'R..IYIST.A POPOL.AREDI POLITIC.A LETTERE E SCIENZE SOCIALI IJ _poter fare assegnamento. I suoi contemporanei, special- !tnente gli avversari avrebbero provveduto a giustificare <cl.inanzialla posterità la· sentenza di morte. Gesù di Nazareth passò come un umile mortale che ;abbia commesso un reato politico più o meno qualifi- -cato, non come un Genio che facesse tremare troni ed ~ltari, e spingesse a sommossa le plebi. Questo è un fatto innegabile. Romani e Giudei non trovarono ne- -cessario nulla documentare intorno alla personalità di 'Gesù! Tanto che non ripugna troppo il pensare eh' ei fosse un buon dia volo con la fissazione di esser Re Judeorum, perchè aveva un paio di amici che lo credevano, senza troppo capir la po)itica. A noi, da secoli, la persona del Nazzareno appare ~ttraverso le lenti degli Evangelii. Ciò significa che la :realtà dell'individuo andò perduta. Anche se i racconti fossero scritti dagli stessi evangelisti, rimarrebbe m- (lerta la verace personalità del figlio di Maria. l'individuo alle· regioni spiritùali, acciocchè la miseria umana non lo tanga? - Ovvero si tratta di un democratico principio rivoluzionario per mutare la vita sociale-? - Chi mi toglierà da. questo bivio? È egli possibile che Gesù di Nazareth professasse la dottrina che più tardi gli fu attribuita? Tal possibilità non è chiarita. - È egli possibile che tal dottrina contenesse nella sua essenza già la più profonda antitesi? Ciò è si poco stabilito che a Gesù si attribuiscono tante cose belle e brutte, che fanno a pugni, e che assolutamente non possono albergare in una unica persona. E per colmo viene ora la scuola positiva a imprendere studi « scientifici » sulla psiche di. Gesù... che non esiste più ! Gesù scomparve - e riapparve trasfigurato! Questo è un fatto simbolico, non leggendario. La trasfigurazione adombra quella metamorfosi che la personalità subisce, quando un nucleo d'individui s'impadroniscono di una idea e la incarnano La storia e la psicologia -ci daranno sempre la stessa Le vittorie inglesi. in un tra passato - acciò i·isposta - Un uomo fu mes- --..;;_;. -so a morte siccome preten - ~ <lente alla corona giudaica· • "bi"ài"!~i--=-~....;;-~lil! - e forse con ingiustizia. ~-.·. ~~ Noi non sappiamo altro di· . :autentico, non possiamo nep- ~pure giurare se si trattasse <li un popolano ovvero di un :aristocratico. Col tempo si :formòla leggenda - e Gesù ::non fu più Gesù! È certamente poetica la ::nascita del « Redentore », 1na se ciò fosse stato noto :allora, Roma non lo avrebbe ignorato. •apparisca realtà agli uomini che vogliono intendersi. Chi Gesù si fosse, è vano cercare, ma la Ecclesia che nacque da lui rappresentò appunto uno spirito nuovo detto evangelico od anche apostolico. È lecito credere che gli Apostoli abbiano fatto del Nazzareno un tipo... molto più perfetto che non fosse il buon figlio di Maria. La fede è una gran bella -cosa - per essa vediamo Dio e lo sentiamo, ma la -credulità delle_ moltitudini crea le personàlità leggen- <larie - perchè l'uomo non -si contenta della divinità a- ;stratta, e la realtà è un ati;o di credulità in persona '(lhe si ama e si adora. louhert (a Iohn Bull) : Ne avete avute abbastanza o vi piacerebbe averne delle altre 1 Il tipo degli Apostoli andò smarrito? Lo si cerca sempre ancora. L'arte geniale può sbizzarrirsi a creare « Nazzareni ~ all'infinito. I tipi principali rimangono tre: l'ari3tocratico nobilissimo - il mansueto popolano - il ribelle agitatore. Se non è facile creare coscienziosamente tipi umani, il creare tipi sovrumani è Cosi avvenne che Gesù apparve alle Genti varie, '<}Omuen Jl1artfre, cioè come un uomo che soffrì per -una dottrina - la quale venne bel bello messa insienie un bel pezzo dopo la scomparsa di Gesù. Non più il preteso pretendente, ma il filosofo, il· riformatore, il :Redentore apparve sulla croce. Il credere è assai facil ~sa quando mancano le prove! Un asino volante diventa una possibilità quando la credulità appare virtù. Notiamo un altro fatto innegabile. Più la persona di 'Gesù ci sfugge, più si afferma con straordinaria poten- .za la dottrina - diremo -'- della Buona novella. Donde emerse tal dottrina? Da Gesù o dall'antichi- -tà ? - Da Gesù - rispondono i Cristiani; dall' anti- ,chità - rispondono i dotti. E i connazionali di Gesù -crollano il capo. Per poter rispondere occorre sapere che cosa costi- "tuiva tal dottrina. Essa non è un concepimento razio- "ll.ale,logico... è un delizioso pasticcio di elementi combloventi. Si tratta di un ascetismo atto a trasferire bella arroganza. Forse il vero Gesù non fu nè questo nè quello; sarà stato probabilmente un rriisto di tutti tre, non alieno dal far la parte di messia ebraico. Comunque, dopo che la Ecclesia lo ha trasfigurato, Gesù non esiste più - esiste il Cristo. Cristo è quella creazione collettiva che rappresenta uno spirito complesso, universale, e che sostituisce all'individuo scomparso appunto la dottrina della Buona novella già da più fonti scaturita, ma or solo in aspetto di spirito nuovo. Cristo esiste; la chiesa lo ha creato. Ma se questa non attribuisse a Gesù ciò che la leggenda ha creato e consacrato, il Cristianesimo si svolgerebbe all'infuori della Chiesa. Ecco perchè la critica storica fa paura. ai sacerdoti ! Intanto quanto più i fatti della . vita di Gesù si danno per concreti, positivi, autentici, tanto più la dottrina del Cristianesimo diventa confusa e contradittoria. Quella «vita,. che noi vogliamo trovare così sublime, è una costruzione sapiente in forma popolare; e perchè la costruzione è collettiva, e non in-
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