Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 7 - 15 aprile 1900

'R..IYISTA'POPOLAREDI 'POLITICA LJITTERE E SCIENZE SOCIALI , sorgono da tutte le parti i fabbricati leggeri tra vie trionfali e viali alberati e giardini studiosamente im - maginati. Tutti i popoli del mondo hanno cooperato a l'immensa opera, e qua e là, irresistibilmente, si impongono prospettive superbe e varie di genio e di architettura. L'Esposizione di Parigi non è però soltanto un mondo intiero in iscorcio, ma anche, e più di tutto, essa è la perspicua mostra di un secolo di incivilimento, riassunto in quella medesima città che diede al mondo la rivoluzione dell'incivilimento moderno. Tutti gli anni del secolo ora morente, tutti i paesi del globo han decorato i palazzi inimaginahili dell'Espo• sizione e li han tutti riempiti de' più perfetti prodotti dell'arte, della scienza, del lavoro insomma, e .la mondiale mostra del 900 consacrerà una data nella storia industriale della terra. Parigi ha veramente preparato alle opere dell'attività universale luoghi e posti degni di tutte le speranze di bellezza e di pace con che s'apre il XX secolo. * • • L'Esposizione consta di 6 parti : - I palazzi dei Campi Elisi; - Il ponte Alessandro III e la spianata degli invalidi: - La « Via delle Nazioni » e •la riva sinistra della Senna fino al. Campo di Marte; Il Campo di Marte; - Il Trocadero ; ,, - La riva destra della Senna: dal ponte di Jena al ponte degli Invalidi. Infine, c' è un annesso dell'Esposizione nel bosco di Vicennes, consacrato specialmente alla mostra de' trasporti, a gli automobili, alle biciclette ecc. Le superficie dell'Esposizione del 900 supera di molto quella delle antecedenti esposizioni. L'ultima del 1889 comprendeva 960,000 metri quadrati, de' quali 290,000 occupati dalle costruzioni; ora invece abbiamo l'occupazione di 1,080,000 metri quadrati, de' quali 460,000 sono coperti dalle costruzioni. Data questa enorme necessità di spazio, l'Esposizione non è concentrata in un vasto blocco regolare e chiuso, ma è sparsa in sezioni, a' due lati della Senna; così la folla dei visitatori viene divisa e la circolazione più agevole. Tuttavia, per assicurare la unità e la facile viabilità nella « Città dell'Esposizione :o è stato indispensabile lo stabilire comunicazioni continue fra le due rive del fiume: sono stati costruiti tre ponti provvisori, il ponte di Jena è stato ingrandito, e s'è inaugurato il nuovo ponte Alessandro III; così tutte le parti dell'Esposizione, la quale si allunga sulle due rive per 2,360 metri, sono strettamente collegate. La cinta di questo mondo è costituita di palizzate in legno, festonate in alto, dipinte in verde, e decorate. Si penetra nella « Città dell'Esposizione » da 36 porte, situate in modo che i visitatori trovino da ogni parte della capitale acce-so alla mostra. L'entrata principale, detta porta monumentale, è costituita da una vasta e ricca composizione architettonica. E in fondo l'Esposizione del 900 è dav ~ ero il trionfo degli architetti. Un senso preci:So d'estetica, un gusto puro e adatto ne caratterizzano l'insieme e i dettagli. Gli organizzatori della mostra hanno avuto la costante cura dell'equilibrio. delle proporzioni, delle prospettive, della deco,razione, della varietà e dell'armonia. * * • Lungo la riva sinistra della Senna, nel luogo chiamato' con molta aggiustatezza « Via delle Nazioni,. stanno uno dopo l'altro i palazzi e i padiglioni delle potenze straniere: essi rappresentano di fatti la partecipazione ufficiale degli Stati esteri all'Esposizione del 1900, partecipazione che mancò alla mostra del 1889. Le principali di codeste costruzioni - le « ambasciate » come son dette - lasciano libere davanti le, loro facciate larghe terrazze prospicienti sul fiume e., munite d'una balaustrata. Il primo palazzo che attira la vita e si impone peril suo aspetto maestoso è il palazzo d'Italia, il quale, per le sue dimensioni è il più importante. L'architettura gli conferisC'e una espressione particolare. ~• infatti un grande monumento dello stile veneziano del secolo XV. L'Italia espone a Parigi in 15 gruppi differenti e 3:. annessi: il credito ufficiale votato fu di 900.00ll lire. Ma il più monumentale, il più alto di tutti i palazzi1 esteri è l'edificio degli Sta ti Uniti dell'America dell n01:d. Si compone d'un massiccio quadrangolare, in mezzo, al quale si leva una cupola altissima. Al sommo l'aquila americana tien fra gli artigli una bander'J.ola, ove, è scritto « United States of America». Nel portico det palazzo è un arco di trionfo, e sotto il portico. è lai. statua equestre di Giorgio Washington L'altezza totale del palazzo degli Stati Uniti è di-_ 51 metri e mezzo; la cupola ha un diametro di 20 metri~ Il Congresso di Washington votò un credito di 5,050,000 lire per questo edificio, il quale è senza dubbio maestoso, ma anche quando non era ancora... del tutto compiuto io ho penosamente sentito tutta la, schiacciante gravezza dellà cupola sul resto del fabbricato. Notevoli sono ancora i palazzi della Spagna e dì; Turchia ; bellissimo quello del Belgio ; modesto, forte,.. elegantissimo quello della Gran Brettagna. Ma tra i più indimenticabili ricordi resterà il palazzo della Germania. Questa nazione votò un credito. ufficiale di 6,609,000 lire, ed espone in 15 gruppi e 4: annessi. L'architetto del palazzo ha sapientemente ricostituito un edificio civile del secolo XVI, di sorprendente, effetto. Vi si ritrovano i motivi di decorazione che son,_ tanto ammirati ne' monumenti delle vecchie città tedesche. All'interno, l'imperatore decise che le tre sale di ricevimento fossero ornate da i capilavori dell'arte fran-. cese del secolo XVIII, tolti alle collezioni imperiali di Berlino e di Postdam, riunite per cura di Federigo ill. Grande. Anche i mobili sono dello stile francese del secolo XVIII e tolti a' castelli di Postdam, di Sans - Souci e di Nouveau-Palais. E' soltanto la seconda volta_ da un secolo che questi tesori d'a1·te lasciano i reali palazzi dove sta.nno. custoditi Fin oggi non erano stati esposti che per alcuni giorni all'Accademia di Belle Arti a Berlino e non. saranno l'ultima attrazione, certo, a Parigi. THE TRA VELLER. AGLI .AMICI DELLA "RIVISTA,, Rinnoviamo la caldissima preghiera di diffondere la nostra pubblicazione : NELREGNODELLAMAFIA Si tratta di difendere il buon nome della, Sicilia, e di mettere alla gogna il regime che da quarant'anni in quà, in Sicilia e nel Mezzogiorno, ha continuato, qualche volta peg~ giorandoli, i metodi di governo dei Borboni ...

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