Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 8 - 30 maggio 1900

RIPISTA POPOLAREDI POLITICA LETTERE B SCIENZE SOCIALI GIOVANNI BOVIO Pietro Ma_z~ini 1:ella Hu_manite Noiwelle (Ap1·ile), l'interessante r1v1sta rnlernaz10nale direlLa dal noslro collaboratore Hamon, consacra un luno-o studio a Giovanni Bovio; di cui riproduce un rassomio-Jianlissimo rilrallo. L'esame dell'opera politica e scientifica del nostro illustre e caro amico é completo e condotto con finezza di analisi: in ogni pagina si s~nte l'affetto e l'entusiasmo che il filosofo napoletano ha saputo suscitare nello scrittore. Siamo lietissirni che L'Humanité Nouocllc faccia meg_li? conos,!ere all'~stcro_ l'auto:·e di Uomini e Tempi, del ~rtsto alla.festa di Pw·!m e d1 tante altre opere filoso- ~cl!~ ~ p~h~1che, e_cogliamo quesla occasione per fare 1_p1uferY1d1_auguri per l_asua pronta completa guarigione. che gh cons_enLa d1 par-~ec1pare, corn'egli solo sa .e puo, alle pros$1me battaglie parlamentari in difesa della libertà. Per lagiustizia eperlautilità (A proposito della guerra anglo-boera) La mancanza di spazio che ha tiranneggiato la Rivista e la lotta dell'ostruzionismo che ha assorbito me•sino ad o;a m'hann~ im_pedito di tenere _l'a~sunto impe~~o di rispon~ de:e all amico_ e C?llega canss1~0A Maffeo Panta leoni, la cm lettera, smtet1ca e suggestiva, ha avuto il meritato onore_ di richiamar l' allenzione della stampa europea. P_ur ~1spond~ndo alquanto tardivamente, né l' prgomento si é mvecch1ato, né ha perduto affatto di attualità: dura ancora la guerra con alterne vicende e dureranno ancora per molto tempo le ragioni d'unafiscussione viva sulle _ sue cause_ e sul\e sue conseguenz : L'indugio poi mi dà anche ag10 a rispondere ad altri, che per vari motivi • stanno per gl'inglesi contro i boeri. Non é possibile trattare questa: interessante· quistione s_en_z~a_cce_nnare ad un punto di vista che alcuni sociah_st11ta_hame tedeschi hanno esposto manifestando le loro s1mpat1e per gl' inglesi. In Inghil te1·ra, anzi non solo i s~cialisli Partito indipendente del Lavoro e' della Federazwne democratil)a socialista, ma anche le Trade Unious si sono dichiarali contro la guerra scellerata. Vi a~cenno separ~tamente perché non è quello del Pantaleom; lo tocco d~ volo perché, fortunatamente, non é quello della magg10ranza del partito socialista e molto me11:9quello dei socialisti inglesi. . Dicono, adunque, questi dissidenti del socialismo che b~~ogn~ augurarsi. il trionfo dell' Inghilterra per vedere pm rapidamente sviluppare il sistema capitalistico o per n~n _ve~erne, almeno, 11 temporaneo arresto. Quali le rag10m d1 queste _tener~~ze per lo sviluppo del capitalismo é ~oto: n~ vogliono 1mcremento rapido per poterlo soppr1~ner:e più presto, _e vorreb~ero anzi che tutti i capitalisti s1 to:idesserci m uno per poterlo abbattere di un colpo,. tagliando una sol? testa invece di cento. Essi parlano _mnome del m~rx1smo _mum_mi~cato, che aspetta la mas~1ma .concen~raz10ne d_e1?aJ?1lah e la massima proletar1zzaz10ne dei non-cap1tahst1 per vederne sbocciare spontaneamente e fatalmente il colleUivismo. A .costoro ha risposto chi non può essere sospettato df eresia nel social~smo mar·xista, Kar\ Kautsky (1). Non e è da tem~re, eg:h osserva, c~e l_adisfatta dell' Ins-hilterra arres~1 lo sviluppo del capitalismo; nell'Africa mdipendente s1 svolgerà nello stesso modo che nell'Africa mglese. Del resto se la indipendenza dell'Africa dovesse arrestare la marcia del capitalismo, ali' avvenimento bisognerebbe_ prepararsi perché le colonie che raggiungono un ~lto sviluppo economico si distaccano dalla madre patna. L' Am~rica indipendente, soggiungo io, insegna come le colome separatesi dalla metropoli inglese possano progredire in senso capitalistico. * * * E passo all'amico Paotaleoni. Due sono i punti principali che emergono dalla lettera sua e che concordano colle idee da lui stesso manifestate nel Secolo e con quelle sostenute dal Pareto, dal (i) Militarismo e socialismo in Inghilterra. ·(Nella Neue Zeit del 3 Febbraio.) De Vili de Marco e da altri economisti· l O che nel conflitto ai:igl_o-b?~ro s} dev~_astrarre _da qualunque preconcetto d1gmst1Z1a;_2 che l mteresse italiano in particolare ~ q1:1ellodella civiltà in generale devono fare auo-urare 11trionfo dell'Inghilterra e l'esterminio dei Boeri. Attorno a questi due punti altri se ne affacciano che hanno se- ?on1a1:ia importanza e che servono piuttosto a lumeggiaro 1 pr1m1. * "" Maffeo ~a11:tale~ni_anzilut_to dub_it~ che la giustizia - quella degh_ idealifjtt e d~gh utop1sl1 della pace - stia dal lato dei Boeri. Ora 11dubbio su questo punto non dovrebbe più essere possibile. Se Kr·uger si preparava _d?L qualc~e tempo alla guerra, se Kruger anche la prec1p1_,ò, ~gh è, che il Presidente del Transwaal non é un mrnclnone e non volle fare il comodo ~i Chamb_erlain_e di_Cecil. Rhodes, lche avrebbero des1_derato d1 cogliere 1 Boen_ alla sprovvista, per accopparli come hanno accoppato gh Zulù i Cafri ed altri popoli indigeni dell' Africa Australe. ' Kruger si preparò alla guerra, eh' era divenuta inevitabile dopo il br-igantesco raid di Jameson. Se non vi si fosse preparalo sarebbe stato un imbecille che avrebbe las~iat~ prendere _in lr~ppola_ un picco~o _popolo di eroi, C?rne s~ farebbe d1 tanh sorci. Se prec1p1tò la dichiaraz10r_1ed,1gueri~a, agi da sag?ce politico, che v~sto inevitabile I a·,vemmento, prefer1 prendere l'offensiva mentre gl' ~ng!e.si erano deboli, e non voli~ aspettare che la super10nta enorme del numero degh avversari avesse pesato nella bilancia sin dal primo momenlo. L'~SC!-]rsio;1:eJ all?e~on riyelò a tutti quali erano le intenz1om dell imperialismo mglese· e le trattative luno-be ed insid~ose ~i çha~~erlai1~ _con 'Kruger, accompagn~te dal ~ontm1:10If!-VI?d1 r_1~forz_1rnglesi al C1-1pod, istruggono og:1~tra_ccia d1 smcen~a e d1 buona fede nel primo. La ston:i d1 quelle trattative fatta dallo Stead nella Review oj Review, e da tanti altri, prova luminosamente che esse nascondevano una volgare insidia e che si aspettava per. romperle, ?~e gl'inglesi _fossero fbrti al Capo, e eh~ la s1tuaz10ne m1ht~r~ fosse divenuta disastrosa pei Boeri. , In 0uesta stona 11punto nero, la macchia nera, per ! Ingbi!terra o meglio pel suo governo, sta sempre nella mcurs1one J ameson. Se questa fosse avvenuta per semplice_ inizia liva di un qualsiasi filibustiere non avi ebbe ~mphc~to la menoma responsabilità del governo inglese· m ogm_mo~o dato il n1:1merodegli ouitlanders e la po~ tenza d1Ceci! Rhodes, rimaneva in Kruger non il diritto ma il dovere ?i premunir~i contro la ripetizione del di~ sones~o tentati:~· Se non s1 fo~se premunito sarebbe stato o ~n mE:tto politico (! un traditore del propI"io paese. Ma la indecente larva d1 processo fatto al Jameson in Londra mostrò chiaramente che i governanti inglesi non poteva1~0. essere giu_di_cid~l filibustiere, perché ne erano 1 comphc1. La comphc1tà diretta ed attiva con Ceci! Rhod~s, se non del Min_istero inglese, almeno del Chamberlam nelle preparazione del raid, venne dimostrata e commentata dallo stesso Stead nell' accennata rivista e in una apposita pubblicazione, e poi venne ripetuta s~lle col~n!le dell' Independance Belge con maggiore libertà. S1 può osservare a difesa del Chamberlain che la Camera. dE:i Comuni trovò infondate le accuse 'mosse con- ~ro cli 1~1.Accontentarsi di questo giudizio è davvero una rngenu~~à sorprendenl_e. Un ~or-po politico sente sempre - e pm c~e. altrove m Inghilterra.- le influenze della pubblica opm1one; la quale come la pensasse fece intendere colle entusiastiche accoglie!!ze di Londra a Cecil Rhodes ed a Jameson. L'imperialismo col jingoismo si erano impadroniti del popolo e del Parlamento; e dove e:itrano quelle due male bc:st.ie la giustizia imparziale viene scacciata come una intrusa inopportuna (1). Quello (_i~Ai nostri. lett~ri che l'avessero dimenticata ripetiamo la defimz10ne del Jmgoismo data da Stead prima che scoppiasse la presente guerra. « on vi è che una sola buona definizione del Jingoismo ed ~ questa: imperi~i.lisrri,oubbriaco, o se si preferisce il bisticcio: imper~alis,!W pi_a_gin, con una dose maggiore di gin che d'impero. E un 1mper1al1smo avventato, non trattenuto da alcun scusa di. responsab)lità. Un Jingo è gonfiato d'insolenza e di oro-oglio, e 11suo sentimento per la nazione rappresenta ciò che è J'? alcool è per gl'iodividui, e generalmente esso perisce delle conseo-uenze dei propri eccessi. » 0 Il J_ingoismo per Ionh, Morley poi, rappresenta la cupidio-ia del territorio altrui, il disprezzo dei diritti altrui del benessere interno, la violenza nei rapporti internazionali: il tutto sistematica, mente sviluppato ed al massimo grado applicato.

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