Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 3 - 15 febbraio 1900

RlPISTÀ POPOLARE DI POLITICA LBTTERE E SCIENZBSOCIÀLl « terribile esperienza che noi avevamo fo 1I 1 . > F e,, e '1 e posto dieci volte minore? Non è molto noi scrivevamo straordinario esercito ha innanzi a sé l'esercito più igno- a questo proposito: « quando e dove si arresterà l'opera bile di Europa - un esercito di miserabili, un esercito « di distruzione comineiata all'epoca del Rinascimento? di mercenari raccolti nel fango delle città e dei borghi « Allra volta per quanto fosse feroce il Nini vita o il Rodella Gran Bretlagna, un esercito d' irresponsabili, « mano, la razza vinta restHva. Ma con noi, e special- - tranne che per gli ufficiali - che non hanno « mente collo spaventevole Anglo-sassone, non è più solcongiunti, non hanno sorelle, non hanno fratdli. Nel « tanto la tern, strappata al vinto, ma é la distruzione, campo inglese non ci sono i drammi terribili, che ren- « l'annientamento. In America, il Pelle rossa, vilmente dono sì dolorose le sere di combatLimento per i boeri. « calunnialo dal vincitore, é quasi scomparso; lo SpaCiascuno è ucciso per conto suo. Nulla arresta il corag- « gnuolo ha spazzato degli indigeni il Chili, la Plata, il gio e malgrado tuLLoquello che si è potuto dire, questo « Perù; il Portoghese, il Brasile. Il Tasmaniano non esiste coraggio é grande - tanto grande e della stessa qua- « più, e sul continente australiano non restano che alcune lità del coraggio degli uomini di "Wellington in Ispagna « tribù di Negri. Dei Polinesiani, ch'erano dei magnific- _ed a vVaterloo. . « tipi umani, non rimane che la decima parte. Poco fa E mentre i Burghers combattono questi miserabili della « ce~tinaia di migliaia di Armeni sono periti innanzi a Gran Brettagna, si vede indietro un immenso territorio « noi! ... E a questi massacri di uomini si deve aggiuntetro, dove in migliaia di fattorie isolate, le donnt:', i fan- ·« gere la distruzione sfrenata e folle di razze intere di ciulli, gl' invalidi, i vecchi infermi aspettano nell'orrore e. « animali immolati per un poco di pelo, di piume, di nella desolazione! Si può immaginare l'angoscia all'arrivo « olio, di corna, di avorio ..... delle lettere in questa solitudine funebre che rende dieci « Sino a tanto che la sola pietà agitava le anime sui volte più terribile le tr·isti novelle'? « periori _ipnanzi a queste carneficine deplorevoli, non Intanto che cosa farà l'Europa'? Per un concorso ecce· <~ si poteva sperare di vederle finire . .zionale di circostanze quasi ogni grande nazione ha quar « Ma un sentimento nuovo è nato. Si scorge oggi che che ragione particolare ad interessarsi con passione a « può esservi, per tutta l'umanità e sopratutto pei vinquesta lotta prodigiosa. Pel Tedesco il Boero é un fra- « citori, un serio pericolo nel romperé bruscamente la tello di. razza; pel Francese è un cugino a causa dell'al- « Catena degli esseri. Senza dubbio ogni specie deve celeanza dei Boeri coi rifugiati della revoca dell'Editto di « dere il posto a qualche altra meglio adatla, Ma i noNantes; e quanto al Russo l'ora é meravigliosameQte scelta « stri mezzi di distruzione, troppo potenti, troppo rapidi, per minacciare l'Inghilterra e strapparle, col timore di « falsano la legge. Noi distruggiamo all'impazzata; noi una guerra nelle Indie, la sua preda africana. Di più, l'u- « distruggiamo senza necessità, senza utilità. Noi ci metmanilà intera é vivamente interessata a che la Gran « tiamo fuori la r,ita, mentre a misura eh~ diveniamo .Brettagna cessi infine d'ingrandire il suo sinistro im- « più forti, dovremmo moltiplicare la vita. Quando noi perio sul pianeta. Malgrado ciò è possibile che non ci \< avremo sorpassato le scienze fisiche, quando entreremo sia una sola potenza che si muova. Se i Boeri saranno « veramente nelle. scienza vitale, saremo colpitj di orrore vittoriosi, tutto andrà pel meglio e la gioia di tutti i po- « all'idea di ciò ch'è stato sacrificato. Pensiamo a ciò poli accoglierà la loro vittoria; ma se essi saranno vin ti « che i discepoli di Pasteur hanno scoperto sugli infinili si lascerà schiacciare miserabilmente. Quale momento « tamente piccoli; pensiamo che questo non è che un per l'Europa e quale rammarico, più tardi, quando l' In- « inizio, eè. immaginiamoci di quale furore saranno inv.asi ghilterra si sarà ricostituita, di aver lasciato scorrere « i nostri discendenti contro di noi che, abusando da quest'ora decisiva .... _! « fanciulli feroci delle nostre armi abbiamo distrutto Molti in Francia e in Germania scusano l'indolenza « tipi meravigliosi di uomini e di animali! La vita è si europea invocando i diritti della civiltà. Alcuni an- « rara : una pellicola sul pianeta ! E noi ne abusiamo che accentuano la loro simpatia pel forte contro il de- « come se essa fosse infinita! ... Leviamoci dunque conbole e ripetono la calunnia inglese: « il Boero é un es- « tro il furore cieco delle razze conquistatrici. Pren- « sere retrogrado, disadatto all'industria, ribelle all'istru- « diamo la difesa dei p0poli deboli e delle specie animali « zione, incapace di organizzazione sociale. » Queste « scomparse per metà; la;,ciamo una parte a sviluppi sono parole leggere. Tutti i popoli arrivati ali' alta cui- « diversi dalla nosLra impetuosa civiltà. Cominciamo ap- . tura hanno cominciato per essere meno civili dei vii;ini « pena ad inLravrndere la scienza degli esseri; non decadenti. Il Greco omerico non aveva la cultura egi- « usiamo della nostra scienza meccanica e fisica per ziana, né l'assiria; il Romano primitivo era ben lontano « uccidere l'avvenire! Conserviamo dei territori liberi dall' etrusco e dal cartaginese; il Germano di Arminio « affinché i nostri nipoti non si trovino privi delle prinòn era che un barbaro; ed anche il Tedesco del me- « mitive energie: affinché essi possano ricorrere, contro dio evo era evidentemente meno civile dell'italiano. Lo « gli stessi, alla natura; affinché essi non siano, in una sviluppo non si fa in linea retta. Tutta la storia umana « ai loro animali domestici, portati via da qualche male lo mostra. Il Boero che ha saputo organizzarsi per la « misterioso, da qualche decrepitudine nata dall'umanizlotta attuale, che ha saputo nascondere i su0i pI'epara- « za.Jione troppo pronta del g1obo; affinché essi possano tivi ad un nemico astuto e formidabile, che mostra sì « gustare un poco più di poesia e di armonia, perché la belle qualità di bravura e di umanità, di resistenza e di « vita non sarebbe bella, sarebbe odiosamente monorassegnazione, ha certs.mente in sè virtualità che si svi- « tona, se essa non presentasse più che alcuni tipi di lupperebbero a suo tempo e eguaglierebbero o sorpasse- « uomini e di animali indefinitamente ripetuti! « rebbero le qualità civilizzatrici dell'Anglo-sassone. Concludiamo che bisogna interessarsi con passione È da desiderarsi che la civiltà si sviluppi presto~ Non alla vittoria dei Boeri e, che ciascuno nella sua piccola abusiamo noi in questo momento delle nostre armi contro sfera deve inviare il suo obolo o fare il suo sforzo di il resto del mondo? Non possiamo colonizzare più ra- parola e di azione. Bisogna fermare l'Anglo-sassone I zionalmenlef È necessario, ad esempio, che l'Americano Senza dubbio, un Inglese_ é un bel tipo umano; ma il del Nord occupi tanto spazio, distrugga tanti uomi- più bel tipo ripetuto con monotonia, diviene una povera ni e tanti animali indigeni, quando esso avrebbe po- cosa. La vita valP- per la sua varietà - e se le razze tuto nutrire i $UOi sciami occupando materialmente tin più alte qevono1 in verit~, occupare un posto preponde.

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