RlPISTA POPOLAREDI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI Questo totale non comprende gli operai agrari, i marinai e gl'impiegati delle strade ferrate. La tavola seguente paragona le cifre della tavola di sopra con quella degli anni precedenti e ci mostra che il numero degli operai beneficati dalle fluttuazioni nei salari del 1898 eccede molto quelli dei quattro anni precedenti, mentre il guadagno in denaro è molto più grande. Anni Operai beneficati Accrescimento netto (più) o decrescimento (meno) nei salari ebdomadari degli operai beneftcati. I 1894 670.386 (meno) 1.127.275 1895 436.,18 (meno) 705.275 1896 607.654 (più) 664.800 1897 597.444 (più) 787.675 1898 1.0[5.169 (più) 2.020.375 Un fatto accessorio che ,:olpisce è la diminuzione della percentual~ di quei che non sono impiegati nelle principali trades-unions prese nel loro insieme. Così nel 1894 era del 6, 9 010;nel 1898è disceso gradatamente al 3 010. Durante nel 1898 le ore di lavoro costituente un giorno ordinario di 37.772 operai è cresciuto di 1.277. Il risultato netto è una riduzione media di circa di due..ore la setlimana per 39.000, mentre che nel 1897 la riduzione media era di quattro ore per settimana per 70.000 operai. Ecco una tavola istruttiva sulla giornata di otto ore. Numero degli operai beneficati Riduzione a otto ore 189! 189j 1896 1897 ,: 1898 Case industriali private Corpi pubblici 8.690 163 43.400 85\J 645 10.932 2.087 923 502 12 52.090 1.022 1.568 11.434 2.090 Ritorno alle antiche ore Case ,industriali private 723 763 300 146 In modo che, come dice il Libro Bleu, i ritorni a una giornata di lavoro più lunga d~lle otto ore sono stati insignificanti. L'anno 1898 avrà il record in quel che l'iguarda ì salari. Fino alla fine di giugno, il numero degli operai beneficati da queste fluttuazioni è stato di 928.250, di cui 2200 hanno avuta una diminuzione. L'accrescimento medio, per testa e per settimana, è già di 1 franco e 40. I minatori di carbon fossile hanno non solo mantenuto gli accrescimenti del 1898, ma li hanno sorpassati. L'analisi delle cifre preliminari pubblicate, mostra che 670.000 minatori di carbon fossile hanno guadagnato ur. eecedente di L. 1.40 per settimana per ciascuno; 100.000 operai metallurgici, meccanici e costruttori di navi L. 2.25; 147.000 operai dell'industri e tessili L. 0.45; 46.000 operai di fabbriche L. 2.50; e 15.250 operai diversi L. 1.80 ciascuno. RIVISTADELLERIVISTE F. Papajaoa: Norde Sud. -:- È divertente vedere come queste elocubrazioni sul Nord e sul Sua, si allargano e penetrano sulla folla. Giorni sono ho sentito da un operaio socialista che i proprietari nel!' Italia settentrionale sorio buoni agricoltori e gran produttori, contribuiscono alla prosperità nazionale e non sono un ostacolo alla infinita progressiva evoluzione sociale, mentre nell'Italia meridionale i proprietari sono la causa prima del pauperismo, dell'immoralità e dell'immobiltà politico-sociale, e che quindi bisognerebbe che il Settentrione si svincolasse del pesante fardello del Mezzogiorno che gli ritarda la corsa ascendente verso l'era nuova. QuesL' operaio, il quale del resto non ragiona peggio di cei-ti professori, dimentica alcuni fatterelli che non sono del tutto in favore dei nordici, né dell'influenza ascensionale del Nord sul Sud. Per esempio la mafia aristocratica, la nobile camorra degli agrari, che ruba sul pane del popolo più di 200 milioni annui, è essa composta esclusivamente di latifondisti meridionali'? Chi ha sopportato le conseguenze della rottura. del trattato di commercio colla Francia'? Son tutti meridionali i grossi azionisti protezionisti di Terni'? E Genova ,centro dei premi della marina mercantile, è in Sicilia'? E tra i fabbricatori di zucchero che, messi a posto alla Camera, s'arrabattano ora ifltorno al Senato, non c'è per caso qualcuno del1' Italia settentrionale e centrale'? Eh! certo, le mafie nordiche non assassinano nessuno: si sono accontentate di mandare in gattabuia un certo numero di cittadini che davano loro noia, ma sempre però in via legale, da gentiluomini, per mezzo del governo e dell'esercito. Impari dunque il Mezzogiorno come si fa ad esser civili e progressisti; esso é ancora alla scuola elementare della Mafia e della Camorra. E se, in fondo, questa opposizione d'interessi tra Nord e Sud non fosse che un fantasma ! Spazziamo via tutte le mafie e .camorre, e allora il governo non avrà più da servirsi della mafia popolare medioevale per salvare la mafia altolocata, dirigente, nazionale e moderna; allora magistratura e pubblica sicùrezza potranno agire senza temere pressioni, contrordini, smentite, traslochi; la giustizia. cesserà di essere un punto interrogativo, e anche le cause economiche della mafia potranno essere un poco rimosse. (Giornale degli Economisti - Cronaca - Gennaio). Generale Luchino dal Verme : Tre mesi di guerra fra inglesi e boeri. Non è certo questo il momento di fare la storia delle operazioni militari delle quali non giunsero in Europa che notizie telegrafiche e sovente contradittorie, ma malgrado ciò non sarà superfluo studiare come sia accadulo che le solide truppe britanniche siano state ripetutamente battute e ridotte nella impossibilità, dopo tre mesi di guerra guerreggiata, di procedere avanti. Se nel campo logistico debbonsi ricercare le ragioni principali dell'esito infelice del primo periodo deìla campagna, non è men vero che l'azione tattica ha pure fatto difetto. « Per quanto in Italia si creda e si dica che in « Inghilterra non si fanno recriminazion1 sulla condotta « della guerra, non si ha che leggere i giornali, anche « i più autorevoli, per convincersi del contrario. Soltan- « tochè più che dei Generali si t13nde a colpire l'Am- « ministrazìone della guerra, contro la quale si accen- « tranç, il biasimo, i frizzi, e non mancano i vituperi. » L'errore strategico capitale primo del disperdimento delle forze, per correr dietro a fini secondari, in un teatro della guerra che è va sto quasi quanto l'Europa centrale - Francia, Belgio, Olanda, Svizzera, Alta Italia e gran parte della Germania e dell'Austria-Ungheria vi troverebbero posto - non deve attribuirsi al comandante in capo, ma all'influenza del Governo, o locale o di Londra o di ambedue; quell'influenza di cui ebbimo noi purn a risentire in Africa e gli spagnoli a Cuba. - Come finirà'? Nell'ottobre era unanime l'affermazione che l'esito finale sarebbe assicurato all'Inghilterra, ma i rovesci del decembre hanno scosso alquanto quella fede. L'ultima parola sarà forse detta dalla popolazione della Colonia: gli Ajrik.anders potranno d~cidere dell'esito della lotta. È certo che i prossimi eventi assumeranno
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