~IVISTÀ PJPOLA.RE DI POLI11CÀ LETTERE E SCIENZE SOCJALl non é un fatto straorclinar·iarn<>nte relativo e variabile assai entro limiti fisiologici? È un caraLlere veramente attendibile da solo, c-ioè senza le altre di1nensioni e le proporzioni del cor·po? E poi si lra I ta di una se1·ie omogenea di elementi compa1·ati, quali esige la serietà di una statistica? Ma anehe ammessa la giu.;;tezza della conclusione di Havelock-EUi.,, é questa proprio in contraddizione con la mia ipotesi relativa al cervello psichico degli uomini piccoli, Lanlo da valere daV\'ero una conferma dell'opinione che il, genio sia un fenomeno degenerativo "i Prima che sia concesso il passaporlo pe1·il gran mare della scienza, in cui non v'è monopolio, :illa Cl'ilica del Celesia, io devo 1·ispondere alle domande or ora for1c..ulale. Io credo che se si sludiassero tutli i genii dell' umanità, nel senso di Haveloçk-EUis, ben più assai che 341, anche quelli non rivelatisi, contadini, artieri etq., ma che non lo sono meno degli altr·i, per quanto, essendo minol'e lo stimolo alla estrinsecazione (chim1smo interno ed ambiente), non lasciarono traccia. sensibile di sé, ed a cui il lavoro e la ginnastica diedero più che negli altri le proporzioni e le dimensioni fisiolo1?iche del corpo, le curva della variabilità avrebbe ben ali 1·0 linguaggio. E poi, quanti uomini di vern genio rivelatisi, sono dimenticati in questa slalistii·a ! Basta dire che non vi sono considerati fra /!li alll'i RaffaelJo, Tiziano Galileo, Pascal, Leonardo da Vinci etc. elc. ! ' Ma sia pu1·e, per poco, ri!"peltabile la cifra dei 341 genii di Havelock-EUis. Vediamo in chb modo debbano ~sse1·e ~enuti in_cousiderazi?ne_ i v lori assoluti. rappresentanti la lagha, quando si dunostri clii>, anche entro li111ilifisiologici, l'ambiente che ne é il re~ol11;tore produi·e oscillazioni sli-aol'din:irie. 0 • ' Lfl alte::ze magginri constatate dall'autore inglese come più jT"equenti delle bas~e e_me_dienet genio, e inoocate dal Cel<·sia, sono espres.~wni di buone rondizioni fisioloçpche, per un com,,leSSf) di inflaen~e. favorevoli allo sviluppo organico da parte dell'ambiente. La slalu1·a lrova il suo più grande fattore nell' ambiente. Solto il nome di ambiente il Sig. Quatrefages abbraccia « l' assieme di condizioni o influenze qualunq~e, fisic_he, mo~ali ? int_elletluali, che possono agire sugh esseri organizzati »; m una pai·ola. osserva Topinard, « tulte le cause esterne, capaci di indurre direttamente « o indirettamente un mutamento negli organismi viventi». E Topinard (L'anthropologie par le D.r P. Topinard. C. Reinwald, Paris 1884.) dice (pag. 327): « Les milieux. ont une influence certaine sur la st.alure de l' individu. » Ciò risulta dalle osservazioni di Viltermé, Gould, Bertrand, Peruy, Mouillé et Léques, D' Orbigny, Quételet, Beddoe, Durand de Gros, Ranke elc. Topin.ard a pag. 406 del testo citalo dice: « De deux choses l' une : ou les races ont élé formées à l'origine en nombre infini et ont diminué depuis par la voie de l't:xtinclion naturelle ou des croi!':ernents, ou elles se sont multiplées sous l'injlaence des milieu.i: et des circostances exterieures. » _E qui egli cita ~li articoli: « Altitude, par Leroy de Mér·~court; Mcsologie, par Bertillon, Climat, par Fonssagrwes : Atmosphere par Gavarret elc. in Encycl. se. médicales ». ' ' E l'ambiente spiega la sua influenz11 sulla taglia, nel senso che le buor,e sue condizioni favoriscono lo sviluppo di essa. . Per lo sviluppo del corpo umano hanno influenza l'agrntezza e la buona nut1·izione. Gli studì di R. Virchow sui Lapponi e sui Boschimani, che hanno forme immisc1·ile, dimostrano, come falli negativi, nnn tale influen:r.n, giacché la piccola altezza dei Lapponi (media m. 1}50 ~ecoudo Dilben, fino a m. 1.26 in quelli esaminati R BerImo _n~l 1875 da Virch?w) fu dimostrala dipen_dere dalla nutrizione scarsa. Ed invero e per converso 1 Lapponi, s~condo Europeo, in condizioni migliori di vita, nel corso d1 uua o due generazioni « dopo che il popolo é diven1:1to stabile ed agricoltore, e quindi é fornito di mighore nutrimento .... » raggiungono la grandezza ordinaria dell'uomo. Lo stesso dicasi per i Boschimani (11ltim. 1,444- sec. G. Fritsch), su cui, come osserva R. Hartmann, le migliori condizioni di vita esercitano la loro normale influenza. E per Hartman, Scliu:etnfurth, Fritsch e Bastian hanno lo stesso significalo di forme etniche immiserite i Sau Obongo (m. 1,37 sec. Bollinger) e i Babongo. gli Akka (m. 1.40 secondo lo stesso autore) nonché i Doco, e i Vaberichimo. Fra gli Sloveni, i Cici e Croati- del Carso, fra i Chig o Chit del Nilo bianco i pescatori affamati, fra i Beciuani-i Bakalaha1·i o Ba!ali, fra gli indigeni nord-americani gli scavatori di radici, dice Hartmann, ci dimostrano la regressione fisica (con diminuzione di statura) per le catlive condizioni d'ambiente. L'influenza delle condizioni diverse d'ambiente é manifesta per le osservazioni fatte sui Fuegiani (m. 1.664,. sec. Topinard) mostrati da Hagenbeckin in Germ?nia,.. e che in origine sono Patagoni (m. 1.803 sec. Bollmge,- con la non rara allezza di m. 1.93). Un esempio di forme misere individuali lo abbiamo nei veri distretli miseri d'Irlanda, il cui popolo, comeosserva il Ranke ed altri é alto in media 5 piedi e 2 pollici,. mentre una volta era ben cresciuto, ben conformato egrazioso di corpo. La piccolezza dipende da regressione, non dA razza. Certo che, come osserva il Ranke per i. Boschimani, parlando del val_ore. ~tno_logi_codelle proporzioni del corpo, i caratteri fisici miseri,. una volta acquistati da un popolo, vengon~ t1·amanda~1 con grande te11acità, quando perdurano ne~ loro effetti le cause che, hannc, prodotto la forma sp~ciale. . . Anche le risultanze delle r1Cerche di Quetelet parlano. in armonia a questo cone~Lto: « Gli individui che vi-- vono nel benessere hanno in generale una slalura superiore alla media; all'incontro sembra_ che la povertà e le gravi fatiche impediscan<? l'acc1·escime11to ». In questo senso parla pure O. Bollmger. L' al_tezza ~agg10r~ (m. 1.83) della media (m. 1.718 s~c._ Fr~tsch) d1 alcur:1.1. capi dei Cafri viene attribuita dai v1agg_iato1·_~1I. nutn-:- mento migliore e più abbondante. Identico s1gmticato ~1... dà alle stature alte che s'incontrano nella aristocrazia. della Germania settentrionale e della Inghilterra, seuza. neQ'are però la influenza ereditaria. . . Per quanto sia difficile, dice Darwin (L~ discendenza: dell'uomo), arrivare ad un risultato preciso, « allorché, si confrontano le differenze che, sotto questo rapporto,.. esistono tra i capi della Polinesi~ e le _classi infer:io1·i delle stesse isole, o fra gli abita~ll delle isole 'ulc~~nche, fertili e quelli delle isole coralh~e bas_se _e st<::r1h.del_ medesimo oceano, o ancor·a tra i Fuegrnm abitanti I~ costa orientale e la costa occidentale del paese, dove 1. mezzi di sussistenza sono assai differenti, ~o~ é possi_- bile di sfuggire a.Ila conclusione. che_ una migliore n1:1trizione e un magg10re benessere mfluisca~o ~ul~atagha. >>- E Darwin continua, ,~itando le osservazioni ?i Be1doe_:· « dovunque una razza raggiunge il suo masstn~o d1 sv~- luppo fisico, essa si eleva al più alto grado d1 energia,. e di vigore morale ». E l'uso aumenta l'accrescimento delle membra (Darwin), l'uso completo .fisiologico meccani~~- Si pensi pertale rio-uardo allo sviluppo del corpo deil uomo appartenent~ alla colta razza bianca, di fronte _a~uello dell~ donna. 111linguaggio della comparazione d1 d1ve~·secl'.3ss1.. sociali d'un popolo (perfezione nelle. forme dei ma1·ma~ secondo Gouldj, agli effetti_ della v_1ta ?am~estre, e, ~i roo!':iderino all'opposto quelli della vita ~i~ta_d111ad,ell incr:r.ia. della mollezza, dell'ozio e della civilta stes:Sa· . Il clima pure spiega un:az~one sull~ taglia. N~1 paest. molto freddi e molto caldi l accrescimento raggiunge 11. suo termine prima che nelle regioni tempe1·ate. . . L'altitudine ha pure influenza (J. G. Sain~-H_tlatre,... d'Orbigny. Ranke etc.). Ranke troya_per popolaz10m omogenee tiella Baviera che gli uomim grandi p1·evalgon<>- sulle monta~ne. , . Né é da dimenticarsi la qualità del suolo. L accre_sci-:-- mento sopra suolo calcareo é maggiore che n~lle regiolll_ relativamente povere di calce e~ aepa_rtenenl1 alle rocce primitive (Durand de Gros. yedt 1 ?Ptnard I. c•. P· 327). Alle altre causP, negative si associano per_l? pm anchele influenze patologiche specialmente la rach1t~de (O. Bollin,qér J. Gli 'abitan_ti so~o in m~~ia p~ù picco_h. nelle regioni ove é massima la mortahta dei oam~Hn. (Rankeper la Baviera). Le malattie pop<?lari endemic_he e !e disposizioni fisiche morbose, che d1prndono poi dall ambiente, hanno una dimostrata influenza sulla stat1:1ra:-- Non sono da dimenticare le alterazioni e perturba:i.:iom che assal~ono l'individuo nella vita embrionale (rachi.-- tide felal~, alcoolismo etc.) Dunque l'ambiente in genere riflette le sue .complesseinfluenze sullo sviluppo del corpo e sulla lagha: LP. slesse influenze ascritte alla razza, esclusivamenleda Broca e Boudin, in parte, oltre all'amb\ente, da G(!uld> Boltinger etc. sono in fondo ed in origine determmat~ dall' amhiente. (Continua). Prof. G. GALLERANI.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==