• ;8 'l{JVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI durmann. Nel medesimo tempo lord Churchill, chiamato al segretario del!' India, incorporava tutta. la Birmania nell' impel',) brilLanico. Ora l'imperialismo inglese ha pl'ovocato la seconda guerra del Transwaal di cui solo l'uvvenire può conos 'ere la fine. La regina Villoria enLl'a nel suo 01 lantesimo anno, e la sua vecchiaia è 0110rala dal suo popolo. Essa ha regnalo più di 62 anni, e la metà di questo lungo periodo di tempo, come avrebbe scritto Tacilo, è slalo consac1·ato a pacifkare i suoi Slali con la .... gue1Ta. Cenl.ovenlitrernila soldali, il fiore della giovenlù e della nobiltà inglese, hanno coperto coi loro cadaveri i piani di Ame1·ica, di Africa e di Asia, e più di 27 milia1·di sono stati spesi pe1' quest'opera gloriosa, e i poeti hanno scritto : « Tra il popolo e la regina non v' ha che la veri Là e la pace 1 » (Reoue des Reoues - 15 Gennaio). • Ercole Vidari : l'avvento dei partitipopolari. - La denominazione di partiti popolari non corrisponde esattamente alla verità, perché popolo, cioè parte di esso sono pµre molti di quelli che non militano nei partiti popolari, ma non è su questa disputa di nomi che vogliamo insistere, bensì soprn queslo grande fenomeno per cui la direzione della cosa pubblica viene poco a poco. a passare a coloro che fin qui furono esclusi dalle pubbliche amministrazioni. Per quanto repubblicani e sot'iali_s.ti,che costituiscono i partitili popolari, dovranno a !tingo anda1·e di.vidersi ed odiarsi perché troppo sostanzialmente diversi negli scopi (f), e quantunque, pur senza aver nessun dono profetico, si possa scommettere che le cose andranno così,nei loro progressi, però, si ha una pruova che la evoluzio11e, cioè la continua trasformazione degli enti e degli istituti umani, è legge fatale di natu1•a,e che per non morire. o impudridire bisogna muoversi e rinnovarsi incessantemente, camminare cioè. Il partito moderato, monarchico più del monarca " compromeltente lodaLor « suo ad ogni costo ed ossequioso ad esso più che tal- « volta non comporlasse l'interesse del paese », ministeriale quasi sempre, si allontanò poco a poco dal popolo e fu da esso abbandonato; la Sinistra parlamentare fu trascinata per le rnedesime vie; e oggi i partiti popolari, conquistate le amministrazioni comunali, si preparano a dare la scalala ai poteri dello Stato. Non v'é da temere che il mondo vada a soqquadro per questo. I partiti popolari• ben tenteranno di attuare alcuno dei loro ideali; ma se questi ripugneranno (1) alla natura e alla necessità delle cose, dopo breve esperimento naufragheranno inesorabilmente. Se faranno bene, sieno i benvenuti. Se faranno male, il gastigo loro non si farà aspettare troppo a lungo. Che chi tenne fin qui il mestolo in mano deh~a strepitare e protestare contro coloro che glielo tolsero è naturale ed umano, ma questa non è una sufficiente ragione per gridare il crueifige contro i nu•>vi venuti. Vedeleli prima a·la pruova. (Vita Internazionale 20 gennaio). La Rivista: Il nostrobilanciomorale. Quando or fa un anno 1111z1ammola presente pubblicazione la stampa periodica socialista, ad eccezione dell'organo quotidiano del partito, era stata ridotta al silenzio. Noi volevamo offrire ai socialisti una tribuna, e rompere quel silenzio, senza collocarci però nel campo chiuso delle teorie tradizionali del partito, reclamando la più ampia libertà di discussione, uscendo dalle fol'mole convenzionali, per cogliere il Socialismo nelle sue linee fondamentali, nei suoi momenti essenziali, pe1· perfezionarne la concezione. L'or.era nostra non è stata vana. Le invettive, le sorde calunnie, la cospirazione del silenzio, il boicottaggio non hanno impedito alla verità di farsi st1·ada. L'anno che ora finisce ha segnato una nuova departioe nel movimento socialista internazionale. L'unione fra i partili socialisti francesi certo non è ancora compiuta; ma è dovenlata una necessità morale. Scioglie:i.dofi i parlili per fondersi insieme è naturale che vengano messe in dispar·te le doLlrine particolari e si inlegri la concezione del Socialismo. I rappresentanti dei Sindacali operai al Congre5so di Parigi hanno reclamato che il partito si occupasse di riforme concrete, di miglioramenti economici più che di politica parlamentare a cui si è troppo esclusivamente rivolto. Allo stesso resullato al quale i socialisti francesi sono stati condotti da ragioni pratiche, si avviano i tedeschi per ragioni teoriche. Noi non siamo bernsleiniani. Accettiamo molle delle premesse dello scrittore tedesco - anzi le avevamo anticipale - non crèdiamo alla catastrofe, all'accentramento indefinilo della ricchezza, all'esclusivismo economico, al modo comune d'intendere la lotta di classe; ma non riteniamo possibile la trasformazione pacifica dell'attuale ordinamento capitalistico-oligarchico in un ordinamento democraLicosocialistico. La lotta non si presenta come fu immaginato: operai da una parte, borghesi dall'allra. Una parte della Borghesia é invece disposta a far causa comune con la classe operaia : bisogna accettarne il concorso e dirigerne le forze all'attuazione del Socialismo che, più che la bandiera di un partito o di una classe, è l'aspirazione dell'Umanità ad un più alto grado di benessere, di moralità e di civiltà. L'alleanza dei Partiti popolari in Italia non deve limitarsi ai compromessi elettorali, ma concretarsi in un Programma comune, per il quale i partiti uniti si propongano combattere non entro il Parlamento soltanto. Alcuni hanno creduto che la critica franca e serena che abbiamo fatta delle teorie e dei metodi dei partiti socialisli costituiti potesse nuocer ali' Idea Socialista, e che indebolisse il Socialismo di fronle agli avversari. Errore madornale 1 La forza del Socialismo è tut;ta nella verità e nella giu~tizia delle -sue rivendicazioni fondamentali. Vi sono i misoneisti del Socialismo. Ogni novità li spaventa. Sono uomini di poca fede. Le verità nuove non cancellano le vecchie, ma le rafforzano. Il Socialismo, come ogni cosa che vive, si rinnova continuamente, e sono i peggiori suoi nemici quelli che vorrebbero costringerlo a fossilizzarsi. (Rivista Critica del Socialismo - Dicembre). L'avvocato di turno : La bancarottadei pieni poteri. La lettura dei resoconti del processo Notarbartolo, le lettere Mirri, le polemiche e rivelazioni intorno alla Mafia uscile sull'Avanti, le lettere dell'on. Colajanni al Secolo costituiscono un grande sventolamento di panni sporchi al sole che sarà benefico se il popolo saprà rifletle1·e , e non si lascerà sviare dai soliti sofisti salvatori delle istituzioni. Anzilutto è da considerare un fatto, ed è l'inutilità, anzi il danno, dei pieni poteri. Come rilevò la Gazzetta del Popolo di Torino, un giornale non sovver. versivo, dal 1893, data dell'apertura del processo NolarbartolÒ, la Sicilia ha avuto quasi sempre il regime eccezionale, eppur e' è da trasecolare tanto si manifesta rr.eschina, sproporzionata affatto alla gravità del procedimento eccezionale, l'efficacia dei pieni poteri, dati tanto al generale Mirri che al conte Codronchi. Ma v'è di più, ed è l'impotenza dimostrala dai nostri partili costituzionali a trovare rimedio ai mnli che essi pure denunciano. Quando la Chiesa era così corrotta che da ogni parle si levavano voci di protesta e voci di ere-
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