RIVISTA POPOLAREDI POLITJCJ LETTERE B SCIENZE SOCIALl 93 (risalendo nel maggiore dei casi al secolo XVIII, o o tutto al più alla prima metà del secolo XIX), per essere aumentato, ed i quantitativi ed il valore dei prodotti conseguentemente si sarebbe dovuto, anche con una aliquota minore, pagare molto di più di quanto oggi si pagava. Furono parole al vento; alla prima obbiezione si rispose che il Governo aveva assunto l' impegno (sì purchè vi fossero mappe servibili agli effetti di questa legge come per l'appunto stabiliva l' art. 47. Ed esisteva una sola provincia che potesse presentare mappe in tali condizioni? ?) tocca va al medesimo pen - sare come provvedervi; alla seconda obbiezione si oppose che l'estimo, affidato alle giunte tecniche provinciali, composte in buona parte di elemento elettivo, poteva con un abile uso dei molteplici motivi di sgravio concessi dalla legge essere mantenuto nei limiti attuali ed anche ridotto a meno. In allora sì che l'aliquota al 7 Oro per cento diventava un affare grasso. fatto eloquentissimo che in tutti i lavori di ricensimento la Giunta del Censimento non ha mai creduto di potere usufruire delle mappe vecchie. Al VI Congresso degli Ingegneri tenutosi in Venezia nel 1837 veniva assegnato il primo premio alla memoria Considerazioni sul nuovo Catasto, in cui si legge a proposito dell'utilizzazione del!e mappe vecchie questo sintetico giudizio: « Le mappe esisenti servono presso a poco si inganna a grande partilo colui, che crede iitilizzare agli scopi della legge. » a nulla, e di poterle Non ostante che tale giudizio dato da quell'eminente catastologo, che è l' ing. Giuseppe Garbarisco, venisse suffragato dal voto della Commissione, che assegnava il primo premio a tale memoria, varie provincie, allettate dal miraggio di realizzare la quota del 7 OtO, insistentemente chiesero l'acceleramento dai lavori del catasto offrendosi di anticipare metà delle spese. Queste provincie furono quelle di Ancona, Bergamo, Brescia, E come sempre succede quelli, che lasciavano intravvedere il realizzo di un beneficio trovarono facile credenza, i sereni osservatori del vero stato delle cose rimasero inascoltati. E parecchie provincie seguirono l'esempio di quella di Cuneo, auspice Giolitt.i, e domandarono l' acceleramento dei lavori catastali. Da Volterra a Montecitorio. Como, Cremona, Forlì, Mantova, Milano, Treviso, Uil.ine,Verona, Vicenza, Alessandria, Cuneo, Pavia, Parma, Piacenza, Padova, Napoli. Alle venti provincie sudette altre tre poi si dovevano aggiungere, quelle di Modena, Reggio Emilia, Massa, costituenti il compartimento modenesP, ed in cui i lavori catastali, iniziati con la legge 4 Gennaio 1880 n. 5222, dovevano essere ultimati secondo detta legge al 1884: siamo a.I 1900 e nulla vi è di ultimato! Rinunziar0Ilo più tardi alla domanda di acceleramento le provincie di Forlì, Parma, Piacenza, Udine e Alessandria. Frattanto coloro, che attendevano dalla Naturalmente tutte le provincie, che avanzarono le domande per l'acceleramento dei lavori catastali pretendevano di avere mappe servibili agli effetti di questa legge, sebbene fosse noto che nemmeno le mappe del Lombardo Veneto, ritenute le migliori, fosser( in tali condizioni. l Batacchi : Eppure anche qui trovo dei tipi volterrianT.- (Successo ~di Genova). su:[questo argomento [in un importante studio pubblicato nel 84 dal Comizio Agrario di Casalmaggiore si legge : « Non abbiamo cosa alcuna da correggere, da riordinare, da perfezionare; tutto da farsi di nuovo dalle fondamenta. « Nemmeno nel Lombardo Veneto, ove il catasto è meno imperfetto, possiamo sperare grande aiuto, giacchè nel rilevamento parcellare del Lombardo Veneto non si fece luogo ad alcuna operazione trigonometrica e solamente in quelle posteriori al 1854 si eseguirono delle rete grafiche allo scopo di collegare le diverse màppe comunali, lavori eseguiti colla tavoletta pretoriana e riusciti incerti ed imperfetti. > La Giunta del Censimento di Milano interpellata dalle Commissioni del 81 sulla convenienza di rinnonuova catastazione sovra tutto il beneficio dell'accertamento· della proprietà, che ci portasse a dotare il Paese di un catasto probatorio, punto favorevolmente impressionati della leggerezza, con cui si dichiaravano mappe servibili e quindi ag giornabili, mappe state in passato dichiarate concordemente di nessun valore, insistevano perchè l' indirizzo dei valori catastaH, secondo era stabilito dalla legge, si conservasse tale da raggiungere l'accertamento della proprietà. (Continua). Avv. DAvrn SACERDOTI. '- --~--../'--- --~......,...._,,....._,,,.........,,,.........,......_,........,.......,..........,.........,.............,..._....._,. '- '- -- - . . -- D.r NAPOLEONECOLAIANNI vare le mappe vecchie rfopose che essendo scorsi dai L' ITALI A NE L 18 98 15 ai 30 anni fra il rilevamento_ed il_classamento, ne è seguito il!bisogno di rettifiche :tali, che in certi casi (TuD'.lulti e reazione), corrisposero_ad una completa rinnovazione. Ed_ ecco I~ire UN A
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