Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno V - n. 11 - 15 dicembre 1899

'R..lYISTA'POPOLAREDl POLITICA. LETTERE E SCIENZESOCIALI Sicilia. Ci iu solo da meravigliarsi, che ci sia stato chi abbia voluto smentirlo senza che alcun altro deputato del Mezzogiorno sia corso in aiuto del primo. E si compl'ende in fine che in un ambiente di mafia e di camorra attorno a tutto ciò che può avere parvenza pol.itica, per quanto servile, o~ni virus fermenti prodigiosamente, ogni. ger_me c?Ltivo si svil~ppi rigogliosam-ente e tolga l'aria e il nutrimento alle piante benefiche. Il male pubblico e la delinquenza privata non trovano alcuna resistenza, alcun freno né da parte dell'autorità, né da quella dei cittadini buoni, che sentono generalmente un' insuperabile ripugnanza ad essere creduti cooperatori della polizia e delle autorità di qualsiasi genere. In questo ambiente mafia e camorra col delitto comune si accoppiano mostruosamente alla mafia e alla camorra a scopo politico, nhe politicamente conduce a questa degenerazione: colle(pi come Modica, Caltanissetta, Tricarico, Palazzo Rea1e in Palermo, Avvocata in Napoli, che un tempo elessero Alberto Mario, Guerrazzi, De Boni, Emerico Amari, Ferrara, Settembrini, Mariano d'Ayala, oggi sono divenuti i feudi di tanti che non hanno altro titolo per l'elezione che quello di: go1JernativiI Ancora pochi altri trattti sui mezzi adoperati per ottenere l'addomesticameno dei servili col tr10nfo dei governativi. Servono a dimostrare la immensa responsabilità del governo e confermano la spiegazione sulle origini e sul dominio della mafia e della camorra, che da questo momento in poi non si possono più separal'e. La chiave di volta sta nelle elezioni politiche e amministrative. I Governativi ci si preparano da lunga mano con cura e con pazienza sorprendenti: essi - cavalieri, ba1'oni o commendatori, veri o immaginari - si impiantano nelle prefetture e nelle sottoprefetture per agire nel conto proprio o in quello dei loro mandatari. E di là, benché talora siano notissime antiche ed intime relazioni con briganti autentici, prestano tutti i servi:d possibili al governo e dispensano favori ed esei·citano vendette di ogni genere in ogni istante della vita. Questi Governativi di un eclettismo fenomenale, del pari entusiasti per Nico tera, o per· Giolitti, per Crispi, per Depretis, per Rudini, per Pelloux.... sorvegliano e dirigono i comuni, aiutano e puniscono i privati a seconda che sono servi obbidienti o ribelli ostinati. Spadr'oneggiano nelle commissioni di Ricchezza mobile, nei consigli provinciali scolastici. in tutte le allre commissioni per dare impieghi, sussidi, favori, per sorvegliare affinché i benefizi - anche minimi. dalla concessione del permesso di portare armi alla autorizzazione a fare la guardia campestre - non cadano sui nemici, che ora si chiamano tulti sovversivi, anche quando sono notoriamente conservatori. Che questa sia la realtà dolorosa nei momenti normali l'ho gridato cento volte; con maggiore autorità l'ha riconfermata il Senatore Villari nella NuorJa Antologia (16 Novembre). Alla preparazione succede l'azione epica nel periodo eleitora1e. Allora l'illegalità, lù violenza, l'ingiustizia, assurgono a proporzioni mostruose. Non ripor·terò quanto hanno denunziato De Felice, Tasca, Drago, che non é stato smentito da Pelloux per il primo, e che venne ribadito, nella forma mite che si addice al temperamento, Hlla classe ed al partito cui appartiene, dall'on. Principe di Scalea·; ma ricorderò qualche altro episodio caratteristico e non remoto. Alla vigiha delle elezioni del 1890 furono arrestali in Palermo circa 1000 mafiosi in una notte. Con sapiente selezione venivano messi in libertà quando si otteneva affidamento sulla loro disciplinatezza elettorale. Benché le operazioni fossero allora dirette eccezionalmente da un ispettore siciliano mandalo da Roma, pure il sig. Lucchese deve saperne qualche cosa. Poiché non è presumibile che la brillante operazione venisse fatta a benefizio del solo Palizzo:o ... Nel 1893 avviene la sanguinosa elezione di Serradifalco, di cui potrebbe parlare con competenza !~attuale prefetto di Salerno. Nel 1895 si nega il permesso di aI'mi al prof. Figlioli, assessore del municipio di Marsala - persona riconosciuta eccellente, ma so1J1Jersiva, dall'ispettore che proprio a me ne scriveva - e lo si concede in un altro collegio a chi aveva suhito quattro condanne ed ha avuto la quinta di recente o prometteva lavorare contro un sov1Jersivo. Quali metodi bestir1lmente mafiosi siano stati adoperati nelle elezioni di Marsala, di Alcamo, di Catania nel 1895 e nel 1897, lo sanno il generale Mirri e l'on. Codronchi ... E in una più recente elezione si sono visti ~uesti ameni iattarelli: un fratello del candidato goi,ernativo scrivere biglietti commoventi di raccomandazione in favore di persone ritenute mafiose; delegato e tenente dei carabinieri lasciare organizzare in un paese spedizioni di quattrocento operai per andare ad invadere ed intimorire un alLro vicino paese, che si supponeva favorevole al sov1Jersi!Jo; Jasc1ar penetrare circa centocinquanta operai venuti in ferrovia da un'altra provincia nel giorno della vola;i;ione in un altro paese, che si sapeva fedele al sovversirJO; permettere che una banda armata di trenta pe1·sonc assalisse e basLonnsse e ferisse alcuni musicanti amici del sovversivo, senza che un solo dei delinquenti venisse molestato, perché capitanati dai congiunti di un governativo; minacciare di arresto e far processare invece alcuni onesti cittadini, che in una festa campestre avevano spiegato la loro opera nell'impedire che avvenissero disordini provocati dalla banda dei malfattori suaccennati. E quei cittadini erano davvero meritevoli di arresto e di processo perché impedivano ad un sacripante bestione, che indossa l'u!liforme di tenente dei carabinieri, di soddisfare il deside1·io di un benemerito cavaliere governativo, che vuole un tumulto per liberarsi in una sanguinosa repressione degli avversari che lo cacciarono dal municipio! Si é visto ancora un pretore vilissimo no11 trovar tempo dopo sei mesi di condannare chi ìnsultava e minacciava un onesto insegnante, perché fràtello del candidato governativo, mentre sotto la pressione dei carabinieri condannava severamente tanti bravi ed onesti giovani rei di aver g1·idato: Viva Dr_eyfus I_ .. , • E ciò che avviene ne1 mumcip1 é ancora pegg10. Se ne scioo-lie uno cinque giorni prima delle elezioni del 18!-J0 pe; nominarvi Regio Commissario un tale che per ottenere la carica tradì il suo amico sovversi!Jo. In un paese della provincia di _Palermo _lo s~esso i,ndivi~uo ~ stato più volle come Regio Comm1ssar10 coll incarico di combattere ora un partito, ora un 1iltro, secondo gl'ìnteressi elettorali del momento. Nella provincia di Catania alcuni municipi sono predestinati allo scioglimento chiunque sia il candidato vittorioso perchè il vincitore é sempre _qooernatù,o. . . . . Ad un sindaco di altra provmc1a un Pl'efetto non esitava a scrivere che: o cessava dall'appoggiare il sovversivo o avrebbe sciolto il Consiglio e processalo. gli amministratori. Più fortunata e sapiente una cricca baronale di un altro paese sla al potere da venti anni indisturbata perché ha saputo sempre assicurare un'enorme maggioranza al candidato go1Jernat_i1..J.o E _ci si può meraviglia re se l'on. Branca poté assicura1·e m Parlamento dando una severa e meritala lezione all' on. Chimirri, che i sindaci e i municipi nel Mezzogiorno sono ai servizi dei Prefetti? Tante ribalderie e tale sistema d'impunità e di complicità, ripeto, crearono e mantengono l'ambiente della mafia e della camorra; le gesla della polizia, della magistratura e dei carabinieri al di ~uori de_l_eampo _eletto: rale <'ompletano l'opera nefasta di demohz1one di ogm criterio morale. I magistrati sono asserviti in modo ?egradante ai carabinieri ed alla polizia ; la consta laz10ne venne fatta più volte in Parlamento. I carabinieri prima erano circondati di rispetto e di stima; ma dopo che si sono messi al servizio dei candidati ,qovernativi in modo sfaçciato; dopo che dalle bnstonate sono passati ai su ieidi dei detenuti hanno perduto ogni autorità. Dissi altra volta alla Camera che spesso gl'individui sol~o mand~to di cattura veng0no da me - e vanno da altri deputati - per ottenere la sicurezza che consegnandosi non verranno bastonati o torturati. Il processo N~t?rbartolo h~ insegn~to q~al~ arne~1 ci siano nella polizia, e dai discorsi d1 Taiam sappiamo quali sono le tradizioni della medesima. Non rievocherò fatti notissimi ed antichi nè mi indugerò a chiedere informazioni al Sig. Lucchese sull'omicidio impunito commesso da un delegalo di pubblica sicurezza in S. Stefano Quisquina, né suila dimostrazione ferocemente repressa - che condu~sc ad altri sanguinosi reati - di Siculiana, e concluderò con questo gustoso episodio. Nel circondario di Termini alcuni anni or sono c'era un brigante sul quale stava una taglia di parecchie migliaia di lire. Il bdgante per ragioni private venne ucciso da un suo amico. Che pensa dì fnre un delegato pieno di ingegno? All'uccisore procura il passaporto per l'estero ed egli va ad ammazzare il brigante .... morto da due

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