'210 RlViSTA POPOLA.RE, Dl POLlT!CA LETTER:~ E SCIENZE SOCIALI • si prendono suL serio, e si disapprovano nella grandissima massa ',;degli ambienti de_mocratici ('l ). .. * * Le diserzioni dei radicali hanno stupito, tanto più che la questione era stata posta dai candidati della concentrazione democratica, sul terreno della difesa repubblicana e dell'anticlericalismo: in altri tempi questa tattica. produceva dei resultati meravigliosi, ma oggi non raggiunge alcun effetto. Non si crede più nemmeno ai pericoli che può correre la Repubblica; il regime dura da trent'anni, i pretendenti sembrano non avere nessuna inclinazione alla lotta- seria. Tutti i loro intrighi passano nei loro conciliaboli senza mento enorme da che la scuola è stata secolarizzata, il pubblico non trova più le organizzazioni clericali - nei servizi pubblici e gli antichi coflitti- non esistono quasi più. L'opera clericale è diventata più sotterranea. ed essa non commuove più le masse ; ciò è così vero, che nell'ora presente sarebbe facilissimo al governo di rirriettere i preti negli ospedali senza sollevare seri reclami, ciò che ,:arebbe stato difficilissimo quattro anni or sono. Se il pericolo del nazionalismo non era molto apparente, le proteste dei socialisti erano molto apparenti e tali da aizzare la popolazione parigina. Questa è assai scettica e non di. un'importanza esagerala ~i ·prngrarnmi. Vi sono dei limiti a tutto. Parigi importanza. Il pericolo che può correre la Re pubblica viene da un'altra par le ; dal campò stesso dei 'repubblicani, come è avvenuto all'epoca· del buta'ngismo; ma Boulanger è stato vinto cosi facilmente che poche persone ha11no orà l-'aUl'adelle dittatUl'e militari. BisognaaggiunQuadro sull'epidemìa della flotta. , gere. che i_ capi che sono stati parecchie volte sospettati di-- avere idea di volei· fare dei col pi di Stato, si sono mostrati cosi poco accorti e cosi vili anche, che la massa non crede più al pericolo - realissimo però ; ma è chiaro che per la massa, che non può penetrare fino al fondo delle cose, le apparenze non sono cosi minaccianti, _per giustifìcare un movimento di concentrazione e di difesa democratica. ~- ,.. :l_~ r. : ,,., -I ' i''·{ ·,'-- J . ' r, . ' . AIW tlll•""""""-•.,,>•~- Il processo dell'Alta Corte ha messo a nudo questo stato degli spiriti; questo'1 processo, poi, era condotto dal presi- I maestro di scuola (con enfasi): Guardate quale impodente del Senato in un ne~1teapparizione! L'orgoglio ddla no,trl! nazione, lo spav, nto è una delle più f'o1·tiagglomerazioni di mestieri che esista; l'operaio intelligente, ha l'ambizione di .farsi una posizione stabile, come il contadino ha l'ambizione di comprare dèlle terre. Parigi è dunque una città dove non è sempre pt'udente di parlar troppo di 'comu,,ismo. ll congresso socialista tenuto a Parigi l'anno scorso, aveva dichiarato che tntti i candidati socialisti devono fare atto di adesione al collettivismo o al comunismo; ma pochi candidati hanno rispettato questo decreto. Nel quartiere San Lamberto il consigliere uscente ave- .va, molto nettamente, dichiarato ch'egli rigettava il collettivismo che riguardava come una « negazione dello spirito repubblicano »; contro lui si pt·esentava un antico deputato sostennto dal comitato di Guesde e di Vaillan t : nel suo programma guardava bene di parlare di collettivismo, e affermava che il socialismo è l'estensione della Repubblica, una continuazione del 1789. I candidati allemanisti avevano fatto un ·modo così poco serio, dei noslri nemici, la gloria e lo _-splendore della Germania. che le sedute del!' as- . b 1 b (Der .Vahre Jacob d1 Stuttgr rJa). sem ea sem ravano · spesso delle pubbliche riunioni. Questo processo non è stato fatto che quando i cospiratori ave.vano già avuto il tempo di mettere le loro carte al sicuro ; sarebbe stato pericoloso cercare di compromettere i capi dell'armata; il processo sarebbe parso una vendetta per la condanna di Dreyfus, e la sentenza avrebbe perduta ogni autOl'ità, perchè non si sarebbero potute riunire delle pruove. convincenti, per ottenere la condanna che l'opinionè pubblica avrebbe- sanziònata: Il processo fu senza gran-de interesso, e il paese non credette al pericolo che era stato pero realissimo. Quanto all'anticlericalismo, esso l:l presso a poco finito nella popolazione parigina. Nella Petite Republique del 15 maggio, Jaur 's ha un bello seri vere, che bisogna attaccare la Chiesa e confiscarne _ibeni, rria egli non troverà eco. S' è prodoUo un cambia- (1) Io creùo che Ramon troverebbe';} difficilmente nn eclitore per ripubblicare la sua Pi.icoloyia àel militar, di vi-ofession~. · BibliotecaGino Biànco manifesto collettivo, nel quale si da va come programma di t1·asformare i monopoli municipali (gaz. tramways) in II servizi pubblici che ci avviano così rapidamente verso una società veramente socialista «. li segretario di quesl 1l partito, .J. B. Lava ud, che è un rivoluzionario ardentissimo, parlava sì di comunismo nei suoi manifesti ma si affrettava di soggiungere, che il suo programma era strettamente un pro!Jramma municipale di quartiere, e ch'Pgli si sarebbe occupato di far migliorare le strade, l'illuminazione e di costruire nuovi gruppi scolari. I socialisti indipendenti avevano affisso un manifesto dej loro comitato, nel qualè le parole comunismo e collettivismo non si trovavano, conten- · tandosi essi di parlare di socializzazione dei mezzi di produzione e di scambii. Questa parola socializ - zai.ione può essere intesa in modi diversi. Charnay la spiegw.va cosi ad Auteuil: « Ogni volta che si estende il potere della collettività- e l'amministrazione comur.-ale non ha altro oggetto ._ si socializza, valo io. dire si riuniscono gli sforzi e le volontà pe.r qtte-
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