'1{.IYJSTA POPOLARE 'DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 209 cilmente trascinare allo sciopero, allorché non sono pronti p~r sostenere la lotta; d'altra parte i borghesi di provincia hanno paura. Oggi si dimentica un po' troppo facilmente l'esperienza del 1848; la grande causa del successo di Napoleone III fu la gran paura che la provincia aveva del socialismo agral'io; nell'ora attuale questo socialismo comincia di nuovo a svilupparsi nelle campagne, e le manifestazioni parigine non sono di tal natura da calmare le illusioni dei contadini i quali credono che una Camera socialista li libererebbe dai loro debiti (o da una gran parte) ed assicurebbe loro delle pensioni di ritiro e colle maggiori imposte pagate dai soli ricchi avrebbero gratuitamente fornite delle macchine agricole. La paura che il socialismo comincia a spandere·nelle provincie é stata grandemente accresciuta quando si ere• dettero minacciali dall'esodo degli scioperanti. Il governo, colle misure ardite e imprevedute prese a Belfort, ha forse fatto più per la salute della repubblica democra- ·' tica di quanto non fece colle misure contro il complotto _ realista. Sembra, d'altronde, che tutti, alla Camera (ad eccezione dei deputati socialisti) abbiano compreso il gran pericolo, poiché si rinviarono, a enorme maggioranza, le interpellanze e le proposte relative a questo avvenimento ad un epoca lontana. La situazione attuale é grave pel socialismo; se non sa mostrarsi degno di partecipare al governo, compromette l'insieme delle istituzioni democratiche; é là che si trova il princip11le pericolo della partecipazione d'un socialista al governo, rendendo tutta la democrazia solidale delle imprudenze e delle sciocchezze commesse dal suo partilo. I socialisti sono divisi da gelosie personali che giungono sino alla ferocia; per creare impicci a Millerand, più d'un socialista raccomanàa agli operai di commettere imprudenze capaci di produrre un conflitto; perciò gli sc10peranti del Creuzot si organizza1·ono per fare una manifestazione a Parigi, ed é oecorsa tutta l'abilità del Millerand per trovare una soluzione che impedisse agli operai di commettere tale follia. Millerand ha mostrato, da quando è al potere, qualità di uomo di governo che non gli si conoscevano; egli ha saputo valutare, con prudenza, le gravissime difficoltà della situazione; Jaurés ha quasi sempre intuito, per istmto, ciò che vi era da fare, ma la massa del partito non é matura per partecipare alla direzione della cosa pubblica. In tali condizioni non é insensato il voler costituire un comitato centrale del partito per controllare gli atti di Millerand e dirigerlo f I socialisti, esagerando la loro forza nel paese, sono spinti a mancare di prudenza; e come tutti i partiti deboli, fanno tanto più rumore di quanto veramente né bisogni. Ma bisogna sempre ricordare che il rumore e pericoloso in Francia; il paese é avido di tranquillità e facilmente se la piglia con coloro che turbano la pace in modo sistematico. Nel processo Dreyf'us, molti credP.ttero che bisognasse far molto scandalo per mettere paura ai generali ;tquesta tattica é quella che Labori s' é ostinato a voler seguire -ed ha portato la condanna di Zola dinnanzi i giurati ed é stata gran parte della condanna di Dreyfus. I socialisti sarebbero impotenti se bisognasse ricorrere alla forza per difendere le istituzioni democratiche; é una cosa certissima e che non ha ombra di dubbio per coloro che hanno seguito gli affari. Quando si parlò d'un possibile colpo di Stato durante gli ultimi tempi della presidenza di Faure, si fece grande sfoggio di progetti di resistenza; si formò un comitato composto di delegali di tutti i partili e si parlò pure di ingaggiare la lotta nelle strade. Fortunatissimamenle non vi fu nessun confli~to; gli esperimenti fatti in quell'epoca mostrarono che in caso di lotta non si poteva ~onlare che su di un piccolo numero di persone. E anche in quei momenti sì gravi si giunse fino a far appello agli anarchici, a quegli anarchici d'ordinario tanto disprezzati, e che l'ex depulato guesdista Chevrier minacciò del pelettone d'esecuzione in caso di vittoria del partito guesdista ! Sembra, d'allronde, che la popolazione operaia abbia a Pa1·igi il sentimento della sua impolenza relativa, poiché durante lo sciopero dei terrazzieri non vi furono, o quasi, atti· di violenza. Parigi rigurgitava di soldati e sarebbe •, stato sufficiente un leggero incidenLe per condurre- ad una sanguit1.o!;ia repressic;rne - _edopo? Si sa per la espesienza del 1848 che cosa giunga dopo una repressiòne di moti; il partito militare fa necessariamente la legge. Marx aveva osservato che in Germania la spedizione di Posen decise della sorte della rivoluzione liberale di Prussia; la facile vittoria riportata sul popolo ispira al all'esercito un sentimento della propria forza più grande che non quello ispirato da una serie di trionfi riportati su di un forte nemico straniero. *** Gli anarchici sono uomini d'azione; disprezzano i socialisti perché costoro vogliono fare la rivoluzione a colpi di schede elettor~li, essi non hanno fiducia che nella forza delle masse. Ma non. bi;;ogna farsi illusioni su la loro vera potenza. Il 20 Agosto 1899 Sebastian Faure, convocò nella Piazza della Repubblica gli anarchici, per impedire una dimostrazione antisemitica; quest'ultima 0011 ebbe luogo; vi si trovarono circa 2000 che passeggiarono tra la Piazza della Repubblica e la Piazu della Nazione; la giornata finì con un confiitto colla polizia, col sac(.;heggio della chiesa di S. Giuseppe e con una piccola battaglia nella stazione dell'Est - ma tutto ciò fu mollo esagerato dai giornali. Faure e gli altri redattori del Journal du Peuple erano andati via quando scoppiò il conflitto, il conflillo tu spontaneo, il saccheggio della chiesa iu una grossa monelleria della genLe dei subborghi, la ballaglia della stazione dell'Est fu grave, ma i combaLtenli erano una raccolta delle più varie, e' vi era fra loro gente che fa professione di dimostrare contro tutte le autorità, di ciò che i Tedeschi chiamano sum.pen - proletariat; e si pretese che non vi erano scarsi gli abituali dimostranl.i delle combriccole antisemitiche. Tullo ciò, del resLo fu poca cosa; la popolazione prese piccolissima parte a quel leggero torbido : io vidi Madrid nei moti ai tempi di Amedeo; e la manifestazione del 20 agosto somigliò molto ad un molo spagnnolo. Gli anarchici non sono popolari a Parigi; si ha paura di loro in quasi Lulte le classi sociali: le at ..ocità commesse nella Guiana, il massacro dei detenuti ana1·chici, i tormenti inflitti a Giriev-Lo1·on. le co11danne scandalose pronunciate contro Cr:oct, Monod e qualche altro, non hanno mai troppo commosso gli animi, sebbene dei giornalisti distinti abbiano seriLto su tale soggetto. I socialisti hanno posta una certa civetteria a non prender parte alle campagne s,)slenute in favore dei condannati anarchici; e ciò perchè li bar.no giudicati compagni oericolosi per la loro causa; essi si mostrano indifferènti per Monod, benché non possano addurre, come per Dreyfus, il pretesto che la vitLima apparLenga alla borghesia! In seguilo a richieste pressantissime fatte da borghesi, Monod é stato testé graziato; Cyvoct lo era stato già per la domanda di Rane. Questi due atti di clemenza hanno avuto poco effelto per la pubblica opinione. I socialisti, avevano dunque, ben calcolata la cosa quand0 giudicarono inutile di occuparsi dei due disgraziati. *** Così da una parte si trova in Francia una profonda apatia e un desiderio smoderato di pace, in modo che il paese si rivolterà contro chi tenterà di minacciare lo sua tranquillità; dall'altra parte i diversi partiti sono debolissimi e sarebbero incapaci di opporre una qualsiasi resislenza ad un forte potere. In queste condizioni i pronunciam.ientos sono possibili e, da diverso tempo, ognuno si domanda come non se ne siano fatti ancora come in Ispagna. All'epoca di Boulanger la democ1·azia fu salvata dalla divisione esistente fra i boulangisti e dallo stesso carattere del generale: costui era un brav'uomo, che si credeva sicuro di riuscire colla persuasione. Oggi l'esercito seguirebbe con entusiasmo l'uomo clte si dimostrasse capace di difenderlo contro coloro che l'attaccano; ma la prova di tale capacità non può farsi che colle armi alla mano in una lotta contro la sedizione: é per ciò che la tranquillità attuale della strada è una grande salv_aguardia contro gli attentati miliLari s ti. Malgrado tutto, il caso é il grande maestro delle rivoluzioni; qualche giorno dopo la .temeraria impresa di Derouléde a Neuilly, Waldeck-Rousseaù disse ad uno dei suoi compagni di gabinetto: « Se Roget avesse marciato sull'Eliseo, il governo era a terra ». Non bisogna dun-
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