RlV!STA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCTAL! per virtù stessa del principio darviniano della selezione del migliore, del più atto. Ma le aristocrazie, nelle differenti nazioni di Europa, sono il prodotto di una degenerazione sempre più accentuata che fa dei grandi di Spagna tanti aborti, e degli ultimi rappresentanti delle più antiche famiglie degli inetti al lavoro muscolare e intellettuale. Non aristocrazia, ci vuole, ma un'élite continuamente regenerata dall'accesso alle più alte funzioni sociali dato ai pjù umili di condizione quando sono i più · nobili di spirito. Lon. Colajanni non vuole l'uniformità a cui aspirano certi socialisti, che non vedono che la sola eguaglianza _realizzabile è l'eguaglianza politica, mentre che l'eguaglianza assoluta di condizi.one non lo è: la divisione del lavoro sociale esige che ognuno si specializzi e diventi sempre più atto a compire una funzione determinata, e non sia chiamato domani a essere fabbro dopo essere stato ieri magistrato o professore. L' eguaglianza morale e politica degli esseri umani porta per la donna una. condizione differente da quella che, in quasi tutte le civilizzazioni, fu la sua Considederata troppo sil10 ad ora come uno strumento di godimento e di riJ?roduzione, la donna ha diritto di esigere che il marito non la tratti più da animaJ.e domestico. ~e è vero che il maltusianismo bene inteso è previdenza e moralità (nel senso che è immoralità mettere al mondo degli esseri che si debbono poi esporre alla miseria e al d6lore)_. non è meno vero che l'applicazione dei principi maltusiani dipende clall' u8J del freno portato dalla • ragio1:e dell' uomo e della donna agli istinti del maschio e della femmina Più dunque si alzerà il livello intellettuale e morale ddla donna, piu si renderà il maltusianismo facile ad applicarsi e suscettibile cli' felici r.sultati. Tutto ciò è messo molto bene in luce dall'on. Colajanni, e l'importanza n'è bene sottolineata dalla magnifica prefazione di G. Sorel, uno dei nostri sociologhi più competenti in Socialismo. Ci è parso che l'ultimo capitolo (x) sulle leggi naturali e le letgi sociali, sia oscuro, o almeno che abbia bisogno d'esser precisato e complet .to; ma lo sar.1 in un prossimo lavoro annunciato clall autore. Noi abbiamo serbato per la fine l'indicazione delle ideJ a nostro parere molto giudiziose dell'on. Lolajanni sulla Sociologia organica. Ci pare dittic le di avvicinare cos·, strettamente, come l1anno fatto certi sociologi, le società agli organismi biologici. Se anc'·,e l'analogia fosse fondata, il Socialismo, lungi di essere in opposizione con la scienza, potre.Jbe valersi della solidarietà dei d;iferenti organi in un animale vivente, per reclamare una solidarieU cosi stretta tra tutte le parti del sistema sociale. Le elezionmi unicipaliParigi i.e elezioni ché hanno avuto luogo a Parigi· hapno sorpreso tutti; vinci tori e vin ti sono molto imbarazzati per persuadersi di ciò che è avvenuto; alcuni hanno veduto negli scrutini del 6 e 13 maggio il segnale di una rivoluzione completa che si produrrebbe negli animi. Io credo che un esame imparziale permetta di ridurre l'incidente a delle proporzioni assai modeste, e che se ne possa trarre degli insegnamenti dagli scacchi cosi numerosi subiti dai candidati radicali e socialisti. Le elezioni si fanno a Parigi in un modo diverso che in provincia; la città è divisa in 80 quartieri, che nominano ciascuno un consigliere ; la rappresentanza non è affatto proporzionale alla popolazione: infatti il quartiere Gaillon, posto al centro di Parigi, non ha che 1762 elettori iscritti, mentre che quello di Clignancourt ne ha 22.227. Generalmente i quartieri operai sono i più popolati; eppure a Bercy (ov'é il deposito dei vin.i, ed ove é stato eletto un socialista) non vi sono che 2614 elettori, e alla Santé (vicina alle fortificazioni e dove è stato eletto un radicale socialista) -ve ne sono ancor meno, 2316 soltanto. . I consiglieri municipali prendono un'indennità di 6000 lire, e diversi accessori, dt modo che si calcola, a conti fatti, che la loro posizione é migliore che quella del deputato, malgrado che l'assegno del deputato sia di 9000 lire; tanto più che i deputati hanno molte spese straordinarie, sono costretti di dare non pochi soccorsi personali, mentre che i consiglieri municipali non devono spendere un centesimo. L'amministrazione ha lasciato prendere ai consiglieri municipali, ciascuno nel suo quartiere, un'influenza preponderante sui diversi servizi pubblici; le nomine, specialmente dei dipendenti, quasi esclusivamente derivano dalla loro raccomandazione: essi sono obbligati di difendere, negli uffici della Prefettura tutti i reclami dei loro elettori, ed essi riescono a far piegare, quasi sempre, la rigidità dei regolamenti generali. Un consigliere che renda i favori che gli si chiedono è d'ordinario inamovibile: accade spesso che alla morte o alla dimissione d'un antico 'consi~liere, il .quartiere scelga un rappresentante di un'opmione diversa. La forza cli resistenza che presenta una posizione di consigliere generale è stata molto bene messa in evidenza nelle ultime elezioni del quartier di Pont de Fiandre: quattro socialisti (un guesclista, un bmssista, un allemanista, un inclipenclerde) si presentarono contro Brard: si accusava questi di aver tradito le sue antiche idee, di essersi messo dalla parte dei padroni in parecchi scioperi recenti; lo si considerava come un uomo finito; Lavaud (il segretario del partito allemanista) lo trattava da individuo irresponsabile; sembra d'altronde ch'egli sia spesso stravagante nei suoi discorsi. Eppure, egli è riuscito a primo scrutinio con 1894 voti, mentre Lavaucl, il più favorito dei suoi concorrenti, ne ha raccolti li I soltanto I A causa dell'incuria dei conservatori, parecchi •quartieri· avevano una rappresentanza veramente anormale; ò.ei gruppi clipopolani appena riconciliatisi alla Repubblica avevano dei consiglieri raùicali; cosi il quartiere Gaillon, dopo essere stato per parecchio t~mpo rappresentato da un realista deciso, aveva nominato Blachette che si diceva radicale-socialista. La Plaine, Jlf onceau e la Piaz.w. cli Europa dovevano ritornare, \ln giorno o l'altro, ai conservatori; basta va che questi fosser3 un poco· scossi dal loro torpore abituale. Bisognava avere nella redazione della Petite Republique, un'idea completamente falsa delle opinioni parigine per credere che ad A.1,1-teu.isli potesse far accettare· un socialista, a dei repub;blicani moderatissimi e a degli orleanisU mll~és che avevano dato dei voti ài c·anclidati rep,1,11:>blicanei l •primo scrutinio. • . Le elezioni sono state estrem·amente notevoli per il gran numero degli scacchi. degli antichi coqsiglieri - all'infuori del ritorno alle vere gradazioni. clell'opinione della maggioranza del quartiere. Per spiegare questo fatto, si sono anelate a cercare delle çattive ragioni, mentre v'erano una quantità cli ragioni semplicissime, ~he non si volevano çonfessare. La Lega della patria .francese, ha ragione cli attribuirsi tutto il merito della vittoria; i socialisti devono cèrcar cli trarre un insegnamento dalla critica dei fatti. Da parecchio tempo il livello intellettuale e morale del Consiglio municipale non cessava di abbassarsi; appena un uomo di valore aveva acquistata una certa influenza, egli cercava di entrare alla Camera, per non essere più schiavo dei suoi elettori, o almeno per subirne una schiavitù meno dura. A poco a poco si finiva coll'avere un'assemblea cli persone sconosciute, tanto pi_ùinfatuate del loro posto quanto meno valore avevano. Io non mi arresio qui a parlare del livello morale dei consiglieri; tutti assi~urano ch'esso er.a molto basso, citando, per esempio, un certo consigliere, ora bocciato, che pur non avendo dei mezzi di sussistenza
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