'R._JVISTA 'POPOLARE DI 'POLITICA LETTERE E SCIENZE SOClALl ben più spediti ed a migliori condizioni, che non possano fare impiegati governativi, sia per essere sul luogo, sia per avere di già conoscenza dei terreni, sia per- attendervi nel tempo ad essi lasciati libero da altre cure professionali. Pertanto appare come a liberi professionist~ torni possibile condurre a termine il lavoro con minore costo. Ed il costarepoco per la finanza italiana significa po;,- sibilità di finire, costare molto invece presenta la probabilità di vedere l'opera lasciata a mezzo Si dubiterà che, ricorrendosi al cottimo, l'opera riesca meno esatta? Infondato timore, poichè se l'opera non venisse fatta a dovere non verrebbe collaudata dagli Ingegneri, che dovrebbero essere i medesimi, che furono preposti alla tdangolazione. Date tutte queste condizioni, il complessivo ammontare della spesa di un catasto per proprietà non può arrivare ai cento milioni. Un catasto per proprietà in quanto a tempo per essere attivato in tutto il Regno richiede tui,t'al più un decennio; un catasto particellare richiede secondo alcuni 30, secondo altri 6) anni; in quanto a spesa il primo un cento milioni, il secondo da 500 a 600 milioni; l'imposta nel primo è fissata in base a cifre indicate in tempo non sospetto in atti pubblici, nel secondo dopo lunghi lavori in base a criterii personali non sempre sereni. Per tanto pel tempo, per la spesa, e per la giustizia dell'estimo è desiderabile venga riformata la le,rge 1 Marzo 1886 ; sicchè si abbia a mut::i.re sistema ed invece di un catasto particellare si abbia a fare un catasto per proprietà. In Francia dove per l'appunto si ha da risolvere il meiesimo - e dove hanno avuto campo di apprezzare i risultati avutisi qui dall'inizio di un catasto particellare - si sono affrettati a stabilire un catasto per proprietà. Questo sistema al postutt) si presenta indispensabile se vuolsi arrivare ad avere un catasto probatorio, giacchè, come scrisse il compianto lng. Francolini, Presidente della Giunta Tecnica Provinciale di Firenze, la legge del 1 Marzo 1886 e suoi derivati, è disadatta a dare buona regola nella distribuzione dell'imposta, molto meno vale ad affettuare il catasto Probatorio, e abbisogna di sostanziali modificazioni e correzioni. Locchè, continuava quel valentuomo in una memoria presentata alla Accademia dei Georgofili di Firenze nel Febbraio 1895, è si può dire nella cosc:eriza della grande maggioran,a tra gli studiosi di pubblica economia, se il catasto dovrà essere in definitivo probatorio. Le previsioni. dell'egregio uomo si sono avverate nel 1900, ed il Ministro delle Finanze in una relatione è obbligato ad affermare occorrere apportare sostanziali modificazioni e correzioni a questa legge. Or bene queste non debbano, in realtà,, consistere in meae misure, ma in provvedimenti radicali, riflettenti il cambiamento di sistema. Pertanto queste riforme devonsi invocare: a) Il catasto sia fatto per proprietà mediante cottimo. b) L' imposta fondiaria abbia a venire distribuita sul valore capitale. e) Stabiliscasi la fusione degli uffici di ipoteca con quello del catasto. d) Dopo un decennio dall'attivazione il catasto sia probatorio, ed ogni proprietà sia rappresentata da un titolo secondo venne felicemente ideato dall' Ing. Garbarino. In via transitoria a) Si provveia nell'interno d'ogni compartimento, fermo il contingente generale, provvisoriamente alla perequazione dell' imposta fondiaria, mediante denuncia sul valore capitale dei fondi controllati sul luogo, coll'intervento dei vicini, ed in base a questo ripartire l'imposta. b) Si restituisca cogli interessi dallo Stato le somme anticipate dalle provincie per l' acceleramento dei lavori catastali. c) Esentinsi, come equità richirde, dall'imposta i fabbricati rurali delle provincie venete. ' Con tali provvedimenti, detta.ti dal desiderio di vedere una buona volta il nostro Paese fornito di un inventario esatto della proprietà immobiliare, per cui sia reso pos3ibile il credito alla terra, e di provvedire con la maggiore sollecitudine ad un giusto riparto dell'imposta fondiaria, si provvederebbe per davvero alla risoluzione del problema del catasto. Seguendosi altra via si continuerà, come si è fatto dal 77-80 88, ad accarezzare illusioni, sprecare tempo e denaro per riescire ad avere ciò che si ha oggi, vale a dire : Nulla di nulla. Se si vuole ottenere altro risultato conviene, come si legge nella relazione ministeriale, sollecitamentemu,• tare sistema e seguire una via diversa da quella per - corsa fin qui, e non continuare un catasto particellare, m:i. fare un catasto pe-r proprietà. Avv. D. SACERDOTI. >Lettera a G. BOVIO Qu tlcbe altra osservaz· one sulla fisiologia del. genlo Illustre Maestro, Io mi lusingo che Voi, a ~ui le elette qualità del cuore non vanno disgiunte da quelle eccelse della mente, vorrete scusare il mio lungo ritardo a scrivervi, pensando che ho atteso fin qui vostre notizie con religioso silenzio, e con trepidazione, facendo voti perché rifiorisse la vostra salute, tanto preziosa per la Patria nostra e per la Scienza. Soddisfazione più eletta non mi poteva derivare, né io certamente potevo aspettarmi, dal mio lavo1·0 « La Fisiologia del Genio », di quella che mi procurarono le autorevoli, quanto benevoli, parole che Voi vi_ siete degnato indirizzarmi nelle vostre lettere, che 10 serberò fra le cose più care e preziose. ' La vostra sanzione, con quella di illustri e competenti fisiologi, é per me. valido conforto _a proseg_uire in questo genere di studi, é nuova energia potenziale considerevole che, spero, vorrà tradursi in altrettanta energia cinetica. é uno stimolo potente che mi spinge ad approfondire sempre più le mie osservazioni, per giungere, nel sereno campo de' fatti, ad ordire, sulla tela già preparata, un tes~uto più degno del\a. Scienza e·.di y oi. . Io attendo g;à alla seconda ed1Z1onedel m10 hbro, rn cui, fra l'altro. risponderò alle obbiezioni mossemi da taluno, lieto che le armi contro me rivolte siano non molto bene tempra te e meno assai numerose di quelle schierate a difendere il mio pensiero. E ciò non tanto dico per me, qnanto per la causa che noi difendiamo: . E nel mio lavoro procederò sempre, co1!1~': 01 cons1gliate, con somma caulezza e con la fede 1ll1m1tatanella scienza. . Nella indipendenza assoluta della mente e senza blandizie per chicchessia, ma anche senza ire; senza genuflessioni ma anche senza quello spirito di contraddizione che tutt~ guasta; solo in nome della verità, io tenterò di procedere con pazienza e costante volere nel ~ammino che ho intr~pr~so. . . . . Accetterò solo 11hnguagg10 dei fatti, contro cui convien che si spunti ogni arma più destra. La vostra distinzione fra il genio ed il genialoide è davvero importante e riescirà a togliere la confusione che deriva dalla promiscuità di due termini, positivo l'uno e l'altro negativo; confusione da cui le erronee conseguenze sulla natura del genio, che é l'ultima perfezione del cervello umano.
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