Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 9 - 15 magggio 1900

t 3 > RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIAL citrioli, patate, koass (minestra speciale russa) caldo o freddo, e molto di rado mangiano carne e pesce. Questi cibi non sono sufficienti e quindi l'operaio è sempre affamato. Avvilito sfibrato corre all'osteria, e per dimenticarsi la miseria beve e beve ... Da una recente statistica risulta che su 470 alcoolici, 132 s'ubriacano perché hanno imparato dai compagni, 16 dai loro padroni, 102 dopo aver preso moglie, accasciati dalla miseria, 51 per essere stati abituati fin dall'infanzia dai genitori, 49 frequentando le buone compagnie ed i cari amici. (Giornale delta Società ~'ussa d igiene). E. Vanderwelde: L'espropriazionceono senza indennità. Si possono dividere in trs gruppi i sistemi che precedono la socializzazione dei mezzi di produzione, e cioé secondo che preconizzano la loro espropriaz· one senza indennità, con indennità completa, e a mezzo d'indennità vitalizia. Perché la espropriazione senza indennità sia concepibile bisogna necessariamente porsi nell'ipotesi d'una soppressione contemporanea di tuLti i titoli di rendita, fondiari e capitalistici. Per far ciò occorrerebbe che la concentrazione capitalistica fosse arrivata al!' estremo suo limite, e anche su questa ipotesi l'espropriazione senza indennità - con le resistenze, i torbidi, le pertur- . bazioni sanguinose che non mancherebbe di prodursi - sarebbe la più costosa. < Noi non consideriamo », scriveva Engels nel 1894, « l'indennizzazione ai proprietari « come un'impossibilità, qualunque sieno le circostanze. « Quante volte Carlo Marx non m'ha espresso l'opinio- « ne che se noi potessimo riscattar tutto, sarebbe que- « sto il miglior mezzo !,, Vediamo se è possibile. L'espropriazione con indennità è il mezzo qhe i governi attuali adottano quando riscattano, per esempio, una concess·one di strada ferrata. M~~ questo sistema non risolve il problema. Si sopprime, è ve.ro, il d.videndo degli azionisti, ma si dà loro in cambio delle rendite dello Stato. Ma per potere ammortizzare la somma pagata bisogna aver delle risorse; ed ecco che questo ci conduce a ricercare per quali mezzi la colletti vilà potrebbe indennizzare i capitalisti vivi, e come potrebbe espropriare senza indennità i capitalisti che muoiono. A ciò si può arrivare adottando il sistema di traspMlare allo Stato, diventato associazione dei laooratari il dil'itto •d'eredità oggi chiuso nella famiglia domestica. E quindi : abolizio'ne di ogni eredità collaterale, e collellivazione di ogòi successione ab intestato ed istituzione di una forte lassa sulle successioni per testamento. Come impiegare queste risorse 1 In tre maniere: 1 ° colla creazione di società di produzione, accreditate dalla Stato ; 2° colla partecipazione dello St, to nelle intraprese esistenti o in via di creazione; 3° colla socializzazione integrale di certe industrie, mediante il pagamento di un'indennità. Colle società di produzione si sostituirebbe il monopolio co1·- porativo al privilegio capitalista, ma esse non sarebbero rn grado, anche sovvenzionate, di fare una concorrenza vilL.oriosa alle intraprese che occupano e dominano il mercato. Forse potrebbero essere utili soltanto nelle industrie agricole o ve lo sviluppo cap:talista è nullo. In luo·go di creare delle intraprese nuove che dovrebbero colla concorrenza far sparire le intraprese capitaliste, il socialismo moderno ha piuttosto per obiettivo di socializzare le imprese esistenti sia espropriandole, sia introducendo la partecipazione dello Stato. (Reoue Socialiste, Aprile). Servizioaereostaticonella guerra anglo-boera. Il corpo degli aerostieri inglesi distaccato nell'Africa Australe ha tre divisioni delle quali due sono già sul teatro rella guerra. Ogni divisione si compone di 68 uomini, 20 cavalli e 6 carri che trasportano 10 palloni di baudruche (pellicola d'intestini) del volume di 300 metri cubi, e 10 p:ccoli palloni per sollevare gli accessori della telegrafia senza fili, e un certo numero di tubi d'idrogeno. Durante l'assedio di Ladysmith questi palloni sono stati di una grande utilità, e forse hanno facilitato al generale French la liberazione di Kimberley dando mezzo di eludere le forze di Cronje. ( Aerophile). Dr. J(olle : La patologiadell'Africadel Sud. Il clima offre tulle le gradazioni dal clima temperalo e del clima tropicole: è uno dei più sani del mondo. Una delb deficienze é l'acqua, il che ha per conseguenza la febbre tifoide che dà laggiù una mortalità grandissima. Subito dopo viene la dissenteria, già molto sparsa nell'esercito inglese. La malaria è frequente, e riveste i tipi terziario e tropicale. La peste, la febbre gialla, il colera hanno fatto parecchie apparizioni, ma non hanno preso piede. Lo scorbuto si mostra sotto forma grave tra i negri. La pellagra è quasi sconosciuta. La s'filide è il flagello dei negri presso i quali si mostra in forme acutissime. La tubercolosi è quasi sconosciuta tra i boeri. Non così la lebbra: vi sono attualmente da 8 a 10.000 lebbrosi. Una causa della sparizione progressiva della razza nera è la grande mortalità infantile dovuta in gran parte all'alimentazione artificiale: trn le donne dei boeri, che allattano, la mortalità dei bambini è minore. (Bulletin medical, Aprile). • M. L. Proal : Il nervosismo e il suicidio fra i romanz1er1 e i poetidel XIX secolo. Vi è stata tra gli scrillori romantici più celebri, una malattia dell'immaginazione e della sensibilità che li predisponeva al suicidio. In Chateaubriarrd, che sotto tanti aspetLi ricorda Rousseau, l'immaginazione e la sensibilità erano malate: nella sua gioventù tentò suicidarsi. La Sand, a sua confessione, aveva dei turbamenti di sensibilità e di volontà. Alfredo De Musset non è stato risparmialo dalla malattia nervosa : in parecchie epoche della sua vita egli fu tentato dall'idea di suicidarsi: parecchie volte egli aveva pensato di suicidarsi insieme alla Sand. Anche Lamartine ha avuto quella tentazione, e cosi Sainte-Beuve. Victor Hugo è stato protetto contro la mania del suicidio dalla vita di famiglia e dall'amore pei figli. Feuillet era sensibilissimo : un articolo critico di J anin, dice nelle sue memorie la moglie, gli causò gravi disordini nella salute, e lo scacco della Belle au Bois Dormant poco mancò lo uccidesse. I romanzieri naturalisti non sono stati meno nervosi. Flaubert arrivava talora a un tale grado di esasperazione ch'egli avrebbe voluto distruggere la razza umana. Uno dei Goncourt diceva che lui e il fratello erano i Santi Giovanni Battista della sensibilità nervosa. In un suo studio medico psicologico su Zola, il dottor Touloux seri ve : « Esiste dunque in lui un certo squilibrio nervoso, un'emotività straordinaria, realmente morbida, che provoca, sotto l'influenza di eccitazioni minime, delle reazioni disordinate e dolorose». Guy di Maupassant, che ha tentato suicidarsi, é morto di paralisi generale, che é malattia men tale. Senza pretendere che il talento del poeta e del romanziere sia il 1·esullato unico di un organizzazione nervosa, è certo che il nervosismo giuoca una g1·an parte presso gli uomini d'immaginazione. Per accresyere le loro sensibilità si vedono degli scrittori esaltarla con l'ubriachezza, ricorrendo non sole al vino come Eschilo, ma anche all'alcool, all'assenzio, all'oppio, ail'haschisch come Hoffmann, Poe, Baudelaire, Guy de Maupassant. È dannoso prendere per guida degli sp'riti squilibrati. Un pensatore, un sapiente non trovano negli eccitanti artificiali un accresmmento di penetrazione. Il loro talento è un buon senso superiore, è la ragione più alta, illu~inata dall'esperienza degli uomini e delle cose. Quante esaltazioni romanzesche che finiscono male, sono comunicate alle povere figlie de~ po;olo da corti romanzi, appendici, poemi, ove ritornano ad ogni pagina queste parole abbaglianti: amore, ubriachezza, passione, volutU1, felicità. Cosi non volendo lavorare pel premio Montyon per la virtù, i romanzieri odierni lavorano per la Morgue. Col la passi.:;;:.e d~ce1·care delle descrizioni pittoresche dappertutto, essi hanno tutto descritto, tutto abbellito; l'aaulterio, la vita sregolala, l'ubriachezza, il suicidio e i delitti passionali: hanno tutto poetizzato eccetto la salute, 11 lavoro, l'amor coniugale e la famiglia. (Revue Bleue, 5 maggio). AGLL AMICI DELLA "RIVISTA,, Rinnoviamo la caldissima preghiera di diffondere la nostra pubblicazione : NELREGNODELLAMAFIA Si tratta di difendere il buon nome della Sicilia, e di mettere alla gogna il _regimeche da quarant'anni in quà, in Sicilia e nel Mezzogiorno, ha continuato, qualche volta peg giurandoli, i metodi di governo dei Borboni. On. 'Dr. NapoleoneColaja,mi proprietariod, lrettore-respon11beil Roma Tipografia via Gigli d'Oro 16.

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