'R..IJ'ISA7 POPOLARE'DI POUTICA LBTTBRBB SCIBNZESOCIALI . coltivati nell'aspre regioni del vero,,. E' facile presagire che le idee lucidamente ragionate ed esposte con forma altrettanto esatta, quanto affascinante in questo libro, desteranno discussioni feconde e saranno fondamento di ricerche ulteriori, ma a questi dibattiti, come alla ispirazione ed alla elaborazione di nuove idee auguro per lunghi anni partecipi il Loria, di cui la giovinezza del corpo e dell'animo è promettitrice di altri vigorosissimi contributi scientifici. Questa mirabile opera non segnerà il termine delle conquiste intellettuali dell'eminente pensatore, ma una memorabile vittoria, che onora lui e la nazione italiana. AUGUSTO GRAZIANI. IL CARATTERE MORALE I. Tutti i fatti della coscienza si riducono a tre : sentire Occorre una lunga esperienza della vita per vedere e non sempre al di là delle apparenze, per leggere con una certa chiarezza attraversp alle azioni umane, per penetrarne, scrutarne il fondo e giudicarle. Profonda verità davvero è nel proverbio cc dai nemici mi guardi io, ma dagli amici mi gnardi Dio » La menzogna, la simulazione, la dissimulazione, l' ipocrisia sono dolorose prerogative di molta parte della specie animale più progredita, della più perfdta creatura a cui è pervenuto il secolare sforzo as~ensivo dell'evoluzione. Ed ecco perchè il compito essenziale della giustizia inquirente è appunto quello d'indagare, di scovrire anzi, l'uomo interno attraverso alle finzioni dell':iomo esterno, di trovare il motivo, eh' è' il fatto interno, ed ha determinato l'azione. Provvidenzialmente « limiti terribili =--· diciamolo col grande Emerson - sono in natura posti alla facoltà della dissimulazione. La verità tiranneggia i membri ribelli del corpo. La fisonomia non mente mai, si dice. Nessun uomo può andarne ingannato, ove studi i mutamenti dell'espressione. Quando un uomo esprime la v,- (sensazione e sentimento) , pensare, operare. Nell'assieme costituiscono due grandi processi aventi opposta direzione : uno centripeto o formativo e l'altro centrifugo od esplicativo. Il pensiero, ch'evolve dalle semplici percezioni ai grandi ideali, ed il sentimento, ch'erompe nell'affetto e si erge gigant_e. e indomito nella passione, resterebbero nascosti , sepP.elliti nel mondo misterioso della psiche, senza l' azione. Anche la vita psichica è uno scambio. La natura, cui immensità e potenza tanto affatica e seduce l'umana speculazione, sebbene in minima parte, diviene in noi cono• scenza e sentimento; e questi, che pur essendo in noi con austera ritrosia si sottraggono ad un'· intera e compiuta spiegazione, divengono, alla loro volta, atto, riflettendosi q u indi in quella stessa natura dalla quale provengono. « Ogni uomo - scrisse il Carlyle - non è solo La rotta a zig-zag. rità, collo spirito e l'accento della verità, il suo occhio brilla dello splendore dei cieli. Quando ha uno scopo vile e parla da impostore il suo occhio è torbido e talvolta perfino losco» ( r). È spaventoso, come la nostra nave procerla a zig-zag; se continueremo così noi caleremo a tondo sulla costa inglese. . .., (Sem,plicissimas di Monaco). La lealtà implica una gran forza nell' ani ma, forza che nobilita l'uomo, e lo esalta tacendolo apparire grande , anche se materialmente piccolo e debole, « ne abbella - direbbe il De Sanctis - la fisonomia e ne ingrandisce nell'immaginazione anche le proporzioni corporali ,,. · Negli uomini, il grado della forza non solo differisce rispetto al corpo, ma anche rispetto all'anima. Come vi sono i forti e i deboli di corpo~ ugualmente vi sono i forti e i deboli di anima. Or, è assai facile vincere una strapotente forza materiale, ma una grande forza morale è quasi invulnerabile Se la forza fisica d'un uomo, per quanto erculea, gigantesca , potrà resistere contro pochi apprenditore, ma agente ». (I) Or, sempre rispetto alla vita psichica, nel pensiero e nel sentimento è, dirò così « l'essere », e nell'azione è << il parere ». Il pensiero ed il sentimento costituiscono « l'uomo interno» e l'azione« l'uomo esterno ». Sono due termini fra cui si pone la lealtà, principale e indispensabile condizione per avere il carattere morale. Essa è un rapporto, e consiste nell'equazione costante e voluta tra l'uomo interno e l'esterno, tra l'essere ed· il parere. Se l'equazione non è, la lealtà manca. Chi altro pensa e sente ed altrimenti opera non è leale, è, come dice con molta precisione il volgo, un uomo doppio. Chi altro dice ed altro fa non è neppure leale, perchè o « l' essere ,, corrisponde a ciò che dice, e in conseguenza non corrisponde a ciò che fa; o si accorda con ciò che fa e non può accordarsi con ciò che dice. Da qui le gravi difficoltà nel conoscere intimamente l'uomo. (i) Gli Eroi, tradotti da Maria Pezzé Pascolato 1897. uomini, quella dell'anima invece potrà resistere contro interi popoli. Un esempio recentissimo di grande forza morale, che ha pochi riscontri nella storia, l'abbiamo in Zola. La forza materiale non è sotto il dominio diretto della volontà, quella dell'anima invece n'è direttamente dominata, anzi « forza dell' anima » significa « forza della volontà ». Indirettamente però la forza materiale può anche dipendere dalla volontà: gli esercizi volontari del corpo possono correggerne la innata debolezza, accrescendone la forza. · Dippiù. Come gli uomini banno ciascuno una fisonomia speciale rispetto al corpo, pur essendo composti dei medesimi organi, ciò ch'è veramente meraviglioso e depone dell'infinita potenza della natura, analogamente banno ciascuno un carattere s,eciale rispetto all'anima. Or, l'uomo leale è colui che 'ha la forza di rivelare, o (1) Il carattere e la vita umana, tradotto da Perussia 1889.
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