Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 10 - 31 maggio 1900

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOC!ALI . . Sia dunque un regime assoluto di liberali escludenti i retrivi del governo della cosa pubblica, o sia (come è più probabile) un governo assoluto conservatore e reazionario, quello che risulterà dal presente stato di lotta, una cosa sola è certa che ad un regime assoluto si arriverà tosto o tardi, alla morte cioè del sistema parlamentaJe. Questo governo assoluto è già quasi un fatto in Austria; in Francia gran parte della nazione lo desidera, e solo non lo si instaura perchè manca l'uomo; da noi, e altrove molti, troppi lo invocano. E il sistema parlamentare muore anche per un'altra grande ragione : perchè è venuto meno alla funzione per cui era sorto: la limitazione cioè delle imposte e, quindi, delle spese del governo. Ora, se i ministeri hanno un lavoro da compiere, è quello di non cona cui vanno incontro i nostri regimi politici. Ma, dolorosamente, noi vedremo spenta lungamente ogni favilla di libertà, e noi, ad essa abituati, facenti di essa il nostro ambiente naturale, per colpe non nostre, dovremo vederla sparire, a beneficio di classi che non la libertà vogliono e la ricerca d'un sistema migliore, ma il popolo silente e quieto benedetto collo knut. Prof. VITTORIO RACCA. GIUDIZI SUL SOCIALISMO dell'on.dott. NAPOLEON:EcoLAJANNI. Dalla Revue Internationale de Sociologie togliamo la seguente rec!:)nsione pubblicata da G. L. lJuprat sulla traduzione francese ul- . cedere che una minima parte delle spese che i deputati chiedono. E maggiori spese vuol dire maggiori imposte. Un giornale francese faceva dire tempo fa a un popolano: « Le Camere deliberano; povera la mia borsa ! ». La feroci1'11ìnconscia deiragazzi timamente ·~pubblicala. Le ide3 socialiste non po'= tevano trovare un migliore difensore dell'on. Colajanni; la serena argomentazione di un 1 scrittore così erudito, contrasta felicemente con quelle di autori che, come Lafargue, s'alienano le simpatie con la lor) violenza della penna. In 1ltre, il terreno scelt.o per la lotta cortese è a nostro avviso eccellente. Non si potrebbe meglio fare, quando si è socialista, che di reagire anzitutt1 contro l'individualit1moborghese, puntellato dalla filos lfia popolar~ dell'evoluzionismo spenceriano. Si tratta di mostrare anzitutto, in un'e· poca in cui la scienza ha conquistato un impero legittimo, che la scienza e la :fil9sofia scientifica non sono in opposizione con la dottrina politica che si predica. L'aumento vertiginoso delle spese pubbliche e delle imposte impensierisce le nazioni, che vedono il vaso vicino a traboccare. In Francia ultimamente si è votato che i deputati non posson proporre aumenti di spese ; ma nessuno potrà proibir loro di farsi dei ministri che le propongan per essi ! E' doloroso a constatarsi, ma il regime parlamentare andava molto meglio quando il suffragio era molto più ristretto ; ha una storia gloriosa in Inghilterra finchè restò in mano d'un'aristocrazia; funziona meno male che altrove in Germania, perchè il suo potere è limitato, controbilanciato da quel gran politico che è l'imperatore. Ma se tutto fa credere che il sistema dei Parlamenti morrà, è certo anche che il regime dispotico (di fatto, se pure non lo fosse di diritto : Ora tir.ino i sassi in ..... Colombaia. Poi si prenderanno a s<1ssatefra loro. Ora, il Socialismo dell'on. Colajanni, non soltanto non ci spaventa punto, percbè ci sem· bra molto lo:1tano dalla tiran nia s )cialista e bene al coperto dai funesti colpi d'uno spirito egualitario all'eccesso, livel• latore> centraliz,mtore, ma ci pare ancora molto scientifico e molto morale ad un tempo. L'opera di Malthus domina la scienza della natura , comprese la psicologia e la sociologia: l'on. Colajanni riatbasterebbe non convocare le Camere, o molto raramente, come già avanti la Rivoluzione francese) che gli succederà, non potrà durare ir eterno; le nazioni han bisogno di pace e di tranquillità, è vero, ma son troppo abituate alla libertà per potervi rinunciare per lungo tempo. Anche il sistema del governo assoluto, dunque, cadrà dopo non molto. E poi 1 Qual regime s'instaurerà! Si tornerà a quello parlamentare, come base d'un governo liberale e democratico 1 Non pare probabile. Esso è sorto com.e la parte d'un organismo in cui un altro gran potere esisteva: quello regio, imperiale, ecc. Finchè questa parte dell'organismo fu attiva e possente, i due poteri bilanciandosi e compensandosi fecero camminare la cosa pubblica con marcia abbastanza regolare. Ma quando questo potere s'atrofizzò e tutta la possanza legislativa ecc. passò nei Parlamenti, questi, conservando l'impronta della loro origine, ausiliare, moderatrice, non direttrice, fallirono allo scopo. Quale sistema migliore li sostituirà 1 Nessuna benchè minima previsione è possibile, e da nessun lato appare la luce rischiaratrice. Esso uscirà, si formerà certo attraverso le convulsioni, gli attriti (Giorno di Roma). tacca con ragione Darwin e Malthus, troppo conosciuto perchè se ne parla molto, assai misconosciuto perchè si veile in lui il promotore delle pratiche troppo sparse dei nostri giorni. Ma la lotta dell'esistenza ha un dominio diverso e il maltusianismo ha precis ,mente per fine di diminuire l'intensità della lotta per resistenza tra individui ragionevoli, quando si annunzia come la conseguenza di un accrescim:mto anormale della popolazione. L'umanità deve lottare contro la natura; essa deve strappare alle forze naturali, troppo spesso ostiliti mezzi della sua esistenza, del suo sviluppo, del suo benessere. In queste lotte contro le allre specie animali e contro le ener,..!ie ostili o refrattarie al suo dominio, la specie umana ha bisogno di un'intima unione di tutti gl'individui cooperanti med ante una divisione del lavoro soci ile sempre più feconda. Essa deve realizzare un modo di esistenza c•,llettiva tale che tutti gli uomini, senza ·distinzione, abbiano la loro parte di felicità, di godimenti estetici, d'istruzione, in conclusione tutti i beni sociali. Quant'è ingiusta, infatti, l'attuale di visione dell'umanità in classi privilegiate e in classi operaie, queste aventi il numero, la forza e il diritto riuniti e lavoranti poi senza tregua per assicurare a quelle dei piaceri immeritati I L'élite, l'aristocrazia, pretende _distinguersi dalla massa

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