'JtIVISTA POPOLAREDI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 14; di cui il Re voleva l'arresto, •fuggiti momentaneamente dalla Camera, poco dopo tornarono a Westminster in trionfo e scortati dal popolo armato, che voleoa ad ogni costo safoare le proprie liberta e quelle del suo Parlamento... Ebbene : una parte del popolo in Italia vorrebbe soppresso il Parlamento; in quanto ad armarsi per difenderlo, c'è da sbellicarsi dalle risa al pensarlo; quello di Roma poi non preparerebbe ai suoi membri che trionfi rallegrati colla musica che delizia Piazza Navona la sera della Befana I ... * Concludiamo. Di fronte all'ultimo atto dell'ostruzionismo che si compì il giorno 3 aprile si comprendono l'indignazione e il disappunto di Scarfoglio pel mancato spettacolo di estrema violenza condita di sangue. Senza malignare sulle sue recondite intenzioni, senza supporre che a tale estremo desiderasse che si venisse nella speranza di vedere materialmente schiacciata l'Estrema, verso la quale non ha alcuna simpatia, si spiegano, ripetiamo, le sue predilezioni per uno spettacolo tragico - e la tragedia, si sa, ha sempre un lato comico - colle idee estetiche, alla D'Annunzio, ch'egli porta nella politica. Ci riesce invece primo tra tutti Filippo Turali - a farsi belli della calma predicata, raccomandata, inculcata; furono essi a gettare acqua ghiacciata e non olio o pece, sul fuoco che quà e là accennò a divampare .... E quando si sono lasciate sfuggire - e non ce ne rammarichiamo, del resto, per ragioni che abbiamo più \TOiteesposte - in un solo decennio tre grandi occasioni per fare o tentare cose serie, tragiche e risolutive, si rimpiange che queste non siano state iniziale entro l'auletta di Montecitoriof Via I Ciò non è serio. -Lungi da noi il maligno sospetto che entro !'Auletta si avesse voluto rappresentare addirittura una parte scenica per passare da eroi - e sappiamo che nell'Estrema ci sono dei leoni autentici, che l'avrebbero rappresentata per davvero ~ con poco pericolo e con poca sofferenza ; ma è certo che guesti ajfi.cionados dello spettacolo violento che militano nei partiti popolari si mostrano in questa occasiorre affetti da daltomsmo nella percezione della reali à. Perché il tentativo entro l'auletta ave,-se avuto con sé la logica e la serietà sarebbe, slalo necessario che il· grido di protesta contro un governo stollo ed abbietto avesse trovata una eco quslsiasi, anche minuscola, in piazza di Montecitorio. Ai deputati pronti a farsi ammazzare pel proprio dovere TRE PROOESSJ .... R()NTG-EN PROCESSO NOTARBARTOLO PROCESSO ACCIARITO PROCESSO DI VITERBO • Dove i raggi Rontgen mostrano l' interno di una caserma, con carabinieri che lavano i corpi di reato per farvi scomparire le traccie di sangue. Dove si vede l' interno di un reclusorio, nonché il direttore che ubbriaca i detenuti per far loro inventare complotti. Interno di un ufficio di Procuratore del re che obbliga un teste a deporre il falso con promessa di impunità. assolutamente incomprensibile il malumore di un uomo come Turati e degli amici dell'Italia nuova. L'uno e gli altri dovrebbero rammentare che se qualche cosa di più serio, di più tragico, di più risolutivo potevasi tentare lo si avrebbe dovuto nel 1893-94 quaudo la Sicilia pareva in fiamme; nel 1896 quando dopo Abba Garima tutte le forze e tutte le istituzioni, che s'impongono e si sovrappongono al paese, erano nel momento della massima debolezza e del massimo discredito; nel t898 quando il tumulto per fame materiale e per malcontento morale e politico da Bari, att1·averso Firenze ed alla mite Tescana si propagava sino in Lombardia e faceva sentire la voce del cannone in Milano. Ebbene: nel 1893-94 tutta Italia si scagliava conti·o la Sicilia, cui si attribuivano abilmente tendenze separatiste; e nel biasimo erano della partita anche i progressisti, mentre i socialisti nicchiavano o compiangevano o quasi sconfessavano i Fasci; nel 1896i socialisti pensavano ancora che la repubblica non valeva la pena di fare una rivoluzione e, quasi canzonando, dicevano ai repubblicani che questa doveva essere affare eslusivamente loro, mentre essi volevano guardare dalla finestra, riserbandosi, se la frittata fosse riuscita ben cotta, di assaggiarla o di prendersela tutta qu&nLalasciando a bocca asciutta i cuochi - i repubblicani - che l' avrebbero cucinata; nel 1898, infine, furono proprio i socialisti - (Asino di Roma). entro l' auletta dovevano fare riscontro i popolani che sent.ivano ed agivano ali' unisono fuori. Ma purtroppo quando entro l'Aula di Montecitorio con entusiasmo vero e con una solennità che ricordava i momenti più belli di assemblee alla vigilia di una rivoluziune o in piena rivoluzione, si levava il grido di Viva la Costituente! nella piazza, non solo mancavano i centomila cittadini, che a Vienna sottolineavano gli schiaffi da Daszynski dati al Presidente, ma man0avano anche le guardie di pubblica sicurezza .... in borghese. C'era soltanto qualche elettore che aspettava il proprio deputato per chiederg!i con la stessa indifferenza e colla stessa insistenza: un atto di giustizia, un favore, una porcheria .... Agli amici dell'Italia raccomandiamo infine di esaminare, prima di chiedere ai deputali dell'Estrema atti più energici di quelli compiuti smora, se la capitale sia ambiente adatto per inspirarli ed incoraggiarli, se la Roma del 1900 sia al~uanto diversa e migliore di quella Roma del 1870 che Giosuè Carducci ha fotografato con tanto sorprendente ed artistico realismo in una pagina che riassume tutto un grande periodo storico che spiega meglio di un grande trattato di filosofia politica tutta la vita grama e miserevole della Roma contemporanea. LA RIVISTA.
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