Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 5 - 15 marzo 1900

1(.LYiSTA. POPOLARE DI POLITICA. LB'f1ERE E SCIENZE SOCIALI La crisi profonda dell'affare Dreyfus prova che oggi le situazioni politiche non possono che spostare le frazioni borghesi, e che il partito socialista - che non <lOrrisponde, del resto, alla massa della classe operaia - non può che essere un elemento d'appoggio della frazione borghese più democratica. D'altronde, l'affare Dreyfus ha trovato il partito socialista rilasciato; esso non era· dunque soltanto privo della ~forza numerica necessaria, ma non aveva la forza e l'unità di coscienza che gli avrebbe permesso di prendere questo movimento per conto suo. Spezzato in diverse frazioni, aveva delle mezze ccscienze, e l'azione di certe organizzazioni andava contro quella di altre che èo7llbattevano eon la frazione democratica della borghesia. Parlare di rivoluzione per suo conto in un tal partito, che per di più non comprende tutta la classe operaia, e che non solo ha delle attitudini contradittorie, secondo che s' indirizza· agli operai o alla piccola proprietà, ma che non ha saputo nemmeno decidersi, immediatamente e unanimemente, in una situazione rivoluzionada, creata dalla borghesia stessa: parlare qui di rivoluzione proletaria, da parte dei delegati del Partito operaio frances-13, come del Partito socialista rivoluzionario (guedisti e blanquisti), è confessare l' impotenza di profittare degli avvenill}~nti, che I. John Bull istigato da ·Cbamberlain s'indebita per salvare da una brutta situazione il suo povero Tom Atkins (i suoi soldati) ...•• :richiedono sempre più l'attenzione e il concorso del partito socialista, è voler restare nell'utopia più pura. Noi abbiamo ritrovato queste differenze di attitudini delle frazioni socialiste di fronte al ministero W aldeckRousseau Millerand. Esso fu il frutto insperato della campagna intrapresa dagli operai e dai democratici durante l'affare Dreyfus. Fu composto nel momento in cui le cospirazioni scoppiavano da tutte le parti e in cui l'organizzazione clerico-militare era al _suoapogeo. Questo ministero - gli avvenimenti l'hanno provato poi - non ha per sè la maggioranza della nazione ; esso è dunque in una situazione rivoluzionaria e - · ·cosa ancora meravigliosa - sono le frazioni dette rivoluzionarie del partito socialista, i blanquisti e i guesdisti, quelle che hanno osato giunger fino all'astensione durante le lotte dell'affare Dreyfus, quelle che combattono questo ministero in cui un socialista occupa uno dei port,afogli pi~ importanti per la classe operaia.. In un articolo seguente, in cui parlerò della situazione del partito socialista, io mi tratterrò di più su tutte le ragioni di questa opposizione a questo mi- ~ nistero della politica sociale. Noi ci limiteremo oggi alla sua origine e all'opera speciale di Millerand. * * * E stato dunque l'affare Dreyfus che ha preparatoil ministero Waldeck-Rousseau Millerand. L'affare Dreyfos aveva avuto questo resultato - il più interessante in ultima analisi - di marcare bene la differenza che vi era tra le frazioni della borghesia francese. L'una è composta sopratutto di grandi proprietari fondiari e di alcuni industriali, dei quali gl'interessi dipendono sopratutto dalla produzione agricola .naiionale: ed essa è rappresentata dalla destra monarchiaca, e dal gruppo Méline; l'altra comprende, sopratutto, la grande borghesia industriale, e commerciale, e la piccola borghesia intellettuale. Tra queste due frazioni vi è la massa del piccolo commercio e della piccola proprietà fondiaria, che forma il punto di appoggio dell'una e dell'altra delle due frazioni precedenti. Il partito socialista ha tenuto pochissimo conto di questa massa. E siccome la situazione di questa è assai precaria, perchè, in generale, non può contare di entrare nella grande borghesia, la propaganda demagogica degli antisemiti e dei nazionalisti si è impadronita di questi piccoli borghesi, che hanno nello stesso tempo il timore, e, per constiguenza, l'odio del proletariato. Questa massa piccola borghese è la clientela del II. ...ma:_il momento verrà in cui questo stesso Chamberlain annunzierà la .visita di Ivan e Marianna (una guerra con la Russia e con la Francict) e il povero John Bull sarà costretto a nascondersi per mancanza della toilette necessaria per ricever}i, Ktadderadatsch di Berlino. Petit Journal, della Patrie, della Libre Parole e del1' Intransigeant. Questi due ultimi giornali col genere violento dei loro articoli bastano ampiamente ai sentimenti di rivolta di cui sono capaci le masse del par• tito piccolo borghese. 11 partito socialista non si è quasi prdoccupato di questo stato di cose. Noi parleremo la prossima volta del c~rattere doppio e demagogico della propaganda del .Partito operaio, il solo che abbia tentato di reclutare per sè una clientela elettorale I due anni di potere del ministero Méline furono il trionfo della politica agraria e dell'intiltrazione reazionaria. Il pericolo che ne risultò per le istituzioni politiche ed economiche della Francia, e che scoppiò in occasione dell'affare Dreyfus, provò, più di qualunque ragionamento, la nece.:isità di una potente infiltrazione democratica. Lo scioglimento dell'affare Dreyfus doveva essere l'opera dei poteri pubblici; ma siccome conteneva in eè degli elementi religiosi, militari e politici~ l'organizzazione clerico-militare, senza rumore, s'impadronl della massa dc:lla popolazione, grazie alla complicità del_ ministero Méline, e della Presidenza della Repubblica.

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