continentali per· estendersi in Oriente ed in Estremo Oriente, come per sdluppare le sne inJustrie all'interno. Quale forma potrebbe prend re questa Federazione d'Europai' Sono q nesti on i che non avrebbero o "·gi se non un interesse teoret:co. Si è de:to che dopo il 8711 non vi è più Europa. Sarebbe st.ato ;:iiù esatto dire, che non v è se non un'Europa embrionale che aspira a nascere. Che questa Euro a prenda coscienza ,:i sè stessa, cbe si formi un seutimento europeo, e sarà facile l'organizzazioufl secondo i nuovi bisogni. (Revue des Rei·ues Giugno). ·Guglielma Ferrero. In che cosa l'Italia,e la Francia sono superiori ali Inghilterra. La guerra dell Africa Australe e il contegno così inaspettato dell'Inghilterra, muteranno molte idee antiche del mondo. Soprattutto ne verrà molto conforto all'Italia e alla Francia, che conoscendo ad un tratto le debolezze di una nazione che pareva destinata ad una prosperità imperitura possono riconfortarsi pen• sando a quella legge della storia per cui nulla è eterno. La guerra del!' Africa Australe e la riabilitazione della Francia dopo gli scandali dreifusardi. Mentre in Francia era una parte soltanto di quella nazione, che era stata cieca e sorda ad ogni considerazione di giustizia, e che si era resa incapace a ragionare: in Inghilterra, invece, da un anno si ordiscono intrighi, si commettono slealtà e scelleratezze diplomatiche, si spacciano bugie, si accumulano guai e responsabilità per il futuro senza che nes-

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