Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 9 - 15 magggio 1900

'R...IP'ISÀTPOPOLJ.RE'Dl POLITICÀ LETTEREE SCIENZESOCIÀLl La prima edizione italiana comparve nelle seguenti circostanze. Una polemica sull'influenza dei fattori sociali nella genesi e lo sviluppo delle criminalità si era iniziata tra Filippo Turati ed Enrico Ferri, che a quest'epoca non aveva ancora aderito al Socialismo ed era uno stretto discepolo di Lombroso. Alle dottrine lombroi'liane sulla inneità ereditaria del delitto, Turati opponeva la teoria dei fattori sociali. Ferri rispondeva, confutando la Lesi socièllista in nome della scienza positiva, che allora condannava, secondo lui, le teorie socialiste. Si sa che egli, dopo, ha abbandonato le conclusioni Lir;ate dalle scienze biologiche, e ch'egli è ora una dei rappresentanti più autorevoli del socialismo contemporaneo. Colajanni intervenne nella discussione tra Fcni e Turati, e, sotto questo titolo generale: Socialismo e Sociologia Criminale pubblicò un primo volume intitolato: Socialismo~ ch'era una confutazione serrata delle critiche scientifiche indirizzate al Socialismo. Più lardi pubblicò due voluini di Sociologia Criminale, completamente indipendenti dal primo, e in cui stabilì, incontestabilmente secondo me, il predominio dei fattori sociali sullo sviluppo della criminalità. Quest'opera considerevole tra tante altre, non è sta la tradotta in francese; e ciò è deplorevole. Nel 1898 egli scrisse una seconda edizione del Socialismo, messa al corrente delle ultime constatazioni francesi. L'opera, accresciuta almeno del doppio, benchè composta sul piano della prima, è un libro· interamente nuovo e noi godiamo che sia stato traàotto. » Terminata la rassegna brillante e sempre lusinghiera dei singoli capitoli del Socialismo, il Rouanet conchiude con queste parole: « Tale è lo sct1ema, la secca nomenclatura delle materie contenute in questo libro. E' meno una e8posizione didattica del Socialismo che un esame di tutte le obbiezioni, che in Lutto il campo . della SC!enza contemporanea si sono formulale contro di esso. Ciò che io non ho potuto indicare, anche di volo, è la massa d'idee, di teorie e di faLLmi aneggiala da Colajanni. Tutto ciò che si è seri tto per o contro (contro sopratutto) il socialism'.l, in francese, in italiano, in spagnuolo, in inglese, in tedesco Il Problema del Catasto (Continua.~ione,Ved. num. 8) II. Vennero inò.icati nel precedente articolo il motivo per cui altri sforzavasi di voler tenere celato come l'odierno indirizzo catastale conduca all'insuccesso, e quello, per cui, il Governo og, idi trovasi nella necessità di quE:sto ammettere. Pertanto ora si è deciso per evitare un cosi ingrato risultato di chiedere alla Camera immediati ritocchi alla legge 1 Marzo 1886. Locchè è chiaramente detto nella relazione ministeriale con queste parole: brevi osservazioni e poche cifre sm·anno sufficienti a dimostrare, come occorra sollecitamente mida1·e sistema e seguire una via diversa da quella percorsa sin qui. E più avanti scrivesi: al compimento dell'operazioni catastali, sarebbe stoltezza vole1·~giungere, senza pruvvedere, pe:rchè i difetti lamentati siano eliminati prontamente. Una più completa ammissione, che l'odierno indirizzo catastale, avrebbe condotto all'insuccesso non si avrebbe potuto avere neanche per avventura se, a reggere il dicastero delle finanze fossero stati chiamati o l'Ing. Garbarino, o l'ex Intendente di finanza Annaratone, o l'On Colajanni o l'On. Ottavi o uno qualsiasi altro di coloro, che sempre il catasto particellare estimativo oppugnarono, e prima e dopo che fossero incominciati gli attuali lavori. Veggansi ora i ritocchi proposti dal Ministro delle Finanze sulla lusinga di portare a compimento il lavoro. 1. Le operazioni di stima, di cui è attualmente incaricata una Giunta tecnica, nella quale ha larga parte l'elemento elettivo, verrebbero affidate ad irnpiegati governativi: 2. Ammettesi l'attivazione di un estimo provvisorio, il quale sarebbe sottoposto a revisione a partire dal 19i6, revisione, che però farebbesi non in base ai valori dei prodotti e delle spese o detrazioni del dodicennio 1874-1885, come stae in russo è volta a volla passato al cribro della sua terribile anaiisi, e della sua analisi formidabile per la varietà degli a;·gomenti <li fatto che l'autore può invo - care per o contro una tesi. Il cumulo dei maleriali e delle notizie che racchiude questo volume, sembrerà, sicuramen te, strano ai francesi che non sono al corrente dei metodi di discussione di Colaj annì: Ciò nonostante lo si legge facilmente: qualità apprezzabile pel pubblico del Lonhel - Come. Madama i siete ancora in n,egliçjé ? ' nostri invitati sono di là e voi bilisce la legge in vigore, L'Esposizione - Lasciateli entrare amico mio io non poi tanto male I ' ' ma bensì sovra quelli del sto dodicennio 1901-1912. nostro paese. « Sorel ha scritto una pt·efazione, che deve leggersi come tutto ciò che viene del nostro eminente confratello. Lo spazio e il tempo mi mancano per riassumerla. Indico. so_ltanto_le.critiche giustissime sull'uso deplorevole che 1discepoli d1Marx hanno fatto della dottrin11 astratta della lotta delle classi.« Essi hanno introdotto nel mondo delle forze magiche, che aggiungono con tanta astuzia quanto l'incosciente di Hartmann, e permettono di spiegare i fenomeni storici i più complessi senza la menoma d_ifficoltà. » Non si potrebbe dir meglio, sopratutto quando s1 vede, come osserva Sorel, alcuni socialisti t1·atlare Socra~e. da _politico profondo perchè egli negò lo morale 111d1v1dual1stadella borghesia come mezzo di mantenere l'ordine sociale. » ,.,,.... .,,.~......._,, ............_..,.,. ...._... ...__,__,.....__,_r-,_-.......,-...,,....,._,,,,,.~.,......~..-..../""-~....... i., Racco:rnandia:rno calda:rnente ag·li abbonati che ancora non si sono :messi in regola coli' A:rnm.ne a volerlo f"are il più possibile sollecitamente. (Floh di Vienna). 3. Vorrebbesi attivare il catasto appena ultimato in . ogni singolo Circolo Censuario ( secondo il progetto ogni Provincia si suddividerebbe in tanti Circoli Censuarii) ed eccezionalmente anche compiuti i lavori in un solo Comune. Con questi provvedimenti spererebbesi di eliminare molti ostacoli, che impediscono l'ultimazione dei lavori. Sono però idonei a raggiungere tale fine? Non credo. Però giova riconoscere che la proposta sola dei me• desimi reca questo grande beneficio di fare conoscere al Paese come l'odierno indirizzo catastale porti all' insuccesso. È equo il provvedimento, che sottrae ad un corpo in parte elettivo la formazione dell'estimo, poi0hè quanto accadde testè in alcune provincie accelerate, nella formazione dell'estimo giustifica la proposta; è equo pure quello, che ammette la revisione dell'estimo, poiché nulla havvi di meno stabile del valore dei prodotti della

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