Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 1 - 15 gennaio 1900

IO 'l{_IVISTAPOPOLARE DI POUTICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI tra Sonnino e Bissolati; o ha finto una ipòcrita, una laidamente ipocrita indignazione contro la decadenza dei costumi parlamentari. Il caso dell' ost1·uzionismo non solo prova che e' è armonia tra paese reale e paese legale; ma prova anche che una parte della rappresentanza, l'Estrema, è assai migliore del paese. E concludo: il paese è ignorante, è incosciente, è scettico, è fiacco..., è tutto; meno che diverso e migliore della sua rappresentanza! E perciò anche io grido coll'amico Gibelli: si finiamola I Ma finiamola sopratutto colle illusioni, che qualche volta possono sembrare menzogne.... * * * dell'amico lombardo dal « Non bisogna illuderci sperando nell'ignoto : il Po- « polo vero a questo cimento non si abbandona mai; « si calcoli pure però su di esso, ma per quel che può « valere. Chi seriamente vuole fa: e noi abbiamo biso- « gno di rifare le ossa al partito; ed a ciò fare, per 'lo « snervamento che vi ha portato anche la scissura so- « cialista, occorreranno anni ed anni. « Ciò lo affermo con serenità e convinzione profonda. « Non perciò si sgomentino li impazienti perché, ripeto, « è questa la via ancor più brepe e sicura che mena al « progresso cosciente e non tumultu,ario, incosciente, non « dU1·atu1·0. Invano lo si nega, il popolo cosi come è, « ancora vuol vedere dei campioni, e Garibaldi prima. « di esser ritenuto tale dovette consumare 16 anni in « miracolose battaglie costantemente combattute pol Torno al vigoroso pamphlet quale solo apparentemente mi sono allontanato. Egli La morte al servizio del Capitalismo. e Popolo.,. Do a meditare queste parole del Gibelli uno dei repubblicani più autentici, a coloro che si scandalizzarono della chiusa dell'articolo di Colajanni: ce l'ha coi socialisti italiani, che hanno acce~tato il figurino tedesco. A loro rimprovera la perdita di alcuni collegi; ed a loro fa carico della inconseguenza della condotta politica. Riproducendo il pensiero fondamentale espresso dalla Rivista popola1·e , quando a proposito delle /~ ;:½· .·_·>·.·.~ • L,..· u .- • .. . . dimostrazioni antiafricane della Lombardia i socialisti rimproverarono ai repubblicani di non aver saputo afferrare la occasione per fare la rivoluzione, il Gibelli indignato scrive : « La rettorica dei capo- « rioni del partito socia- « lista è impudente. Essi « in tempi di di:ffi~oltàgo- « vernative sogliono escla- « mare: questo è, qiiesto « era il momento di f a1·s1'. « avanti voi repubblicani!? « - Ma se i socialisti so- La 01orte: Posso andarmene, milord 1 Ancora della Sinistra. Non ho bisogno di ripetere le mie riserve sulle buone qualità che l'amico attribuisce alla borghesia minuta e 1nedia - egli confonde la borghesia lombarda con qnella del resto d'Italia; ma mi associo interamente a quanto il Gibelli afferma: sulla necessità di rifare le ossa al partito repubblicano ; sulla lunga durata di tempo occorrente - anni ed anni I -; suljprogresso cosciente da preferire a quello tumultuario, inco-- sciente, non duraturo, e grido, non a lui, ma ai repubblicani teorici, che vivono nelle nuvole o nei caffè: finiamola I si finiamola colle illusioni ; e se e no gli altruisti per eccel-:- c lenza, perchè, se credoIl Capltalis010: Andarvene1 Ma se abbiamo appena principiato! (Asino di Roma). « no la Repubblica un bene, non concorrono a farla, « invece di limitarsi a dire che ciò tocca ai repub- « blicani? » E la condotta dei socialisti che rimproverano ai repubblicani l'inerzia è tanto più ingiusta, in quanto che sono stati essi coll'antica propaganda anti-repubblicana, antipolitica, a metterli nella impotenza di agire ! , Chiudo con la riproduzione di un altro brano dello scritto: « L' Italia nel 1898 era stufa d'un regime come il e suo - La plebe più angariata comprese istintiva- « mente ciò, e si mosse. Ma la forte, sana borghesia « minuta e media, appunto perchè non vedeva ove si ·« andasse a poggiar meglio, stette, impassibile, non e bastando a lei le dottrine o i sistemi senza la fede e in uomini che ne diano loro materiale personale gae ranzia di vita migliore e più sicura. vogliamo davvero vedere un Italia migliore, un Italia conforme ai nostri ideali, studiamo e conosciamo a fondo l'Italia attuale, eh' è pessima. Lo ZoT1co. GESÙ o CRISTO? La mancanza di autentiche notizie biografiche intorno al Nazzareno, in un'epoca di alta coltura, in una contrada tutt'altro che barbara, ci impone di arguire che la importanza della sua individualità fosse abbastanza mediocre. Se Gesù fosse stato una natura superiore come si vuole, ed il suo supplizio un grande, anzi un grandia• simo evento, non mancherebbero i documenti sui quali

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