Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 2 - 30 gennaio 1900

RIP"ISTAPOPOLARE DI POL111C~ LETTERE E jCfl!'SZt! SOCIALJ denti che invocavano una riforma di costumi, essa presenLava lo slesso fenomeno che si verifica oggi nell'altuale co,-rompimenlo di tutli gl'istituli polilici. Nella diagnosi del male, della corruttela e degli abusi, i giornali cosliluzionali riescono eloquenti, ma quando si Lralla di trovare il rimedio perdono il cMaggio, sembra cl1e l' intelligenza lorn ~i ecclissi ... e se ne rimeLLono,come gl'ingenui credenti del medio evo, al ravvedimenlo dei colpevoli, all'inizialiva dei co1'roLLi.Il bucalo dei loro panni sporchi non è del sistema, da cui la co1Tuzione emana, che può esser fai to. Come la riforma della Chiesa venne da chi si pose fuori della Chiesa stessa, non dai Papi, dai Cardinali o dai Padri del Concilio, così la riforma dello Slalo non potrà venire che da chi sta fuori dell'orbita. (Educaz:one politica - 15 gennaio). Sanwel Cornut : Storiaanedotticadellaguerrasud-africana. - Niente è più degno di ammirazione della pazienza tutta romana con la quale l' Inglesi hanno assistito ai rovesci delle loro armi : ma noi riserbiamo tutte le nostre simpatie pei Boeri che lottano per la libertà. Le vittorie dei Boeri riaprono la serie dei secoli eroici che sembravano chiusi per sempre. Questa parola superbamente antica, la libertà, si rialza più potente che mai nella lotta di tutto un popolo che combatte per la sua esistenza. A Pretoria non resta un solo uomo valido, a parte le autorità, i prigionieri e quei che li sorvegliano. Le donne Boere sono ardentissime a detestare l' invasore, ma l'odio _non le fa disumane, ed esse nella Croce Rossa, diretta dalla signorina Aubert, figlia del console generale di Francia, curano con eguale devozione tutti i mutilati. Esse però spingono i loro figli a combattere come delle madri spartane. Le si veggono anche nella maggior parle dei commandos in marcia, e fanno frequenti apparizioni nelle tende dei loro figli e dei loro mariti. Se i Boeri, la maggior parte guardiani di bestiame strappati alle loro occupazioni casalinghe, uccidono più nemici che possono, non si danno però l'aria di antichi Romani descritti· da Corneille. Hanno le loro ore di svago, scambiano col nemico delle barzellette per mezzo del telègrafo eleografico, e ingannano le lunghe giornate di attesa con dei giuochi, dei calembours, con la caccia e con la pesca. (Revue Bleue. 20 gennaio). E. Berth: A propositodellalottadiclasse. - Il caso Iaurès - intervento dei socialistrin difesa di un borghese, Dreyfus - e il caso MiUerand - intervento di un socialista in- un governo borghese - sono stati discussi prima col referendum e poi nel Congresso 'di Parigi dal punto di vista della lotta di classe. In quanto al primo caso la questione è stata posta male : poiché per risolverlo in nome della lotta di classe bisognerebbe credere a questi errori di ottica socialista e cioè: che la borghesia sia una massa omogenea reazionaria, mentre essa comprende almeno due gruppi, di cui l' uno· rappresenta l'antico regime clerico-feudale, e l'altro la borghesia capitalista e liberale uscita dal 1878; che fra questi due gruppi il proletarialo resti neutro ed indifferente, quando il suo stretto dovere è quello di difendere la civiltà più avanzala della borghesia contro un ritorno alla civiltà feudale; che il proletariato debba considerarsi un mondo chiuso che non deve interessarsi alla società presente se non con contatti esteriori; che debba, perciò, rinchiudersi in un rigido egoismo di classe, negando ciò che forma il valore umano del Socialismo, secondo il quale il proletariato non acquista tutta la sua importanza sociologica se non perché esso agita nel suo seno i principi di una Società nuova, e ch'esso è attualmente la sola classe capace di assicurarn non solo a sè stesso, ma a Lulla la Società una civiltà superiore. Molli hanno giudicato il caso Jaur-es da un punto di vista di un grelto ulilitarismo che si trnva in fondo della coscienza di molli sociali Lie che la c01-rompe. L'interesse del prolelarialo 11011deve guardarsi come separalo dagli i11teressi gene1'ali della Società; ma è precisamente gua,,dandolo solto l'angolo visuale degli interessi generali che si ha l'importanza storica del proletaria lo modemo come rappresentante dell'avvenire della civiltà. Una organizzazione inlerna a base di egoismo di classe non può conciliarsi con le alte aspirazioni morali, e costituisce per sé stessa una deprimente diminuizione dello spirito e della coscienza socialista. È più discutibile il caso Millerand; ma si può sempre giustificarlo. Se sono utili le leggi sociali che la borghesia concede sotto la pressione del proletariato, la entrata di un socialista in un governo borghese non sarà nemmeno essa una graziosa conces-. sione della borghesia, ma sarà la conseguenza della stessa pressione, colla quale il proletariato si assicura meglio la realizzazione di tali leggi. Millerand è entcato nel ministero come rappresentante del proletariato, vi sta come lale, e come tnle vi ha dato uno spellacolo nuovo : il resoconto del mandato ministeriale innanzi alla •cosciente democrazia di Lilla e del Nord. In un modo generale nell'uno o nell'altro caso sembra che i socialisti siano troppo attaccati alla lettera delle for-· mule e non sappiano adattarsi con abbastanza elasticità ai fatti nuovi che si presentano. Bisogna abbandC1nare il rivoluzionarismo ingenuo dei primi tempi e persuadersi eh~ a misura che vengono la forza e il potere, il sog'.10 puro e l'utopia rinculano. Sempre più il fine e il movimento si compenetrano l'un l'altro: lo scopo non ci sta più immutabiie e trascendente dinanzi ai nostri sforzi; non è più concepito come doventesi realizzare tutto in un colpo. È lo spirito socialista, che orienta in una direzione giusta il movimento operaio, s'incarna nelle istituzioni proletarie, anima la condotta di ogni socialista, compiendo quella rivoluzione morale immensa, analoga a quella del cristianesimo, che consiste, come lo disse Sorel, nella nuova r,Q,luta;ionedi tutti i calori. Il movimento può rivestire forme diverse; l'importante è di mantenere vivente questo spirito. (Le Mouvement socialiste - 1 ° Gennaio). G. S. Gargano: Libridi testo. - Non sono molti anni Emmanuele Gianturco, annunziò alla Camera che era suo intendimento di affidare a speciali cultori la compilazione di due libri, che dovessero nelle scuole elementari servire di lettura ai fanciulli che stanno sui monti o sul lido dei nostri mari. Pensava che fosse doveroso, e sopra tutto utile, attrarre l' attenzione di tanta.' par'te delle piccole generazioni che nei monti e sui mare tra~ scorrono la loro esistenza, che dai monti e dat mare traggono i mezzi di vivere, su quei luc,ghi che la consuetudine impedisce di conoscere esattamente e p·ro'fondamen te. Pensava ancora che non era cattivo esempio quello di non incoraggiare più la pubblicazione di tufti quegli altri numerosi libri di lettura pei quali non resta nell'animo dei fanciulli se non la memoria di tutte le scempiaggini che dice o che fa un Carluccio o un.·Pierino qualunque, l'eterno tipo di un ragazzo che non esiste, mostruoso fantoccio ripieno di tutti i det,r:iti della declamazione e della retorica. Un'idea sana era germogliata nel cervello di un uomo che mostrava di. cono:-

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