'R..IP'IS1A PO'POL.t4RBDI 'POLl'l1C..A LETTERE E SCIENZE S(JCIALl ge. Bisogna cercare ancora ; cercare che l'opera non sia infruttuosa, se davvero sta a noi a cuore più l'amore pei nostri simili che quello per noi stessi. (Marzocr,o 25 Marzo). Tlw,nas Homes: Industriecasalinghe ed eroismo. - E' d'estate, il sole caldissimo spande i suoi raggi in un orribile cortile sudicio. E' un cortile assai stretto dalle case, su i lati, donne puzzolenti scambiano i pettegolezzi e le maldicenze. P~r cas:) s'incontrano sulla via e le zuffe non sono sconosciute. Certe donne vivono in quel cortile le quali rincasano a due ore dopo mezzanotte e rendono odioso quel locale con le loro dissolutezze e le loro bestemmie di ubriache. Vivono là anche lavoratori, alcuni de' quali ritornando dalle fatiche quo - tidiane trovan le mogli avvinazzate e neppur l'ombra di una zuppa : onde le gl'Ìda per i colpi brutali e i lamenti della donna battuta. In una stanza a pianterreno, in una delle case, c'è una donna moribonda, - una morte che larda tanto che la poveretta giace da tre mesi; ella è stata così « incosciamenle lenta a morire» che il marito tentò di accorciare il processo, ed è ora in prigione. La piccola slanza è a livello del selcialo del cortile, e la morente può udire gli alterchi delle donne, le grida e le contese de' fanciulli, le besle,nmie degli " sfortunati ,, lo squilibrato chiacchierio delle femine briache, e i colpi degli uomini brutali. Ella non ha riposo da tutle queste cose, e non ha riposo dalle sue pene poiché ella è nell'ultima stretta di un cancro. Fu operata due volte in un ospedale di Londra, ma siccome non c'era speranza di guarigione ella disse: « Io voglio andare a casa e morire tra i miei figliuoli ». Ne ha infatti quattro, e la maggiore è una fanciulla di 15 anni d1e tuadagna pochi soldi lavorando in una lavanderia. Andato il padre in prigione, da una catapecchia vicina spunta la vacillante. madre della morente. Essa fa un contratto con uri operaio che ha perduta la moglie, e per pochi soldi la settitnana s'impegna di custodirgli i figliuoli. Così ogni sabato sera questi pochi soldi sono aggiunti a gli altri che guadagna la fanciulla lavandaia per sostentar la morente fiw~hé il cancro abbia compiuto la sua opera I (Contemporary, Marzo). Michael A. Morrison: La flottadel Kaiser. Il commercio interno ed estero della Germanfa, ha proceduto a sbalzi dopo il 1870. La popolazione si accresce continuamente ed ha raggiunto esattamente il doppio di quel ch'era cinquant'anni fa. L'incessante energia degli mdustriali tede.schi, aiutata dalla conoscenza tecnica degli specialisti sta per aprire in ogni p:'3rt~ del mond~ mercati_ nuovi alle merci tedesche, e più importante d1 tutto è 11 fatto che la marina mercantile tedesca s'accresce rapidamente ed occupa già il secondo oosto. Venti piroscafi di più che 10.000 tonnellate ciascuno, e fabbricati tutti in cantieri tedeschi, costituiscono l'avanguardia del servizio mercantile tedesco. L'Inghilterra, sebbene il suo tonnellaggio· totale superi quello della.Germania, possiede solo nove di codesti oceanici mostri, gli Stati Uniti un solo, e il resto del mondo nessuno. Il valore del commercio marittimo della Germania giunge oggi a 500,000,000 di sterline per anno; il valore della sua marina mercantile a 25,000,000 e il suo tonnellaggio a 400,000. Comparando tutto ciò con le cifre rispettive del 1871 si vedono quadruplicati gli interessi marittimi della Germania. Il numero totale dei piroscafi che navigano sotto bandiera tedesca s'è acccresciuto di 15 volte negli ultimi 30 anni, e il commercio di cabottaggio, che per un 90 °1 0 era nel'71 fornito dalla marina inglese, è stato gradualmente conquistato dalla marina tedesca, e l'Inghilterra non ne ritiene che il 37 °[ 0 • Nel 1860 l'Inghilterra aveva ne!le sue mani il 2-5°[ 0 dell'intero commercio del mondo, ed oggi ne ha solo il 17°[0 • La Francia, nello stes.so periodo, è andata dall'11 all'8 °1 0 , Gli Stati Uniti vanno dal 9 al 10 °[ 0 , Ma la Germania dall'8 al 12 °[ 0 , Infine lo scritto:e di questo a1·ticolo pensa che malgrado tutta l'opposizione che incont1·a l'espansione navale dell'lmP.eratore, v'è poco duLbio che il Kaiser non ottenga il suo intento. (Seisure Hour, marzo). Emily Hobouse: Comevivonole donnelavoratrici. Il reddito medio delle 5')0 donne tra le quali fu comJ;>iutaun'inchiesta, risultò di 128 lire sterline, dalle quah vien pagata una media ~igione di 4~ lire. Tutte queste donne vivono in case d affitto, tranne 66 che stanno in pensione. Il reddito professionale varia da 20 a 100 lire sterline, ma è l'aggiunta di private ris0rse che fa ascendere il reddito di quelle donne a 128 lire sterline l'anno, ciòè circa 3200 lire nostre. Il numero totale delle stanze occupate da 367 donne fu di 630, ossia quasi due stanze ciascuna donna. Le opinioni esposte dalle occupanti di questi piccoli appartamenti non sono in nessun modo consolanti. Quasi tutte si lagnano di condurre una vita arida e uggiosa, di mangiare male, di esser vittime della solitudine, di spendere tutto quello che hanno e di non avere « comfort ». E quelle poi che vivono nelle speciali case affittate a sole donne si lagnano delle restrizioni tiranniche di libertà alle quali debbono assoggettarsi. Un gran numero di donne si espressero contrariamente alla utilità delle case affittate esclusivamente al sesso femminile, e dichiararono che l'ideale comunità sarebbe quella dove uomini e donne potessero vive1·e in ordine. Alcune dissero testualmente che « la cucina è migliore dove sono gli uomini » perché « gli uomini insistono per avere buono e sufficiente vitto ». (Nineteenh Century, Marzo). ,,,,,-..._., ~~-......r-..~~---......, RECENSIONI Vincenzo .l\lorello: Nell'arte e nella vita. Remo Sandron. 1900 Milano-Torino. L. 4. Vincenzo Morello - Rastignac - è uno dei pochi giornalisti, i cui articoli non sono semplicemente brillanti, ma contengono qualche cosa, che alla sua volta lascia un residuo nel cuore o nel cervello del lettore. Chi non lo conosce legga questo libro in cui ha raccolto alcuni articoli pubblicati in diverse Riviste e nella Tribuna, e se ne convincerà. Di uno - quello su Ibsen - la Rivista, a suo tempo, ne riprodusse dei brani nella Rivista delle riDiste. Noi qui, lasciando da parte quelli esclusivamente letterari o artistici, vogliamo richiamare l'attenzione su di alcuni che hanno un contenuto scientifico o sociale, benché sempre in forma letteraria. In due - Leopardi e la critica psico-antropologica e Clinica e critica si occupa della scuola di Lombroso, specialmente dal punto di vista d~lla critica letteraria. Quello che pensi dell'illustre psichiatra torinese si rileva subito dalla protesta che leva contro la pretesa di alcuni critici antropologi « di voler rinchiudere nel cellulare di Lombroso tutti coloro che nel loro passagg10 sulla terra hanno lasciato una pagina letteraria glor10sa, o hanno compiuto un qualche gran fatto politico o militare.» Nel Postscriptum si diverte mettere alle prese due lombrosiani - Max Nordau e Ferri. - In Critica e clinica se la prende di nuovo con Lombroso, cui dice, che, per la fissazione di voler spiegare tutto colle proprie teorie, ha frainteso Ibsen, e non ha meglio compreso la storia di Venezia. Nella Reazione di razza « ha cercato di raccogliere, il più possibile precisamente i caratteri essenziali dei tipi e delle figure degli ultimi tre r()manzi di razza : Cosmopolis, Le vergini delle Rocce, Les Deracinés » per dimostrare che i tipi e i modi di pensare e di sentire di Bourget, di D'Annunzio, di Barrès, cioè di tre fra gli scrittori più soggettivi e significativi della letteratura contemporanea, denotano un fondo comune di cultura e una comune sorgente d'idee che non crede più utili ai fini e alle condizioni della vita nella modem a civilta. La paura della dissoluzione sociale, al contatto dei nuovi sistemi politici; la preoccupazione della rovina della razza, al contatto di nuovi ed estranei elementi etnici e morali; il sacro orrore delle prevalenti forze giovani altrui, e il più sacro entusiasmo delle vecchie forze nazionali pur tanto deteriorate dal lungo uso e dal lungo abuso della vita, tUt·bano c·osì profondamente il criterio e il giudizio di questi scrittori, da indurli alle più strane pretese contro 1o spirito moderno, e alla più strana reaz10ne contro tulte le conquiste della ragione e della scienza. Passiamo sopra allo studio sulla Educazione nazionale, che vorrebbe decisamente anticlericale, e che ci sembra scadente, e ci fermiamo, per chiudere, su Germinat, pubblicato all'indomani della esecuzione di Angiolillo, l'assassino di Canovas del Castillo. Vi fa una magnifica difesa dell'anarchismo, in ciò che ha dì bello e di generoso, e stigmatizza i governi, i parlamenti, le prefetture, e le questure che credono di poter debellare l'anarchismo colle misure di repressione feroce, buone soltanto a fare dei martiri. On. 'Dr. NapoleoneCola;amii proprietariod,irettore-responsabile Roma Tipografia via Gigli d'Oro 16.
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