Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 10 - 31 maggio 1900

...., R'!VJSTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI occupava, frattanto, un appartamento da ricchissimo borghese. . Nel primo momento della collera, la Petite Republique. ha accusato -i nazionalisti di reclutarsi nei bassifondi della società, ma però quasi tutti i loro eletti sono degli uomini più considerevoli dei loro predeces~ori : Lapelletier, eletto a Batignolles, é un veterano della stampa ed uno dei migliori giornalisti ; negsuno pensera di -paragonare Dausset, professore al collegio Stanislao, a Lucipia; o Maurice Spronck, redattore dei Debats e della Reoue cles del.lXmoncles, a Lopin ! • I consiglieri municipali si compiacevano a credersi d'essere i degni rappresentanti delle classi più dotte, vi fu un gran ballo al mumc1p10, e all'arrivo dello Czar il presidente del Consiglio municipale pronunziò un discorso ( si fece finta di pronunziarlo perché non vi fu nemmen tempo di dire più cli due parole, tanto il passaggio :u rapido). Un giornale di cronaca locale, facendo una descrizione entusiasta cli questo ricevimento, espresse in proposito delle rifle~sioni facete : « Felix Faure non ha lasciato il braccio della Czarina, nel timore, senza dubbio, di vedere il vero -rappresentante di Parigi, Bauclin, accompagnarla ; ed egli non ha potuto padroneggiare il suo stupore cli vedere il presidente del Consiglio municipale parlare a nom,e di Parigi, malgrado la proibizione formale del Protocollo! Lo Czar, al contrario, é sembrato soddisfattissimo, e ha più letterate e più àr- • . tistiche; il loro ideale iarebbe stato di rappresental'.e la parte di Luigi XIV e di dirigere r nghllterrae.Transvaal (Da Es0po). ringraziato parecchie volte Baudin ». Questa piccola citazione dà ammirevolmente il carattere del più gran numero dei nostri consiglieri borghesi gentiluomini di Moliére .... il movimento intellettuale ; essi credevano incarnare in sé lo spirito francese. Allorquando il governo aveva la disgrazia di non ess\3re completamente del loro parere, essi prendevano la cosa ' -molto dall'alto, sostenendo che erano violentati i diritti della popolazione parigina e che i pregiudizi retrogradi si mettevano a traverso il progresso ... rappresentato da una delle più belle colle:llioni clinullità che avessero mai amministrato una città. L' oltracotanza ingenua dei consiglieri municipali sorpassa va ogni confine; ecco alcuni fatti caratteristici. Nelle ultime elezioni si é spesse volte messa innanzi la necessità di avere un'assemblea più . ~eria, più presentabile, più capace di parlare a nome di Parigi durante le feste dell'Esposizione. La .'Cega della patria francese sosteneva che lo Czar non sarebbe venuto a Parigi se doveva esser ricevuto dai consiglieriattuali, e dal governo • che aveva Millerand tra i suoi componenti. . Alcuni anni or sono si istituirono alcuni corsi serali ai qua\i si dette il nome d'insegnamento popolare superiore ; Vaillant, che passa per es~ere •il sapiente del suo partito, osava scrivere che là soltanto << il pubblico può cercare le idee generali e di metodo , « Il leone e il cinghiale vennero ad una fonte per dissetarsi. L'uno « e l'allro voleva essere il primo, e tosto si accese tra i due una « loti.a mortale. Essendosi alquanto fe1·mati per prendere lena, scor- « sera sopra i picchi ciraostanti alcuni corvi che aspettavano, na- ~ turalmente per precipitarsi su quello che prima sarebbe stato vit « tima degli avvenimenti 11 • Esopo, però, non racconta se ambedue i combattenti abbiano avuta la semplicissima idea di far pace per non servir di pasto ai corvi. Di~graziatamente quei. che combattono non pensano a certe cose. Non si può credere a qual punto la popolazione parigina tenga a questa visita imperiale; essa sarebbeprofondamente umiliata se lo Czar sembrasse portare il broncio duranto l'Esposizione. V'è qui • una questione d'amor proprio : il sentimento parigino é estremamente suscettibile; e· vi é anche una questione d' interessi : tutto ciò che tocca anche molto indirettamente, alla riuche ~ono il primo desiderio del tempo presente ». L'ultimo Con'S'iglioaveva incaricato Brousse di elaborare ma. riorganizzazione di questi corsi, per farne una ~pecie di Università municipale opposta alla Sorbona ! Si sarebbero scelti, naturalmente, i professori tra gli amici dei consiglieri, e si sarebbe fatta una nuova scienza conforme alle idee di Lucipia e altri dotti dello s t~s:50 genere. Quando lo Czar venne a Parigi del 1896, Baudin éra presidente del Consiglio; egli é un avvocato dei più mediocri, ma un politicante audace; egli volle profittare dell'occasione per mettersi in evidenza, ed insistette ijresso il go~erno perché Parigi fosse autorizzato a pendere del denaro per le feste. Un deputato· serio µ-ii raccontò anche che Bauclin avrebbe fatto capire al ministro che un rifiuto da parte sua :avreqbe _potuto creare delle difficoltà e rendere il rice- 'fW&ento a1ene cordialQ. ~i feeero molto bene le cose ; ( Lif~ di New Y orck ). scita clell'Esposizione, appassiona la popolazione; e su ciò tornerò a parlare. ,,. * * lI reclutamento dei consiglieri comunali era deplorevole ; talora erano delle persone senza notorietà, al di fuori delle riunioni pubbliche e dei circoli del quartiere ; talora erano dei giornalisti scelti nelle sale di redazione. I giornali socialisti e radicali credevano che i posti di consiglieri e deputati parigini spettassero di diritto ai loro collaboratori ; essi fabbrica vano i candidati e l'imponevano agli elettori. Alcuni anni or sono, la, Petite Republique pretendeva far nominare deputato a Neuilly uno dei suoi redattori, A. Lefebre, che era consigliere municipale a Parigi ; era una pro1nozione che gli si dava.; tutti i personaggi notevoli del partito socialista vennero a dare il loro appoggio a questo candidato, che cadde al

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