'R..IJ"ISTA'POPOLAREDl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI per berne il sangue e per mangiarne la carne; quelli· del brigantino norvegese Drot,nel 5 novembre dello scorso anno, in un impeto di pazzia si morsicarono per fame l'uno coll'altro dopo aver ucciso e mangiato il corpo di un loro compagno, e dopo che uno di essi si precipitò in mare per disperazione. In base a tali fatti ed a considerazioni di ordine fisiologico ed anatomiche si esclude l'imputabilità del furto per fame trovando applicabile l'art. 46 del cod. penale. lnfaLti per l'applicazione del detto articolo occorre la coscienza perattiva od intellettiva, mentre nel ladro nori vi è nel momento del furto che una coscienza morbosa; esiste una intelligenza anormale a caginne delle alterazioni che subisce il cervello in istato di protratta fame, e manca la libertà dei proprii atti in quanto nel detto stato non si ha forza sufficiente per opporsi ai bisogni prepotenti dell'esistenza. V'è in proposito una sentenza del Tribunale di Chateau Thierry del 1898, che con lo stesso ragionamento assolse la giovane Luisa Menard colpevole di furto di una pagnotta. Se per aversi il reato occorre che il fatto sia voluLo dall'agente con una intenzione lesiva del diriLto altrui, e con un tine antigiuridico da raggiungere, nel furto per fame non manca la volontarietà del fatto, e lo scopo per cui vi fu la lesione al di1·iLtoaltrui di proprietà è costiluiLo dal liberarsi dalla fame, ed il fine è quello di vivere, cioè un fine eminentemente sociale e che occupa il più alto posto nella gerarchia dei diritLi. Quindi la non criminosità del fine nell' alto maleri,?!e dell'appropriazione, cioè la mancanza nello agente del!' intenzione diretta ad arricchirsi col ledere il patrimonio altrui, deve mandare assoluto il prevenuto. A sostegno di tale teoria v'è una sentenza resa dal giudice inglese Harwins nel 1890, che assolse un gentiluomo che fu arrestato mentre per fame rubava una pagnotta. Ma vi è un terzo punLo di vista dal quale bisogna guardare la quistione presa in esame, cioè dal punto. di vista della necessità, magna vi cogente, giusta l'art. 49 ,n. 3 del cod. penale. All'uopo bisogna ricordare che secondo la legge Rodia era lecito di servirsi della merce altrui quando cibaria defecerint in navigationem, ed in un frammento si discrimina chi abbia operato una tal cosa ritenendosi' periturns si non fecisset. Nel diritto intermedio, n~lla L• x feudorum, nel diritto canonico, nella Carolina, come nei Codici di Venezuela, Nicaragua, Paraguay, nel danese, ed in ispecie in quello di Friburgo viene assoluLo per il concetto della necessità chi ruba per fame. Tale soluzione occorrerebbe venisse seguita dai nostri tribunali, in vista del concetto giuridico del furto ed in vista di un concetto umanitario che è al di sopra della legge. (Rwista di Psichiatria forense e Antropologia Criminale. Dicembre). lng. R. Paderni. Suore italiane e donne chinesi. - La provincia di Hupeh ha il lugubre primato dell'infanticidio delle bambine chinesi. A Hankou le suore italiane si consacrano alla pietosa opera di sottrarre quelle povere fanciulle alle mani delittuose di genitori incoscienti. L' Istituto ha la vastità di un paese, e, tra bambine lattanti ragazze e donne abbandonate, ricovera i400 persone sotto la sorveglianza e le cure amorevoli di 15 suore. La Superiora è una signora lombarda che si è fatta chinese per amore dell'umanità. Riassumerò il più brevemente possibile e nella sua semplicità atroce il racconto che sentii pronunciare dalle sue !abbra pietose. Fra i chinesi è segno di catlivo augurio quando nasce una bambina. Una o due le lasciano vivere, alle altre, però, non si lascia vedere la luce. La figlia del povero è un ingombro per la famiglia che è obbligata alla crudele fattura di bendare i piedi e farli più piccoli che è possibile, il che porta uno spreco di tempo, di bende e di scarpe. Appena trovano un ragazzo che voglia prendersi la bambina per futura sposa si chiamano subito i testimoni, e dopo un pranzetto si fa il contratto, scrivendo, su di una carta rossa, a sinistra la data di nascita del fanciullo, a destra quella della fanciulla, coll'approvazione dei testimoni e dei nuovi suoceri. Il padre dello sposo, se non è in grado di far doni considerevoli alla famiglia della sposina, deve mantenerla e vestirla. Allora cominciano i giorni più amari per la futura sposa poiché la suocera la guarda di mal'occhio, come un peso, come un ingombro in casa. Deve far la serva, e guai se manca ! le percosse sono continue. Sono cosa incredibile le fatiche che deve sostenere dopo i 10 anni I Il con tratto è indissolubile tanto se lo sposo è sano come se diviene storpio, cieco, giuocatore, o:fumatore d'oppio. Dopo lo sposalizio se la donna è sterile è aborrita, se no, si fanno grandi feste, che si rinnovano se i figli son maschi, dei quali Luttii capricci vengono secondati. L'Ope1·a dell'Istituto è splendida per risultati pratici. L'Istituto salva non meno di un migliaio di bambine all'anno, e ricovera parecchie centinaia di piccole nuore. La spesa è stl'aordinaria. Basti dire che 50 donne sono impiegate nelle cucine ove si richiedono da!Ie 600 alle 700 libbre di vel'dura al giorno. Ogni anno si consumano 2600 ettolitri di grano. La tela necessaria per vestirle sorpassa le 2200 pezze all'anno. L'unico sussidio che l'Istituto riceve dalla Santa Infanzia di Parigi non basta che a coprire 1t3 delle spese. Tutto il resto vien procurato dai lavori delle ricoverate. (Illustrazione Italiana, 1 gennaio). D' Woods Hutchinson: La Cavalleriadeglianimali. - Gli animali hanno un sentimento del dovere molto distinto e netto. L'abitudine di difendere i piccoli ed i deboli è molto sparsa nel regno animale. Quanto alla cortesia verso le signore essa è spinta ad un punto straordinario. Nessun cane che si rispetta morderà mai una cagna eccetto in caso estremo di difesa. Però, ho il dispiacere di dire che la femmina, invece, di regola generale, non si farà alcun scrupolo di punire, quanto lo potrà, ogni individuo dell'altro sesso che gli sarà inferiore di altezza e di forza. Una cagna bisbetica sarà causa di disordine in una muta di cani più che di tre rappresentanti del sesso forte; perché tutte le volte ch'essa è contrariata, non risparmia di gridare più forte. Questa cortesia dei cani è spes•·o molesta quando si tratta di cacciare il lupo, perché la maggior parte dei cani, per atavismo, si rifiutano di attaccare la belva e, in qualche caso, di seguirne le pedate. (Contemporary. Dicembre). AVVISO , Offriamo ai nostri lettori l'abbonamento cumula• tivo con l'Edizione Italiana degli scritti di Marx, Engels e Lassalle alle seguenti condizioni : Annuale L. 14 oo Semestrale » • 7 oo Trimestrale » 3 50 La pubblicazione con cui abbiamo fatto la presente coinbinazione è opera pregevolissima del Prof. Ettore Ciccotli ed esce in Roma a fascicoli bimensil di 62 pagine in 8° grande. L'economia è del 1 O 010, On. 'Dr. NapoleoneColaja1mi proprietariod,irettore-responsabile. Roma Tipografia via Gigli d'Oro 16.
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