Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 11 - 15 giugno 1900

212 R!VISTA POPOLARE D' POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI Si è fatto credere alla popolazione parigina, che la campagna per Dreyfus e la campagna anti-militarista ( che s· è confusa con essa', sia stata fomentata dal1' estero o che, almeno, l'estero se n'è interessato per odio alla Francia. Ogni successo dei partigiani di Dreyfus, era segnalato dappertutto come disonorante per la Francia, come capace di riempire di gioia i nostri nemici. D'altra parte è certo che l'agitazione causata da questo ajf'are ha nociuto al commel'cio parigino. Parigi è, sotto mo! ti punti di vista, un grande albergo, da cui ogni agitazione caccia gli stranieri venuti per divertirsi. I nazionalisti fomentavano dei torbidi nella via, torbidi di cui si è molto esagerata l'importanza, ma che parevano gros•i, unicamente percLè la pulizia rifiutava di reprimere le perturbazioni nazionaliste. Di più i giornali avversari della revisione, non cessavano d annunziare che la guerra civile non sarebbe mancata per scatenarsi; un momento si andò fino ad affermare che gli ebrei avevano formato un fondo enorme, destinato a sovvenzionare lo sciopero generale, che sarebbe scoppiato nel caso che la Corte di Oassaziune avesse rigettata la revisione. Tutto ciò spaYentava; il pubblico non va a cercare donde ven-~ gono le calunnie; non a1rn.lizza i ~entimenti degli uomini, avvicina i fatti e conclude: post hoc, ergo propter hoc. L'affare Dreyfus sarebbe potuto passare senza tutta questa agitazione, se i nazionalisti si·• fossero contentati di ragionare; ma il pubblfoo invece ha creduto che l'affare Dreyfus f'os~e la causa -necessaria dell'agitazione. Risulta da ciò che tutti quei che vivono dell'estero, più o meno discretamente, sono ferocemente anticlreifusisti. Essi dicono, sul serio, che è strano che si permetta ad un pugno di ebrei di coalizzarsi per turbare il paese, e che si lasci mettere gli intere- si di un loro correligionario, al di sopra degli interessi di una grande città. I membri del sindaèato per l'alimentazione (ristoranti, beLtolieri ecc.) sono quasi tutti antidreifusisti e quindi nazionalisti. Si è molto rimproverato a Reinach, d'aver annunciato che ricomince1·ebbe la. campagna a favore di Dreyfus; si pretente ch'egli avrebbe data un'arma potente o.i suoi nemici. Tutti sapevano che si propo11eva u,1a ripresa dell'affare; ciò era stato detto, su tutti i toni, quando si era discussa l'amnistia; Rei~ nach non ha detto niente di straordinario, niente che non fosse stato detto mille ,,oJte prima di lui. Ma Reinach ha un nome disgraziato, a causa; dell'affare del Panama, ove il suo zio, il barone, fu così mischiato; e ci si è lanciati su -di lui, perchè per il pubblico il suo nome è sinonimo di corruzione, e molli immaginano che ogni difensore di Dreyfus sia un uomo venduto. Il discorso di Reinach non ebbe luogo, ma non avrebbe fatto cambiar niente e si sarebbero lo stesso accusati gli Ebrei di comprare la stampa pet' provocare una nuova agitazione pericolosa per gli affari : è sono questi dei fenomeni di psicologia colletti va. * * 1i p~re. inutile ~li.spinger~ pm m là quest'analisi. Le elez10m d1 Pa1·1g1non m1 sembrano avere un sig_nificato così grave come si pensa; tutto sempre indicare del resto; che i nuovi eletti cercheranno di essere calmi è di occuparsi degli affari dei loro quartieri· forse alcuni abusi spariranno, ma non è nemme~ certo. qò ~l:e si_può sperare è che il vecchio personale cl 1 _POlitwant1,che rendevano Parigi così ridicolo, sia liquidato per sempre; la stampa radicale e socialista avrà un po' di disturbo))er ricominciare le sue distribuzioni di seggi consigliari. Nei quartieri ove esistono organizzazioni operaie serie. il socialismo ha o-uadagnato, c_ome peli' 11 ° circondario ritornato tutto ac-Ii allemanisti. Bisogna profittare dell'esperienza e n~n BibliotecaGino · ianco più pretendere di dirigere il popolo a mezzo di: decreti" emessi dai comitati; bisogna andare al poroio,. istruirlo e rende1·gli dei servizi: è per ciò che le Università popolari e le Società cooperative, devono di-- ventare la base della_ nuova propaganda socialista. G. -SOREL. Lettera a ·G. BOVIO Qualche altra osservazione sulla. fisiologia del?genio, (Continuaz. e fine v. num. precedente) HL L'autore, dic_eil èetesia, e dice di me si dà. g_ran fatica a dimostrare che lo scopo della 'evoluz10ne non può essere quello di sopprimere· l'affettività, e, aggiùnge, in ciò conveniamo con lui ed anche, con Lombroso, il quale appunto eonsider~ la mancanza di affettività come, uno.sti_gmata degenerativo, che è compensato dalla 1perl'unz10ne della vita intel-- lettiva. >> . _li_ mio pensiero è riporta~o a met~ dall'egregio cnt1co e contradd1tore, onde 1I convemre di lui e di Lombroso. è portato a sproposito, giacchè io, non: soltanto dimostro che non è scopo della evoluzioneil sopprimere l'affettività, ma dimostro (e ehi vuole legga e legga bene) che l'affettività si trova all'opposto di quadtO ei pensa con L_omb,:oso, largarnent.erappresentata ed evoluta con l'rntelhgenza (intelletto• d'amol'e) nei veri genì e nel genio in generale, e che· perciò appunto non è sostembile sia caratleristice· per il geuio lo stigmata degenerativo della mancanza. di esso. . Se _ammetto un potere regolatore (ehe secondo- . Celesta « non _distruggerebbe l'anomalia>>) che accentua la vita mtellett1va a compenso della deficiente· affettiva, lo invoco per qualche caso di uomo di aenioimperretto, che perciò non è secondo me il ve~ o·e• nio_e non è il tipo a cui dobbiamo ispirarci per ~-i-- sal11:ealla vera natura del feùomeno puro. Dimostro che seuza le cause perturbatTici senza. le anomalie_, e senza l'intervento del potere 'regola- _tore, _11gemo perfetto, e tanto più perfetto, spunta a\l'onzzonte dell~umana grandezza psichica dalia_via p~ù lenta e_volut1va, ~enza squilibri e quindi senza.. bisogno dei compensi accennati. li che dimostra che ~l genio non ha per sue condizioni le degenerazioni rnvocate. E dimostro che in ogni modo, anche nei casi non pmi, eia compenso, non è il fatto degenerativo (dimo strato non causa nece;;saria) che sta a b.ase della genialità, ma quella ·determiuata perfezione ·struttul'ale e funzionale sia pur da compenso, cioè un fatto, emmentemente fisiologico. Ciò mi pare ben diverso da quanto mi si ·vuol far diee. IV. Che la nevrosi ne_lgenio possa imputarsi talora alla fatica cerebrale, dice il Celesia è una vecchia. obbiezione. ' ~nzitutto ci_ònon vuol dire che non sia giusta. I< raltanlo 10, fra le altre cause, della influenza. della fatica sulla nevrosi 'del genio, non ho certamen_Lecreduto poter « spiegare con essa le anomalie degli ascendenti, sì splendidamente illustrate, ad es., dal Patrizi per Leopardi • __Sostengo che la fatica, cerebrale, più facile a verificarsi in coloro che piC1 lavorano con il cervello, debba, insieme a molte altre c~use, essere presa in seria coµ iderazione, quando, s1 voglia studiare la patogenesi della nevrosi nel genio; non solo, ma io credo ancora che anche,. senza anomalie degli ascendenti, l'enorme lavoro del cervello, affaticando le sedi dell'intelligenza e del sentimento, possa condurre da sè ad alterazioni

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