·'R..IYIST .A. ·POPOLA:RE·.DI 'POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI . . ;. . . .. 43 • "'"' Le teorie del Ruskin riformatore sociale sono una . conse 6 uenza delle sue concedoni estetiche. Se l' arte deve e8primere il bello della realtà, e la rJaltà non è bella, ··è. evidente che bi::1ognamodificar questa. Ecco l'origine Jstetica delle idee riformatrici del Ruskin. Egli glorifica il lavoro, e condanna l'ignavia dei ricchi, che significa sfruttamento dei poveri. Egli denunzia i vizi del presente sistema industriale: il vapore, le macchine rendon 1 meno .l;Jellala natura, e degradante il lavoro, togliendogli ogni intere3se pel produttore. L'econÒmia polit:ca, egli dice, non può darci vere. leggi per la _vita, se non quando rispetti la dignità e il destino morale dell'uomo. La prodÙzione e l' accumula zione della ricchezza h'lnno una.·importanza molto inferiore all'uso di essa, per ·sviluppare in tutti i suoi Il Ruskin non vede che i sistemi _economicisi sviluppano secondo leggi necessarie, e non secondo il volere degli uomini. Voler tornard alla produzione a mano, è :voler richiamare alla vita un morto. Se oggi esiste la possibilità di una organizzazione sociale che . produca il benessere di tutti, ciò è soltanto in grazia delle macchine. Il Ruskin sacrificherebbe senza rimpianto il progre3so sull'altare dell'estetica, Egli rimpiange che Venezia accenni .ad un risvE>gliodi ,attività, perchè .cosi non sarà più la citt.à della. contemplazione e deU'art~, e sostiene che non valga la pena di guastar le };)~l; l I •i--:l~ lezze naturali di una regione, perchè il primo :v~nutopossa, viaggiare a quaranta miglia all'ora. A lui.'.~fùgge,.~' gran significato di affratellamento umano, ch,e_·µa·questo semplice fatto, di poter giungere, in tre gior~i.,11;d.a • Roma a Londra. E d~_.l.\li lati buoni la natura umana. La forza della vita sta nel· mutuo aiuto, nella benevolenza, e non nello stretto diritto. Le riforme legislative non possono giovare a gran che, occorr~ che la riforma cominci dall' anima, che abbia origine dall'indi-. viduo, sviluppando in esJo l'ammirazione, la speranza, l'amore. La civilizzazione inglese in Africa sfugge . completaménte ·:la poesia della grande indu~ stria. Il lato brutto •e doloroso non sta n_ellamacchi • na, in quanto strumento, ma in quanto capitale. Togliete la miseria, e lasciate la macchina, ed e3sa $arà la glorifi.cazioné del lavoro dell'uomo, lo strumento e il simbolo della sua vittoria sulla natura. Pure, il R_uskin domanda alcune riforme materiali: e fissazione di un minimo di s~lario, . manifatture e scuole industriali nazionali, •__ ;====· John Bull da civilizzatore trionfante percorre l'Africa. Al Ruskin sfrigge 'aricòr~ il carattere rivoluzionario dell'industria moderna; Più di tutte le scuole, più di tutte le conferenze educa- per la produzione ed il pa• gamento. di tutte le necessità dell'a vita, •e per l' e-' (Neue Gluhlic{iter di Vi'enua) trici, per quanto nobili, dallo . stile lucido e puro, saranno setcizio di ogni arte utile; impiego in questi stabilimenti dei disoccupati; pensioni ai lavoratori vecchi; igiene delle case operaie assicurata dalla legge; il diritto dei proprietari inferior'e, in alcuni casi, a quello dello Stato. Il Ruskin non giunge fino alla· nazionaliuazione della terra. (1) Vorganiz_z,zione industriale che egli desiderava fondare, o meglio richiamare in vita, era quella del lavoro a mano, abolite le macchine. Egli odiava le ferrovie,· ed ·aveva fede che si sarebbe tornato a viaggiare in carrozza. • Il· Ruskin, èome si vede, 'è ponte di passaggio fra l'umanitarismo, ari::3tooraticodel Carlyle, e il comunismo a base di' esteti~a dal Morris. Egli ha molto maggior fiducia .del primo,·nella capacità dei lavoratori di educarsi e di giudicare da sè, ina non h~ del Morris la ,conce-Lionede1la necessità di una radicale rifor~a •dei rapporti s·~ciali. • - Il Ruskin di~_conoscela grande yerità, espressa dal Marx, che.è il''tnodo·di.vivere che determina il·modo di pensare, e che, per conseguenza, è•alla-mbdificazione della organizzazione economica che bisoD"na anzitutto , r , O . mirare. La riforma intellettuale é morale ne. sarà la conseguenza: (1) Mè!in-: L~ socialisme en Angleterre.- pag. 82~Paris'Alcan 1897. • i mostri di acciaio, che si vorrebbero distrutti, :i quali trascineranno la società sulla .via del progresso. È il male - dice Hegel - la gran for~a motrice del mondo. E, come contro l'industria, il Ruskin prese posizione contro la scienza moderna. Vana lotta contro l' inevitabile! Ma, per quanto non si possano accettare le opinioni del Ruskin, gli si deve riconoscere il -merito di aver richiamata sulle condizioni _dei lavoratori l' attendoile del mondo dello studio e dell'arte, e di aver .1co.n{or..1 mata alla sua teoria tutta la vita. Per glorificare il lavoro, egli co"truì, con i su.oi stu- •denti, una strada « più bella a vedere che a camminarvi su, e migliore peJ· camminarvi che per cavalcarvi. > Generosissimo, s·ostenne e incoraggiò gli artisti, aiutò scuole, fece doni a musei ed università. Per sua iniziativa, o sotto la sua ispirazione, molte istituzioni sono venute su, alcune, come la SI. George's Guild, destinata a realizzare i suoi ideali .di organiz7azionè industriale, già infrantesi negli ostàé?li della realtà; altre,. come là University Extension, prospere e feconde del maggior bene alle classi lavoratrici. I~port~ntis-- si~a, fra queste, la Ruskin Hall, istituto in cui gli operai possono, con una spesa modesta, procurarsi delle ·cognizioni superiori, assistendo a corsi univerditari
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==