'R..11"1S1.'APOPOL.AREDl 'POLI'fICA LETTERE E SCIENZE SOCI.ALI 117 infinitamente superiori ai noli medi del decennio 1889-98 sul mercato libero. Bastano tre esempi. Carbone per una tonnellata dall' Inghiltt>rra a Mas<-aua: Nav. Geo. L. 30,53; mercato libero 20,51. Cereali per una tonnellata dal Rio della Plata iu Europa: Nav. Geo. L. 38,68; mercato libero L. 17,31. Cotone per una tonnellata dal Nord America a Genova: Nav. Geo. L. 72,26; mercato libero L. 58,70. Non é stato soltanto in Italia, che il si0 sterna dei premi ha fatto pessima pruova : anche in Francia ha avuto un insuccesso incompleto. La Germania é stata più saggia e avveduta. La Germania, moderatamente protezionista nelle altre industrie, seppe essere risolutamente libero-scambista in quelle navali e i resultati furono quali dovevano essere. Oggi la marina germanica fa sventolare con onore la propria bandiera nei più lontani mari del mondo. Abbiamo imitato la Germania in tante cose cattive, perché non la imiteremmo in questa eccellentissima'? Bisognerebbe, però, che il Governo e il Parlamento italiano trovassero la forza di resistere a certe influenze ; o meglio « bisognerebbe « che i contribuenti italiani, istruiti del come vanno le « co~e, si unissero per la comune difesa, in una lega « invincibile conlro tuttt:. le coalizioni e tutte le camorre « che rodono il bilancio dello Stato e succhiano il san- « gue della nazione ». - riflettano che questa minaccia continua al mondo intero ci isola, ci impoverisce, ci allontana i nostri migliori 01ienti, tutto a beneficio dell'Inghilterra. - Ma v' é una considerazione alla quale non si pensa abbastanza. La guerra del>Transvaal ha fatto più che di parecchi trattati per unire in un sol fascio tutti gli elementi diversi della razza anglo-sassone contro la vecchia Europa. La guerra ispano-americana é stata la prima rivelazione pubblica di questo pericolo nuovo; la guerra del Transvaal è il secondo avvertimento. Ciò essendo, spingere la Francia e la Russia a dichiarare la guerra all'Inghilterra, senza aver cementata l'unione di tutti gli stati continentali di Europa, è una rodomontata di più dopo tante altre. Che fare allora'? Adattiamo la nostra P?litica a_lle tras~ormazioni del mondo? armiamoci per d1fenderc1, moderiamo la nostra cspans10ne coloniale inconsiderata, e conliamo di far comprendere all'Europa il suo dovere e il suo interesse. Divisa, schiacciata dalle imposte, l'Europa marcia rapidamente alla sua rovina; unita, al contrario, essa potrebbe, se lo volesse, diventare invincibile, e, più grande che mai, continuare la sua missione civilizzatrice per la pace. (RetJue de Paris, 15 Marzo). ( Giornale degli Economisti - Marzo). La macchia d'inchiostro. Marie Dronsart: Salari e miserie delle donne. I libri come quelli che ha pubblicato il conte di Haussonville sui Salari e miserie delle donne equivalgono a delle buone e utilissime azioni perché mettano la coscienza pubblica faccia a faccia con le realtà che turbano il suo egoismo beato. Nella breve prefazio. ne l'A. si mostra molto severo contro il femminismo quale gl' intransigenti avversari continuano a vederlo e giudicarlo, e vi è forse un po' di esagerazione in questa severità, perché bisogna pur riconoscere che ora si è fatto senno e che delle idee economiche più sane, delle nozioni di solidarietà e d' interesse comuni hanno rimpiazzalo le imprecazioni contro la tirannia maschile che rifiuta alle donne la scheda elettorale. L' A., appoggiandosi ai bilanci sulle operaie pubblicati da Charles Benoist, di cui la scienza e la coscienza in certe materie sono note, es'lmina quelli di due operaie che gli sono parsi tipici. Ecco il bilancio D'EstourneUes de Constant: Il Transvaale l'Europadivisa. Non ar:_resteremo questa guerra? E il grido universale, tutti domandano perché almeno non tentiamo di separare i combattenti. Il popolo dice : Le potenze europee resteranno impassibili'? Non esprimeranno esse, con un atto, il sentimento di compassione e d'orrore che turba le nostre coscienze~ Daranno ancora questa volta all' umanità lo spettacolo dell'abdicazione e dell'impotenza dei governi'? Ahime! é probabile che il mondo intiero avrà una disillusione di più. L'Europa non potrebbe pensare ad un intervento che in due modi: l'intervento amichevole o l'intervento armato. Per l'intervento amicheoole, é vero che Lord Salisbury col suo discorso a Guidhall ha scoraggiato l'Europa, ma è pur vero che in quella data 1 suoi delegati non avevano firmato l'articolo della Con- .lolm Hull ai suoi uomini di Stato che come i rae-azzi si accusano di aver fatta la « macchia d"inch1ostro » (1): « Poco c'importi chi l' abbia fatta, andate piuttosto a fare il vostro dovere ». \Punch di Londra). (1) La guerra al Transvaal. N. d. R. venzione dell'Aia « pe1· la soluzione pacifica dei conflitti internazionali»: firme apposte insieme a ventisei potenze rappresentate a quel progresso. Ma é che la sorte del Transvaal è slata decisa il giorno in cui l'ammissione nella Conferenza della Pace gli é stata rifiutata. L' Inghilterra affermando, infatti, la sua qualità di potenza sovrana non poteva accettare che il Transvaal fosse assimilato ad uno stato indipendente: invitarlo, sarebbe stato proclamare la sua autonomia. Ma se il Transvaal è stato sacrificato l'anno scorso, non si può far niente per soccorrerlo oggi'? Ma come? una o più pot,·nze europee po'.r<.'lbberolusingarsi di fare accettare all'Inghilterra !a loro mediazione, dopo avere esse stesse riconosciuta la sovranità inglese sul Transvaal'? In ogni caso crualunque iniziativa non potrebbe venire dalla Francia, la quale è considerata dall'Inghilterra come un'avversa• ria. Sceglieremo dunque I'interoento armato e dichiareremo la guerra ali' Inghilterra, come vorrebbero certi 0hauvins? No; questa politica deve essere nettamente condannata. Ascoltanto tali suggestioni la Francia assumerebbe dinanzi al mondo la responsabilità più terribile: essa si lancerebbe in avventure senza riuscita, e non fa. rebbe che scatenare la guerra mondiale. II grido dei nazionalisti è ora: « a Berlino », ora : « a Roma », ora: « a Londra », ora altrove, ma essi non dicono al paese come contano arrivare a questi fini molteplici. Essi non annuo di una cucitrice: Fitto L. 160; 2 vestiti da 10 franchi L. 20; spese minute e confezione degli abiti L. 12 ; 4 paia di scarpe da 5 lire L. 20; 2 cappelli da 3 franchi L. 6; 3 camicie da 2 franchi L. 6; 2 camiciole da 2 franchi L. 4; 4 fazzoletti a L. 0,50 L. 2; 2 sciarpe L. 3; 4 salviette a 0,75 L. 3; illuminazione L. 10; 2 grembiali neri L. 3 ; 1 sottana L. 2; mance al portiere L. 5 (?); totale L. 268. Il uutrimento é calcolato a L. 0,90 al giorno, e cioè: 1 libbra di pane L. 0,20; latte L. 0,10; mezza cotoletta L. 0,25; vino L. 0,10; carbone L. 0,05; legumi L. 0,10; burro L. 0,10; ossia L 328,50 all'ann0, che unite alle L. 268 precedenti fanno L. 596,50. L'entrata a 2 franchi al giorno è L. 600; si ha dunque un avanzo annuo di L. 3,50 I Ebbene questa operaia si ritiene felice perché non ha la stagione morta I - Vediamo ora il bilancio di una ragazzina di magazzino : Fitto, toelette (quale toelette!) e illuminazione L. 125,65; nutri men Lo L. 0,65 al giorno: invece della carne : L. 0,10 di boudin e L. 0,10 di salsiccia. Eppure il suo bilancio é in equilib1·io.... Ma viene l' inve1'11o,il freddo, la disoccupazione e quindi la fame, la malattia, la morte. Ecco quello a cui si rassegnano queste sante! Le altre, quelle che non si rassegnano, non fanno che scegliere un'altra miseria ... questa miseria la s'indovina. - E quando viene la disoccupazione~ La nozione del risparmio è in progresso specialmente nelle province; ma su
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