Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 2 - 30 gennaio 1900

'R._IVISAT POPOLARE 'DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOClALl patriottismo che Giambattista Vico chiamò giustamente boria nazionale, e che Ferdinando Laghi molto opportunamente battezza col nome di etuscentrismo (1). Queslo deplorevole fenomeno psichico, frutto di uno smisurato orgoglio collettivo delirante, e considerato a buon diritto dalla Scienza come un vero caso specifico di reversione atavica (2), deve senza dubbio, in gran parte, l'odierno suo morboso sviluppo impressionante al pervertimento morale ingeneralo e diffuso dal militarismo; e se taluno crede di poter villoriosamente oppugnare questa verità evidente, adducendo gli esempii di popoli immuni dalla tabe militaristica, eppure invasati, non meno e for·se più che gli altri, dalla acciecante mamia dell' 1mpei-ialismo, ben meschino conoscitore si dimostra costui della incalcolabile importanza ed efficacia che nelle manifestazioni lulte dello spirito umano rivela il fenomeno del!' imitazione. Imitazione che - se 111 generosa lotta iniziata con nobilissimo intento da coraggiosi veggenti non sortirà esito definitivamente trionfale - riuscirà a trascinare nei fatali ingranaf>gi del militarismo anche i popoli considerati finora, come inespugnabili baluardi del civile progresso (3), rendendo dei ceti dirigenti, troppo ben tutelali dalla bugiarda e subdola diplomazia - in ten li incivili di violenza e di conquista. Prof. MANFREDI SIOTTO PINTOR dell'Università di Urbino. Perl'emigrazione •italiana Sarebbe opera assolutamente inutile far cenno della importanza della emigrazione nella storia della civiltà ; anche i libri più elementari sono pieni delle notizie che la riguardano nel passato remoto, e per quanto in esse campeggi l'eroismo dei pochi e scompaia l'azione delle masse, pure si riesce sempre a formarcisi un'idea adeguata da ciò ch'essa fu nel passato remoto. Vediamo ciò che essa significa e quali conseguenze produca oggi l'emigrazione. In vedetta. - Generale. non vedete venir nulla:! - Si, delle felicitazioni e degli auguri dai quattro angoli del mondo.... pel nostro nemico. così inevitabile quella guerra colossale e paurosissima alla quale già da lungo tempo - pur fingendo di volerla in ogni modo evitare - gli Stati europei si vanno preparando con assidua cura e con incalcolabili sacrifizi, sempre crescenti. Questa guerra immane e devastatrice auspica e sogna, per fatale necessità storica e psicologica, il militarismo; e sinché esso non sarà domato, e istituzionalmente distrutto, sinché conserverà l'organizzazione sua professionale ristretta ed esclusiva, pervertitrice del senso etico ed istigatrice delle passioni più bl'Utali, non sarà mai possibile che al sacro cò~pito della difesa nazionale, cui ogni Stato deve indispensabilmente provvedere, non s1 sovrappongono - complici gl' interessi egoistici (i) Op. cit. p. 33. (2) V. To1stoi : « Patriottismo o pace 1 » nel num. di Gennaio 1899 della « Vita Internazionale». (3) Non deve forse far impressione, ad esempio, il fatto che nel r ..cente congresso socialistico di Hannover lo Schiippel abbia potuto sosténere a spada tratta (trovando seguaci e difensori) il sistema degli eserciti stanziali 1 Caso più enorme, davvero, non ~i poteva dare I (Figaro di Parigi). Indubbiamente l'emigrazione, se in proporzioni considerevoli, indica che nel paese di origine c'è malessere economico o politico. Ora le cause politiche di emigrazione o non sussistono più o sono temporanee. Non sono più i tempi delle persecuzioni religiose o politiche, nei quali i Pellegrini dal Regno Unito volgevano le prore verso il nuovo mondo in cerca di ìibertà. Se l'amore di libertà è ancora vivo in qualche emigrante, il caso costituisce un fenomeno individuale e non mai potrà essere dato come indizio di una condizione che interessa delle vere collettività. La stessa emigrazione politica che dette l'Italia dal 1821 al 1860 e la Francia sotto il 2° Impero non, presentò affatto i sintomi economico-sociali, che caratterizzano l'emigrazione contemporanea. Le ricerche ufficiali che si sono fatte in tutti i paesi sulle cause, che generano attualmente l' emigrazione sono concordi nella designazione del malessere econ,J. mico come movente principale 1Wal,3sser·e conomico, intanto, non dev'es.,ere interpretato sempre come sinonimo di esfrema miseria material,e ; anzi ordinaria-

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