Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno V - n. 12 - 31 dicembre 1899

U2 'R..IY'IS1APOPOLAREDI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI hanno atteso la grave sconfiLta di Colenso - salutata dappertutto come un trionfo della causa della libertà - per rendersi ragione della superiorità dei Boeri. Sin dai primi di Decembre, quando le più importanti vittorie delle repubbliche Sud-atricane non erano avvenule, nella stessa Fort'!,ightly_ Review si attribuiva il segreto del successo dei Boen a questa causa: ccal loro forte carattere; alla igno1·anza delle condizioni degli altri eserciti e alla loro abilità; all'ardore religioso simile a quello degli uomini di ferro di Cromwell, che li fa credere nelle invincibilità della loro causa perché anche nella disfatLa sono convinti di avere combattuto per volere di Dio. A queste attitudini morali si deve aggiungere il fatto che il governo del Ttanswaal si era preparato alla guerra da molti anni. Sono inoltre tratti caratteristici del loro sistema di combaLter·e: la mobilità individuale dei borghesi, l'istinto animale della località; l'abilità e la precisiùne nel tiro; l'attitudine di sportmann nel trarre vantaggio da ogni possibile riparo; l'amore ereditario del- !' imboscata, dello stratagemma, del sotterfugio. In queste condizioni un comandante delle forze nemiche non può sperare di guadagnare vittor-ie decisive, di creare e distruggere imperi. Sotto cer·ti ~spetti, nel combattere, i Boeri non hanno eguali, ed anche dopo che sarà vinta la loro resistenza collelt1va, Sir Redvers Buller deve prepararsi ad una vigorosa oppo~izione di guerrillas prima che il paese sia pacificato e soggiogato dagli inglesi ». ';fi~ r . I . . . . ' (· ,,< ' Il moderno piccolo David (Kriiger) e Golia (l'Inglese). (Floh di Vienna). Fortunatamente siamo ancora lontani dal giorno in cui il gener<'llissimo inglese debba preoccuparsi della guerrillas; per ora egli ha da pensare alle batoste ricevute nella guerra in campo aperto. Niuno è più convinto del governo inglese che si è lontani da un tale giorno ; tanto che manda nel Sud Africa altri generali, nella speranza che si rivelir.o meno inetti, ed altri sol da Li. Ali'indomanidell'ipoteticavittoria. - Le gravi difficoltà della guerra non se le nascose mai lo Stead; il quale prima degli ultimi rovesci scriveva che essa poteva durare ancora da sei a dodici mesi, ch'era necessaria la mobilizzazione ài un secondo corpo di armata e la spesa di centocinquanta milioni. Ma i guai per l'Inghilterra, egli aggiunge, cominceranno quando i Boeri saranno stati battuti in campo aperto. L'esperienza dell'Austria, che dovette mobilizzare 250,000 uomini per pacificare la Bosnia, ch'era una piccola provincia, dovrebbe insegnare ai partigiani della guerra, a quali sacrifizi ed a quali sforzi dovrà prepararsi la Gran ~rettagna nell'ipotesi che la sorte sia favorevole alle sue armi. (The Topic of the Month). Comepotrà essere organizzatoil Sud-Africa? - In attesa della ipotetica vittoria delle armi inglesi, Sidney Low, nella Nineteenth Centu~, in un articolo sui Problemi e sulle lezioni del Sud-A rica, esamina quale assetto dovrà darsi alle colonie opo che si sarà realizzata I' ipotesi. Non e' è dubbio, egli pensa, che si vorrà promuovere una federazione ; ma una federazione con un governo responsabile ha il potere più assoluto sui propri affari. Ed è possibile una organizzazione coloniale con governo responsabile dove vivono parecchi milioni di uomini di colore? Perciò nel Sud-Africa si richiede un governo diretto imperiale anche come gc,verno locale responsabile. La quistione degli indigeni, infatti, è più importante di quella degli olandesi, ma questa è molto seria. Il precedente del Canadà potrebbe fare sperare in un accomodamento tra inglesi ed olandesi. A Quebec vive una piccola Francia sotto la bandiera inglese. I canadiani francesi col voto hanno guadagnato tutto, meno la propria bandiera, e più che non avrebbero potuto guadagnare colle armi. Se gli olandesi volessero usare dello stesso mezzo, essi rimarrebbero sempre i padroni, e il Sud-Africa sarebbe olandese e non inglese. Non si discute l'idea che gli olandesi possano essere superati in numel'o dagli immigranti inglesi. Questi non pensano alla colonizzazione agricola, eh' è quella possibile nell'Africa meridionale; e per gli operai la~giù non e' è posto attualmente e ce ne sarà meno nel futuro. Tutti i lavori più duri vengono fatti dagli indigeni; perciò nel Rand, nel momento del suo massimo sviluppo, inglesi, americani e tedeschi sono rimasti una piccola minoranza: nel Rand il numero degli indigeni dal 1896 al 1898 crebbe da 47,000 a 67,000; il numero dei bianchi impiegnti nelle miniere crebbe soltanto da 7430 a 9476. I Boeri, adunque, tenendo conto anche della facilità colla quale contraggono matrimonio e della[loro più devata natalità, continueranno a battere gl' inglesi, sotto qualunque sistema di governo, in cui la forza starà nel numero. Ma questa prevalenza sicura dei Boeri lascia intendere che il Sud-Africa non sarà mai una di quelle colonie che il vecchio e buon Cotoniat Office potrà governare cogli espedienti del taissez /aire. Per parecchi aoni vi sarà necessaria l'opera diligente e attiva di uomini di Stato ali' imperiale. · La trasformazionme ilitaredell'Inghilterra. - Sidney Low nel citato articolo viene alla conclusione che non essendo possibile privare i Boeri del fucile, della giberna e del cavallo; ed essendo certo il loro rancore contro gl' inglesi, il governo dovrà lasciare un forte esercito nell'Africa meridionale. Non occorreranno meno di 30,000 soldati. Ma pel' tenerne tanti in una sola colonia sarà necessario aumentare i battaglioni nella metropoli. Un permanente aumento dell'esercito di almeno 50,000 uomini sarà quindi la prima conseguenza immediata del tentativo di rimediare ai reclami degli Outlanders, tagliando la gola ai Boeri ! Non solo questo; ma sarà anche necessario di sostituire all'attuale sistema delle milizie e dei volontari, assolutamente insufficiente e inadatto per mantenere un forte esercito nelle colonie, quello della coscrizione forzata. E si capisce del resto che il momento sia favorevole pei sostenitori del militarismo all'uso continentale; un ufficiale, perciò nella Contemporary Review consiglia lord Salisbury di non lasciarsi sfuggire questa grande oppo1tunità per c1·eare un grande esercito. Ecco dove conducono la violenza e l'iniquità: gl'inglesi per avere voluto togliere la libertà agli altri cor1·000 il pericolo di perdere la propria. Chi può crP.dere invero che continuerà il regime democratico in Inghilterra il giorno in cui la Monarchia disporrà di un forte esercito permanente? Ma 001 non disperiamo del risveglio della coscienza del!' Inghilterra democratica, e c' induce a sperare un eloquentissimo articolo di Robert Buchanan nella Contemporary Review tutto inspirato Ili principi di Wordsworth e di Shelley, di Wilberforce e di Mazzini. · In. tal~ articolo si pr?testa vigorosa!nente contro lo spirito mfernale che amma Rudgard K1pling e che con• duce al jingoismo spregevole e feroce ; si protesta contro quelio spirito che fece indebolire sin dall'epoca della crimmosa crociata per la guerra di Crimea i santi entusiasmi dell'umanità per sostituirli con una brutalità cieca ed animalesca, temperata soltanto dal panico e dalla codardia ! Noi dividiamo la nobile e generosa indignazione di Buchanan; e noi che siamo stati sempre larghi di ammirazione per l'Inghilterra, propugnatrice di civiltà e di libertà, oggi auguriamo la sua sconfitta nello interesse del suo stesso avvenire ed in quello dell'umanità. LA RtVISTA. D.r NAPOLEONE COLAIANNI L' I1~ALIA NEL 1898 (Tu:rnulti e reazione). LIRE UNA

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