RIVISTA POPOUI.E 'DI POLITIC.ALBT1ERB E SCIBNZB SOCJALI 57 lano i principali diritti dei cittadini, ma è accaduto di peggio, e cioè clie il Parlamento ha potuto starsene adunato per due mesi circa senza che fosse provveduto alla conversione in legge di quel decreto, quando la conversione immediata non soltanto era posta come condizione esplicita nei prelimina1·i del decreto stesso, ma é sempre condizione implicita di ogni provvedimento del potere esecutivo all'infuori della legge, e tanto più di pr?vvedimenti che intaccano dei diritti politici. Lo scrupolo dei bilanci fu esageralo relativamente in un paese ove si votano con tanta facilità gli eserciti provvisori; e fu esagerato assolutamente perché i bilanci pro~:vedono a necessità normali dello Stato, e nessuno dubita che possano essere approvati nella loro ossatura ordinaria, in quanto rispondono ad esigenze indeclinabili_. S'imponeva invece con· maggiore, decisiva, indeclinabile urgenza il· còmpito di far rientrare nel confine dèl'..diritto 'l'arbitrio del potere esecutivo in materie statutarie, anche ammesso che queste, in una forma qual-. sfasi, possano· essere ·violate. Una nuova prova dell'e'scr-· cizfo provvisorio sarebbe stata una violii?:ione momentanea di forma; il contegno adottato invece pei provvedimenti politici « ha violato oltre che nella forma, e: nella sostanza, i più alti diritti, ed ha .stabilito, com- •c'plice espreisa -la rappresentanza del paese, un prece- « dente di cui non riuscirebbe d'immaginare il più pe- « ricoloso e obbrobrioso». - (Flegrea - 20 gennaio). fingono di scervellarsi per trovare una diecina di milioni onde abolire il dazio comunale sulle farine, e il Ministro della Marina viene meno agli impegni presi con legge dello Stato a favore della marina mercantile, ecco che la Camera è chiamala a votare 393 milioni di spese militari. « Poi l'on. Villari, o qualche illustre pen- « satore, si meraviglierà che gli Haliani in numero « sempre maggiore siano disamorati delle istituzioni e del « governo, e che i socialisti trovino sempre maggior « numero di seguaci I » - (Economista di Firenze - 4 Febbraio). E. Demolins: Boeri e I nglesl. La superioritàsocialedei popoli. (Nel numero di dicembre 1899 della Science Sociale E. Demolins - il noto autore del libro : A quoi tient la superiorité des anglo-saxons - occupandosi del conflitto tra Boeri e Inglesi, abbandonando il terreno del diritto e della giusti~ia affermò che bisognava parteggiare per gl'Inglesi, perché essi in que.~to momentQ storico rappresentano la superiorità sociale. La frase elastica gli procurò molte critiche e molt.e obbiezioni. Il Demolins risponde ad alcuni nel N° di gennaio della sua rivista ed in ultimo riassume ciò ch'egli intende per superiorità sociale di un popolo. fliproduciamo integralmente le sue parole, senza interloquire sul loro valore. La Redazione). Per rispondere al_·desiderio di uno dei critici, ·il Lemaitre, gli ho indirizzata una nota che, sotto forma condensata, mette aImeno in luce i due elementi essenziali Le spese militari. Quel che avevamo preveduto é avve- • nuto. Il consolidamento della spesa per la guera in 246 milioni non era che una finzione. Era naturale. I tecnici competenti avevano gia. d~tto il loro parere: per mettere l'esercito quale lo vuole la legge vigente , e senza ombra di lusso, in pieno assetto per rispondere alla sua Le " Ultime notizie ,, inglesi. che danno la superiorità. Ecco tale nota : (( La superiorità · sociale appartiene alle razze capaci di mettere un territorio al più alto grado di valore con un lavoro personale, continuo ed intenso; capace in seguito di aprire largamente questo territorio a tutti ·i popoli e di adattarlo a lutti i progressi. È per questa doppia attitu- ' L'Inghilterra riceve sempre, beuchè tardi, le medesime notizie. mis·sione, forse un miliardo poteva bastare. Ed ecco che la verità già comincia a farsi strada, e il Ministro della guerra improvvisamente vien fuori con una domanda di 393 milioni. Naturalmente la spesa- si ripartisce in vari esercizi, anzi pel primo basterà soltanto stanziare in bilancio le spese relative, senza spenderle effettivamente; ma ormai questa é astuzia vecchia. Una volta votata la spesa, mostrando che, diluita in lungo tempo, non grava sul bilancio, viene presto il momento opportuno per dimostrare che giacché la si deve fare, é meglio farla su- • bito, e si trova sempre una tornata di scorcio di sessione ,in cui la Cam~ra vota, non una nuova spesa, ma un acceleramento -nello . spendere : e il Senato fa lo stesso. Il Governo e jl Parlamento, però, s'ingannano assai se credono che il pttese non abbia gia compreso il giuoco, e non giudichi come meritano questi infingimenti. Quando fu consolidata la spesa in 246 milioni, i signori Ministri della guel'.ra e i Generali non dovevano ignorare che i 400 milioni che oggi si domandano erano necessari. Nessuna di quelle spesJ é improvvisa: è che non si volle prevederla per aspettare il momento opportuno per far inghiottire al paese l'amaro boccone. Cosi mentre la giustizia langue anemica per mancanza di mezzi, mentre la pubblica sicurezza lamenta le insufficenti dotazioni, mentre si economizza sulla pubblica istruzione, mentre il servizio Postale e Telegrafico va male perché, e lo dichiara lo stesso Ministro; il Tesoro non dà quanto basta a farlo andar bene, mentre da due anni i ministri' (Ulk di Berlino). dine che queste razze sono, in tutta la forza della parola, pioniere delta civiltà. Nell'antichità furono i Romani che ebbero su _tu_tti tale attitudine; e fu ciò che dette la preponderanza, alle razze lati11e. All'epoca nostra sono gli Anglo-Sassoni. Non vi é opera più urgente di quella di creare questa altitudine fra noi, affine di non lasciare agli Anglo-Sassoni il monopolio di questa superiorità. Lavoriamo per darla ai Francesi. ~ (La Sciencé Sociale. Gennaio). rerum scriptor. Le Cartedi CarloCattaneo. Il 4 agosto 1848 i· moderati della Consulta Lombarda, all'avvicinarsi degli austriaci si misero in salvo, ma prima i moderati Giulini, Mauri, De Herra, consegnarono all'impiegato Angelo Bellazzi gli atti secreti con l'incarico. di portarli in paese libero che non fosse il Piemonte. Il Beliazzi, dopo Novara, li depositò presso due notai del Canton Ticino, e Cattaneo, allora a Lugano, cominciò a pubblicarli nell'Archivio Triennale del 1850. Ma dei documenti posseduti, o in copia o in originale, da Cattaneo çhe cosa è, avvenuto f Dell'Archivio Triennale uscirono tra il 1850 e il 1855, tre volumi, che arrivano ali' 8 aprile 1849, e in essi vi sono molti documenti con la indicazione Deposito Betlazzi, ma la pubblicazione del 1855 cessò perché fu boicottata dai moderati e dai mazziniani che si vedevano criticati spietal ameute e a base di documenti tutti i colossali errori commessi dal Mazzini nel 1848. Morto Cattaneo, tutte le sue carte furono ereditate da Agostino
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