Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno V - n. 12 - 31 dicembre 1899

'l{_JVISTA 'POPOLARE DI 'POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI il saggio nei prestiti garantiti da ipoteca, al disopra della misura propria dei prestiti rurament-e persouali. Conseguenze analoghe si verificano nel credito agrario e ne risultano eccessi parziali di produzione, ristagno e crisi nelle imprese di ogni categoria: accanto all'accentramento industriale, sorgono la proprietà infinitesima e l'industria rachitica. Pure il sistema del bimetallismo incompleto si riannoda, a parere dell'autore, alla sopravalutazione, poicbè la moneta-tipo è ottimo mezzo di sopravalutazione, la moneta circolante di valore decrescente è ottimo reagente contro il capitale eccessivo. Descrive i caratteri della occupazione attuale; gli stessi operai sono impiegati, con intermittenza e vengono, a periodi, espulsi dalle imprese ; donde i disegni di case di lavoro, che non presentano cagione specifica d' inferiorità, rispetto alle produzioni regolari. Osserva che il coefficiente di procreazione è diminuito non solo nella classe capitalista, ma pure nella operaia; ma questa. eccedenza di viveri sulla popolazione non toglie lo squilibrio fra l'incremento di essa e l' incremento del capitale produttivo; donde estensione del fondo-elemosime e mezzi illeciti prevalenti di guadagno di una sch:era di lavoratori. Risale da questi concetti, a generali ve:iute sulla distribuzione e considerando il passaggio continuo degli individui appartenenti ad una classe ec.momica verso altre classi, contesta, con vigoria di ragionamenti, la tesi Lamarkiana delle qualità ac~uisite ereditarie. Inferisce dalle lunghe e poderose investigazioni riassunte, che la sopravalutazione genera la sottovalutazione: quindi l' inibizion~ distrugge sè medesima e tutti i redditi derivati tendono ad annullarsi. 0 Lo Stato potrà convertire a saggio zero d'interesse i suoi p1estiti ; i t a1->ita]i,.,tid0vran110 ccnservare improduttivamente i tapitali ottenuti in i imborso, rimanendo con quella quantità, che possono impiegare col proprio lavoro e discenderanno dalla pt sizione di capitalisti a quella di produttori di capitale, ricostituendosi, in questo modo, l'associazione misia. Al quale risultato potrebbe giungersi, secondo il Lor.a, anche senza attendere la dif's luzione dell'organismo capitalista, attribuendo agli operaj, al termine degli n anni occorrenti all'acquisto dell unità fol1diarfa, la somma accumulata colla quant tà di ricchezza eccedente il necessario, di cui il salario t·onsta. L'tiutore traccia un magnifico parallelo fra la sopravalutazione della terra e la sopravalutazione detl'uomo nel sistema della schiavitù, esponendo analisi finissime intorno al peculio del servo, quale me ✓• o d'incremento della produttività del L1voro. Chiude l'opera usservando che fra i u etodi di i,e sisten,a del prvfitto, la sopravillutazione fondiaria è quell - che m1:-novincold. la libertà d1-l lavoratore. Il lOncetto della S'·praYalutazi1,ne fondiaria <·be il LoriA. presenta con mira bile acume, che svolge in tutti i suoi più minuti particolari e considera nella sua comprensione più tstesa, che applica a s, ie,,rare tante manifesta.ziom preminenti della vita economica moderna, n_onmi sembra possa ac ogliersi ;senu grande esitazione. L·autore stesso sente la difficoltà della sua tesi e previeue le obbiezioni, che s rgono spontanee dlil contesto medesilDo del lavoro. Egli prova che la sopravalutazione trae a rovina i capitalisti acquirenti: quindi pare impossibile che questi si acconcino ad un processo, che è in c mt adizione co1le norme più elementari d l loro intere:ise personale. Ciò. av-,iene, dice il Loria, poichè la sopra valutaz:one è indispensab le al fine di escludere gli operai dall'acquisto dell'unità fondiaria, ove ù,,n vogliasi ricorrere alla riduzione diretta. od indiretta <lei l'l&lario.Questa riduzione sarebbe ai capi- _talisti ·più d,mnosa della sopra.valutazione, cagionerebbe ad essi una I erdita maggiore di profitto, fin. che la produttiviti del lavoro, accresc.uta in foru dell' im1,ie 10 dei disoccu1,ati, è più ingente dell'aumento dei salari. Tutt1Yia u.i pare che pure non contestando la possibilità della convenienza per l' imprenditore di un salario elevato, si tr>1tti di vantaggio soltanto imme-. diato per i capitalisti, i quali otterrebbero bensì, mediante la ridu ~ione della mercede al minimo saggio, un profitto minore, ma non si esporrebbero a quegli effetti disastrosi, che inevitabilmente derivano dalla sopravalutazione. E' inconciliabile col tornaconto eoonomico la. condotta di quei capitalisti, che per non aprire l'adito alla. ricostituzione dell·a.ssociazione mista ed all'abolizione del salariato, si decidono ad un acg_uisto di terra a prezzo artificialmente eltvato. Anche la ccesistenza dei due valori - inibitiv0 ed ultranibitivo - indipendente dall'utilità, che dalle piccole e grandi frazioni derivano agli acquirenti non mi pare ammissibile. Grandi quant,tà di terre possono avere prezzo proporz onalmente diverso di piccole quantità di terre della medesima qualità e fec. ndità: anche può dirsi che i pos essori dei capitali m'<ggiori costituiscano un gruppo monopolistico, con cui nou competono o non sempre possono competere, nemmeno sussidiati dal credito, i capitalisti mi-. nori, ma. non può prescindersi nella determinazione del prezzo. dall'utilità finiile, che la terra manifesta per gli acquirenti meno idonei &llo scambio, f1 a coloro che. ad esso riuscirono, e per i primi fra gli esclusi. Pure. i dati interessantissimi che il Loria r feri~ce e commenta in riguardo alla sopra.valutazione ed alla sottovalutazione sono concordanti ed estesi, ma invece di interpretare il sec ndo fenomeno quale normale effetto del primo, potrebbe ritenersi che i fatti solo dimostrassero l'e,,.istenza di oscillazioni assai forti nel prezzo dei terreni. Alti-i fenomeni potrebbero ricevere una spiegazi ne del tut,to indipendente d:ille influenze territoriali, così il bimetallismo incompleto è un avviamento al monometallismo aureo, che appare il sistema più razionale e da cui sostanzialmente non differisce, giacchè la moneta argentea acquista un valore connesse a quello della moneta aure~ e in parte funziona qnale assegno fid ciario. Le riserve che ho esposto intorno alle proposizioni de' Loria - è superfluo avvertirlo - nulla tolgono. alla estimazione g;randissima che faccio dell'opera sua. La maggiore ri!lidezza di argomentazione teoretica si accoppia alla estesissima analisi induttiva, e dovunque. si nota la maturità profonda dell'indagine e h smisurata dottrina dell'autore. Originali e profondi appaiono i concetti fondamentali, per quanto non si possa intorno ad essi completamente convenire e moltissime sono le dottrine particolari, che si impongono per la loro significanza all'attenzione d'ogni serio studioso. Già ebbi occasione in questa rapida r~ssegna d'ac<·ennarne parecchie, come l'esqme del'a concorrenza e dei suoi effetti, le osservazioni e le teoriche sulla popola-. zione, sul credito ipotecario, le inve::itigazioni intorno alle influenze dell'offerta di lavoro sul riparto del reddito, la spiegazione della distribuzione differente nei vari paesi fra le frazioni del capitale improduttivo, il raffronto fra l'odierna sopravalutazione fondiaria e la sopravalutazione dell'uomo nell'economia schiava - e potrei_ aggiungerne tante altre, quali, per esempio ~ riflessi sul rapporto fra i fatti di circolazione e di distribuzione delle ricchezze, la desi~nazione e l' illustrazione. delle relaz oni del salario maschile e femminile in Eur. pa ed America. La « costituzione economica odierna» è un lavoro magistrale ed altamente suggestivo. Il Loria nella prefazione scrive: « .•••• se anche io dovessi veder troncato col presente libro il periodo produttivo della mia vita l'!entale, mi sarebbe d'immensa delizia il pensiero, che la trama da me "ppena abbo - zata richiamerà più esperti e p:agliardi lavoratori. A questi io rivolgo lo sguardo e le più rosee speranze. COJ..el'agricoltore, nelle cui mani la marra vacilla, guarda ai robusti e giovani compagni, ai quali affiderà il suo strumento; e dalla valida opera loro invoco nova vigoria e novi frutti ai campi che ho coscienziosamente..

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