'l{_IJ"ISTA'P.OPOL.AREDl 'POLI'fIC.4 LETTERE B SCIENZE SOCI.ALI Nord, dividere le vacanze in due sezioni ; non lasciare i giovani abbandonati a sé stessi; non lasciare l'intelletto nell'inerzia; ma con mezzi che non affatichino cercare di rendere alti ve le acquisizioni anteriori. Nel pet-iodo delle vacanze i·giovani non vogliono essere lasciati ~ornpletamente a sé sLessi; ma negli esercizì fisici, nelle escursioni, nelle conferenze, nelle conversazioni devesi cercare di associare, di coordinare, di unificare le conoscenze acquisite nei vari insegnamenti, per modo che con tale lavor.J pratico possano divenire attive. Le vacanze riuscirebbero così a fare integrare le cognizioni acquisite, in modo da esercitare la massima influenza possibile nella costituzione del carattere. Nella forma- - zione del carattere entra per molto l'eredità, ma ha anche un grande valore l'educazione. La Scuola deve aiutare e destare l'auto-educazione. La vita in comune •cogli ·educatori può servire a rendere attive le cognizioni acquisite dalla scuota in ordine alla formazione del carattere. Perché !'educando si abitui _ad immedesimare la coltura acquisita ha bisogno di viverci dentro ; la scuola oltreché deve costituirsi ad ambiente capace di esercitare la più intensa e resistente azione sugli educandi, può, indipendentemente dall'insegnamento, colla vita in comune nel tempo delle vacanze, divenire l'elemento· rigeneratore· della società, che la scienz·a moderna intende rialzal'e per la comprensione razionale •della· vita: L'insegnamento, la scuola, può di, enire una ricreazione nel" senso che può indirir.zare gli animi per modo che ogni intelletto possa determinare il -proprio svolgimento. Sin qui la scuola laseiando i giovanetti in balia di· sé stessi· per tanto tempo, i migliori che sono prom-oss"isenza esami dai, primi di luglio agli ultimi -di o~tobre-, favorisce l'inerzia· intellettuale, e le razze latine ·sono dèeadute anche per questo fatto. L'educazione deve avere di mira, lo stimolo delle facoltà, e a ciò non:·_si giunge certo eone lunghe vacanze., Il fatto che sarà l'elemento generatore dei. fenomeni sociali avvenire é la diffusione dello sviluppo 'intellettuale nella massa dei cittadini, e la -scuola -va appunto intesa col Dewey « quella forma di comunità di vita ne!la quale si raccolgono tutti gli elementi più e!ncaci per condurre gli educandi alla partecipazione· delle risorse accumulate dalla razza e .. all'uso della loro facoltà sui fini sociali ~. Nella scuola si deve iniziare a vivere la vita nuova pe1• la quale gli Italiani sieno posti in .condizione di sviluppare la loro attività e di indirizzarla. per la via più feconda di vantaggi all'individuo e alla ,patria. -La grande attività dei giovani, che sin qui .ha costituito uno dei. più intensi ostacoli all'o-pera della scuola, vuol essere sempre, nel p~riodo delle lezioni e i-n quelle delle vacanze, indirizzata, condotta praticamen.te in _modo da .potersene, a:v- . _vantaggiare !'.indiviquo .e l'aggregato sociale._ Al presente la scuola, _dato _il progresso delle scienze, é l'istituzione che ha la funzione sociale più elevala: quella _di assimilare le acquisizioni di tutte le scienze e di indi- :rizzarle alla coltµra dell'individuo-, i-n modo che que.;;to . .possa riuscire· a· reagire aulla società e ad eccitarne il moto ascensionale. Una· gran-parte- della energta- umana • vien sciupata in Italia in vane cose o lasciata inattiva· la scuola prenda sopra di sé la responsabilit'à dell'av~ ve.,ire della Patria e reclami in ogni luogo e per ogni teIQpo l'a!La direzione della gioveritù: - (Bollettino delL'Assoc; Pedagogica Nazi(?na,_le - Gennaio). G. Tarde : Lo {lpiritQdi gruppo (1). Lo spirito di gruppo, (i) Deploriamo vivamente che la mancanza di spazio non. ci permetta di riassumere più lungamente questa interessante conferenza dell'illustre sociologo francese .. -: . N. d. R. o, nel senso più -largo della parola, lo spirito di corpo comprende più varietà importanti: di talune non parlerò' perc!1é malagevoli a definirsi, come p. e. lo spirito di corpo, che Schopenhanet· disse esistere Lra tutle le donne unicamente pet·ché sono donne. Questo spirito di corpo feminile é né più né meno reale del corrispondente spirito di corpo maschile, per il quale qualche vo!La si sono spiegate le ingiustizie della legislazione in pregiudizio delle donne. Lasciando dunque da parLe queste due varietà molto discutibili, se ne trovano un numero considerevole di molto reali: l O Lo spirito di folla che ha posto a parte; 2° Lo spirito di famiglia, che in un mezzo bat·baro e belli~oso in cui le famiglie si urtano e si lanciano accanitamente l'una sull'altra, si accentua in spirito di clan. Il clan non essendo che la famiglia reale o fittizia, allargat? coll'adozione, fortificata colla discipliria tradizionale, lo spirito di clan non é che lo spirito ''di famiglia armato e militarizzato. Lo spirito di"mestiere 0 nel senso preciso della parola, lo spirito di corpo propriamente detto. Esso si suddivide in altrettante specie per quante categorie di professioni esistono: spirito sacerdotale, spirito unioersitario, spirito militare, spirito giudiziario, spirito m.ercantile. Lo spirito di mestiere dà. vita allo spirito di classe e allo spirito di casta. Allo spirito di casta quando la professione é e rimane e;editaria: casta, un ibrido di famiglia e di mestiere. Allo spirito di classe, quando vi é un gruppo di° professioni che SC>nointim1ppente connesse, anche quando ri v alizza~o, poiché e~se _son, posle sullo stesso piede e si passa facilmente dall una, all altra senza classificarsi, la stessa famiglia dando un figlio all'esercito, un altro alla magistratura, un terzo· al foro, un quarto alla medicina; ovvero nella classe .degli artigiani, dando uno dei figli alla calzoleria, un altro alla cappelleria ecc.; o nella classe dei contadini, uno dei figli alla vitic.ultura, l'altro all'orticoltura, ecc. Mettiamo da parte la classe· dei letterati e quella degli artisti. 4° Lo spirito di partito differisce dallo spirito di clan e da quello di classe. Esso raggruppa insieme individui appartenenti alle famiglie e alle classi più differenti. Lo spirito di coterie ne é un diminutivo. Lo spirito di corte ne é stato una specie oriO'inale e importante sotto l'antico regime. Lo spirito O di partito, al contatto della stampa, tende a trasformarsi in qualche cosa di assolutamente nuovo : lo spirito pubblico. 5° Vi é pure lo spirito di setta religiosa. 6° Al disopra di tutti, comprendendoli, lo spirito • di nazione, · il_ patriottismo, che non é, in effetti, che uno spirito di corpo ingrandito. La trasformazione del patl'ioLLismo in ()'rado .o e in natura, i suoi cambiamenti secondo l'estensione crescente delle regioni ai limiti delle quali si arresta e s·econdo i sentimenti che esso combina, sono da studiarsi da vicino. 7° Infine vi é bisogno di indicare il posto di uno spirito di gruppo superna.tionale, •d'uno spirito di ci:. oiltà, (ovvero di religione, la carta delle diverse civiltà corrispondendo mollo bene alla carta delle diverse religioni): spi,.ito cristiano, spirito buddistico, spirito mu-- -sulmano? .... Si tratta di studiare tuttu le varietà dello sptrito di gruppo enumerate, di rimontare alla loro- ori.;. gine comune, psicologica o piuttosto sociopsicologica, e di spiegar-e il senso delle loro trasformàzioni generali, la loro pa1-te nella formazione e nello sviluppo delle so. cietà. Tale quistio_ne è forse il punto più centrale della sociologia. Lo spirito di corpo è proprio ciò che l'americano Giddi ngs chiama la coscienza di specie e che se-. condo lui è il· fatto sociale elementare. A vero dire egli corre troppo prendendo per il fatto elementare èiò che é uno dei primi effetti, ma non ha avuto torto di dare una capitale importanza a questo profondo sentimento
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