Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 3 - 15 febbraio 1900

RIP'ISTAPOPOURB DI POLiflC~ LETTEREE SCIENZE SOCIALl 47 l'iniziativa privata è energica ; è intervenuto là dove esso non ha da riparare la grave colpa di avere stremata l'agricoltura con imposte e balzelli insopportabili, con vessazioni ed ostacoli di ogni sorta! Tanto meglio se quà e là tale intervento è stato tanto sapiente da saper rispettare i diritti della libertà. e da conciliare la ·iniziativa privata_ coll'azione dello Stato, come si prova a dimostrare l'on. Salandra; ma ciò che indul:-- biamente emerge dagli esempi è questo: che se l'intervento dello Stato riuscì utile in Francia, in Inghilterra e in Prussia, dovrebbe essere proficuo, necessario e doveroso in Italia dove manca l'iniziativa. privata, specialmente nel Mezzogiorno; dove Pono scarsi i capitali, tanto che si vorrebbero prendere quelli delle Casse di risparmio postali per costituire il credito agrario; e, c'è il dovere di venire in aiuto dell'agricoltura, cui si fanno sopportare pesi in una misura assai più grave che non in Prussia, m Francia e in Inghilterra. * * * Cosi dovrebbe essere ; così non sarà. Pochi potranno sperare che in Itàlia lo Stato, com'è ora, voglia imitare sulla via del bene gli esempi che gli vengono dal- _!' estero. Nè questo solo. La paura del peggio è tale e ~nta che si potrebbe accettare come un minor mà1e avremo ad un tempo: nuove spese, nuove imposte e forse nuovi debiti. Dr. NAPOLEONE CoLAJANNI. Deputato al Parlamento IL SOCIM..ISMO Aununziamo con vivo piacere che la Casa editrice Giard et Briére di Parigi ha pubblicato la traduzione in francese del Socialism,o del D. N. Colaianni. È preceduta da una interessante prefazione dell'illustre sociologo G. Sorel, nella quale si dà ragione della tela del lavoro dell'autore e se ne mette in evidenza l'importanza. La traduzione è uscita alla luce da pochi giorni e la stampa quotidiana francese già se ne occupa con vivo inte- ,resse. L'ultigmuaerdreaslecoXloIX (i) Il secolo termina con uno degli avvenimenti più so- ~1enni della storia umana: la lotta dei Boeri contro gl' Inglesi. Quale che possa essere l'esito della gu~rra nulla di simile è avvenuto negli annali dei popoli. Fra la Grecia e i Persian! c'era una differenza di razza. Fra .la; non ingerenza. del governo ohe il Salandra argut1:1,mente ha compendiato come motto ·della·· sua amministrazione nei 'versetti; coi quali in Francia, nel secoloXVIÌI, si proibirono le follie dei oonvulsion ari : Inghilterra e Russia l'America del Nord e l'Inghilterra, era la lotta di tre milioni di Anglo-sassoni contro dodici milioni di loro congeneri; e i tre milioni senza dubbio sarebbero stati vinti, malgrado la di' slanza senza l'iu lervento della Francia e della Spagna: a Sara toga la rirnlLa sembrava domata. Fra Boeri e Inglesi è la lolla tra razze sorelle, è la lotta di una popolazione di meno di mezzo milione di uomini contro una di quaranta milioni. Ciò n~n si era mai visto; e le vittorie dei Boeri devono essere considerate come l'avvenimento più eroico del nostro secolo e di tutti i secoli. Si può immaginare che cosa sia questa armala di lavoratori - questa leva in massa di vecchi, di fanciulli, di uoDe par le Roy, defense a Dieu De faire miracle en ce lieu. Ci si potrebbe anche acco- .modare al programma che l'on. Ministro di Agricoltura formula in queste linee: « mia salda credenza è che lo Stato italiano abbia verso « l'agricoltura na- « zionale innanzi tutto e soprat- « tutto un doppio dovere da « compiere: quello di difenderla « contro nuovi aggravii, ratte- « nendo sè stesso nella facile « via delle spese e dei debiti, Joan a John Bull: Non temere per l' avvenire della tua serva (l'India), se tu soccomberai (nella guerra del Transvaal) io la sposer6. « e di attenuare, non appena sarà possioile e dove « sono più aspre, ù presenti gravezze; e quello di fare « che, nella legislazione interna e nei rapporti intere nazionali le sia resa giustizia come ad ogni altro « ramo dell'economia nazionale > • Chi lo crederebbe ? Queste modesto programma a molti sembrerà radicale o fantastico. Dati i tempi e gli umori, dati gli uomini che stanno al governo e la viltà e il servilismo degli italiani, molti - proprio molti e dei migliori, che amano la patria sinceramente - riirnnzierebbero all'attenuazione delle imposte e si aggrupperebbero attorno alla famosa bandiera del nulla innalzata a suo tempo dall'amico Giustino Fortunato ! Ma nemmeno la bandiera del nulla potrà a lungo sventoiare al vento : il governo chiede 0irca mezzo milia1:do per le nuove spese militari. Lo avrà e il modesto pr.<;>grammadell'on. Salandra sarà ricacciato nel regno dei sogni. Non avremo attenuazioni di gravezze; ma (Jloh di Vienna) mini disadatti al servizio militare, inquadrati tra gli . uomini validi~ Si può immaginare che cosa siano questi posti di guardia fioriti di barbe bianche frammischiale alle teste imberbi di adolescenti~ Che pensare di queste famiglie sotto le armi, nelle quali l'avo, i padri, i figli marciano insieme, nelle quali la morte e le ferite non colpiscono soltanto coloro che vengono direttamente o raggiungere, ma anche i parenti e gli amici intimi che vengono dietrot Ahimè! Mille palle non fanno una vittima solitaria! E ciò che spiega i silenzi sorprendenti delle sere di vittoria, come le descrive in termini commoventi questa lettera boera de Magerfontein: « Il sole « scomparve dall'orizzonte e l'esercito britanni<'o venne « respinto. Nel nostro la vittoria strepitosa non produsse « alcuna esaltazione; un profondo silenzio successe alla (1) Non abbiamo saputo resistere al desiderio di riprodurre questo plendido articolo. Presentandolo ai nostri lettori dobbiamo deplorare soltanto che l'autore non abbia avuto una parola di biasimo contro le conquiste fraucesi, r. d. R.

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