208 · 'R.JP'ISTA'.POPOLA.REDI 'POUTICA.LETTERB E SCIENZESOCIA.Ll del commercio, che risvegliava passioni assopite e che poneva in pericolo la sicurezza futura del paese. Si restò, generalmente, soddisfatti del giudizio di Rennes, nel ceto commerciale perché si era creduto che il giudizio fosse di natura tale da danneggiare la disciplina nell'esercito. Gli ufficiali che deposero in favore di Dreyfus sono sta li odiati non solo per-ché l'esercito dovevasi rendere solidale, per spirito di co1·po, ma piuttosto perché la loro condotta era, dal novantanove per cento dei militari, giudicata come dannosa per l'avvenire dello esercito. .* * * Non sapremmo, in questo esame, lasciar da parte l'ant!semiLismo. Secondo il senso che si dà a questa,parola, si può sostenere che Drummont ha molta influenza o che non ha partigiani. Io credo bene che vi siano pochi antisemiti assoluti; le relazioni personali di Drllmmont sono molto varie: qualcuno sostiene che vi sono socialisti antisemiti: in ogni caso Lafargue ha fatto conoscere (1) che « qualche deputato socialista aveva malsane relazioni colla Libre Parole » (egli alludeva, senza dubbio a Z:évaés,. il braccio destro di Guesde); d'altra parte Drummont ha ricordato a Rouanet (nella seduta del 24 maggio 1899) che egli aveva avuto con lui rapporti eccellenti: · ~isogna distinguere tra la piccola moltitudine che segue Drummont ·e l'immensa turba che applaudisce alle sue violenze. Il borghese francese é felice di apprendere che tutti i malanni· che giungono, sono causati da un gruppo minuscolo di gente quasi straniera al paese. Questo sentimento è sempre stato potentissimo in Francia: in ogni tempo abbiamo amato di credere, che le nostre disfatte provenivano da tradimenti commessi da gente spregevole : ci si consola più facilmente a credere che il paese è stato venduto allo straniero che restandq_ a pensare che la disfatta proviene dalla colpa comune di tutta La na:.ione. E impossibile spiegare gli odii antisemitici con ragioni d'ordine economico; gli Israeliti non sono né più rapaci né più abili degli altri Francesi che esercitano le stesse professioni. Non credo che la loro concorrenza abbia potuto sollevare serii sentimenti di gelosia, salvo nelle professioni liberali: i giovani Israeliti, sono in effetti notevolmente dotati e i loro brillanti successi hanno spesso umiliato i cattolici. · Sono ragioni politiche che hanno provocato l' antisemitismo: gl'Israeliti sono stati fanatici partigiani di Gambetta; essi furono i più fanatici opportunisti ed ebbero una parte importante nella politica all'epoca della legislazione scolastica. Quando l'opportunismo fu in decadenza si fece di essi il capro emissario di tutte le iniquità del partilo e gli odii religiosi provocati dalla politica scolastica ricaddero quasi completamente su di loro. Per tutto, d'altronde, pareva che si fossero assunto il compito di farsi odiare. affettando un orgoglio di parvenus: essi avevano saputo ficcarsi fra le amministrazioni ed ottenerne favori; essi non avevano scrupolo a far parseguitare i loro avversa1·i dalla polizia. In Algeria spinsero la goffagine sino alla follia, e la giovenlù ebraica provocò le violenze delia gioventù algerina per le sue furfanterie e per la sua rozzezza : il giorno in cui il potere non protesse più gl' Israelili essi furono facilmente preda delle violenze di folle selvagge. I brigantaggi che risultarono da quella disgraziata situazione son conosciuti da tutta la Francia moderna. Sul continente non vi fu nulla di simile perché gli Israeliti francesi non avevano provocato vendette così ardenti e cos1 passionali come i loro correligionari d'Algeria. Gli Israeliti, come ho detto, furono ardentissimi partigiani della laicizzazione della scuola; essi non compresero la natura del movimento molto accidentale che si produceva in Francia, e credettero che si entrasse nella via di un'era anticlericale che nulla potesse più arrestare. Quando gli spiriti divennero più calmi essi si mostrarono ancora ardenti ed allora i cattolici potettero pretendere che l'opera scolastica non fosse stata un'opera repubblicana, ma un'opera giudaica, proseguita per uno scopo confessionale. Fu un tratto di genio il tentativo di condurre le quistioni sociali ad una spiegazione confessionale; Drummont sostiene nei suoi pamphlets che gl' Israeliti si pongono, in ogni cosa, in opposizione alle idee na- (i) Socialiste, 24 Sett. 1899. zionali, che la loro influenza si manifesta· d~ per tutto, e che tutti i grandi avvenimenti si §!piegano con l'odio che hanno gli ebrei per la nostra ci viltà. Egli creò un nuovo genere di polemica, che divenne una filosofia della storia ad uso dei bravi bor 9hesi contenti di divenire sì sapienti e di trovare una spiegazione ai fenomeni soèiali. Questo genere di lett~ratura hà avuto mollo successo e non sembra vicino a perdere la sua popolarità; esso è in effetto éccellente pei giornali di bassa sfera, perché permette l'impiego di straordinaria violenza di linguaggio e non domanda nessuno sforzo d'ingegno. Un articolo dì sociologia antisemitica é alla portata del primo giornalista che capita. L'antisemitismo fornisce argomento tanto facile a trovare quanto lo stesso materialismo storico; e si sa se i giorualisti abusino di tale sociologia I· Gl' Israeliti francesi hanno avulo la disgrazia di essere compromessi dai loro correligionari stranieri che sono numerosis;;imi a Parigi e che sono corrispondenti di giornali. Durante il processo Drerfus quei eorrispondenti attaccarono l'esercito e le istituzioni francesi con una violenza ed una rozzezza inaudite; molte persone dinatura calma, erano irl'itate per gli apprezzamen_ti malevoli di questi ospiti delta J rancia. lo intesi un Israelita socialista e polacco dire negli uffici della Petit Repubtique: « Se i patrioti france si non sono contenti Guglielmo mo- . bilizzerà due corpi di esercito e li batterà ». Riferisco queste parole per dimostra1·e con un tratto caratteristico a qual grado d'insolenza e di stupido orgoglio fossero giunti ce1-ti stranieri; sarebbe facile fornire molti fatti analoghi in favore della tesi di Drummont che pretende avere gli Ebrei piacere di umiliare la Francia. • • • Non bisogna esagerare l'importanza dei gruppi socialisti; non sembra clie i quatlro partiti organizzati nazionalmenle contino insieme più di 40.000 persone eio credo che la metà si colleghi, più o ~eno direttamente, al p!).rtito guesdista (partito operaio francese). Nei .sindacati sono iscritti ben 100.000 operai socialisti fuori di quelli che sono inquadrati nei quattro par·titi ufficiali. Si può ammettere che vi siano, forse 20.000 anarchici; ma essi sono dispersi un po' per tutto e non fanno molto rumore per la terribile persecuzione che la polizia esercita contro di loro. Si , edono agire in tempi di sciopero e pensare a misure rivoluzionarie; sono essi che hanno cercato di organizzare la marcia degli operai del Doubs su Parigi. Essi ora entrano molto nei sindacati, ove acquistano rapidamente una grande influenza, per la loro devozione, la loro energia ed il loro amore per l'istruzione. Per quest'ultimo lato essi diffel'iscono molto dai socialisti che leggono poco e poco caso fanno del!' istruzione. La Petite Republique che è l'organo principale del partilo socialista, e nella redazione della quale tutti i partiti sono rappresentati, non prospera molto : è vero che per fare una parte equa per tutti gli appetiti ha dovuto portare il numero dei suoi redattori ad una cifra inverosimile, e che le sue spese sono pure fuori di proporzione col lavoro faLto. Essa ebbe un buon successo durante il processo Dreyfus, mercé gli articoli di Jaurés, e fu molto sostenuta dalla colonia israelita che é interes- ,;ata nell'amministrazione finanziaria del giornale; ma la sua tiratura é rimasta debole paragonata a quella dei giornali antisemiti e nazionalisti. . Dopo l'elezione di Loubet alla presidenza, la Petite republique ha cercato di darsi una grande importanza e ad attPggiarsi come la direttrice del partito socialista pa1·igino. Gerault-Richard, che la dirige con molta abilità, ha provocato per due Yolte importanti manifestazioni popolari: prima al gran premio delle corse di Longchamps col pretesto di protestare contro le violenze commesse dai realisti alle corse ct'Auteuil; poi all'inaugurazione ufficiale del monumento di Dalon. Il parigino adora le manifestazioni politiche quando avvengono di domenica e col bel tempo; se i nazionalisti avessero la polizia fra le mani e potessero manifestare liberamente, potrebbero offrire al comandante Marchand un trionfo tanto solenne quanto quello che Gerault-Richard ha così brillantement.e organizzato. · · Non é sicuro che questa tatti!a sia, in fondo, molto abile; i socialisti trovano buono di far gridare che essi son più forti di quanto veramente non siano; in tal modo essi provocano due sistemi di sentimenti ugualmente pericolosi per loro : da una parte gli operai si lasciano fa-
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