Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno V - n. 11 - 15 dicembre 1899

104 'l{_IJTIST~POPOLARE 'Dl POLITICA. LETTERE E SCIENZE $(!CJA.Ll per avel'e sicu1·i i beni e la vita pagano volenlieri un tribulo annuo ... al brigante Gandino! La Camera - oh quanto diversa da quella di adesso, sotto la Destra! - perciò fece bene a negare nel 1875 le leggi eccezionali per la Sicilia al governo che aveva creato una situazione intollerabile; ordinò invece una inchiesta parlamentare, che condusse alla importante relazione Bonfodini. Dopo la requisito1·ia tremenda di Tajani avvenne la rivoluzione parlamentare del 18 marw 1876 e coll'arrivo della s:nistra al potere cominciò la degenerazione della mafia e la catastrofe politica e morale in Sicilia e in tutto il Mezzogiorno. m. Le ultime pa,·ole ~ollevano proteste e mel'aviglia. Gli uni non credono che il Mezzogiol'no e la Sicilia coll'avvento della Sinistra al potel'e abbiamo subita una catastrofe politica e morale; gli altri non sanno trovare un rapporto tra la degenerazione della Mafia e la rivoluzione parlamentare del 18 marzo 1876. Occorrono chia1·imenti e mi aCt'.inO'o a darli. La mafia che aveva avuto quaYche parvenza e qualche attinenza colla politica, che era stata anche simpatica io un certo senso nel tipo creato dal· Rizzotlo, gradatari:,ente, per l'azione lenta dei contatti - é scomparsa. E rimasta, specialmente nella Provincia di Palermo •e nella zona zolfifera delle provincie di Caltanisselta e di Girgenti, quella delinquenza sanguinal'ia che si riattacca al falso punto di onore espresso dall'omertà; e su tale delinquenza nella zona del latifondo s'innestano e talora prevalgono il furto e l'abigeato. Complessivamente si può essere sicuri che nella intensità la mafia é in sensibile diminuzione per quanto il processo Notarbartolo la il!umini di sinistra e intensissima luce; ma ha guadagnalo in estensione nell'ambiente sociale lo spirito che gener·ò la mafia : il disguslo, la diffidenza pel governo; l'assoluta e generale incredulità nella imparzialità dei suoi rappresentanti - e di quanti con loro serbano rapporti - e nella retta ammimstrazione della giustizia; l'universale e profonda credenza che il diritto non valga e che i d~putati amici del governo possano tulto e tulto debbano, naturalmente, in favore dei loro amici ! Le conseguenze dello sviluppo di que;;to stato dello spirito pubblico non possono essere che gigantescament 1 disastrose sotto il punto di vista politico, morale e amministrativo. I Luor1i e timidi si ritraggono da.Ha vita puLblica, i forti lottano r-ia debbono subire amarezze indicibili e spesso soccombono ; i ribaldi trionfano - mafia forNever I • • . • • • , t . . e siamo a questo : 1 prn onesti, 1 prn corre t1 cittadini invocano la protezione, l'intervento di deputati in tutti i loro affari, perché sinceramente convinti che i loro avversari - se ce ne sono - metteranno in mezzo persone influenti ai loro danni. Sicché generalmente - e sfido tutti i miei colleghi a smentirmi - il valore del deputalo non viene dato dalla sua intelligenza, dalla sua rettitudine, dal suo patriottismo ; oh I no ; ma dalla influenza - la parola sostituita alla mafia in molti circoli - esercitata. Guai al deputato che nega l' influenza o non sa bene esercì tarla o non sa farla anche spumare I - sarà perduto o per la meno menomato nella stima e nella opinione dei suooi migliori amici. Sarà deciso e compianto, nella migliore delle ipotes-i, come persona non pratica, che non conosce i tempi, che pei suoi scrupoli ridicoli abbandona e sacrifica i suoi fedeli sosteniton. Bisogna vedere con quale so1·1·iso di commiserazione si é accolli quando si consiglia un cittadino ad aver fiducia nelle autorità, nei magistrati, nella legge .... (I). Ma la Sintstra? Ci vengo. Essa coi suoi procedimenti e coi bu~mi i11izi sotto Nico tera un ive1·snlizzò e intensificò lo spir·ito pubblico sopradescr-illo. lu <)Uanto alla Sicilia certarnenle non poteva guarire il male di cui soffriva l'Isola mandandovi il Malusardi .e il Lucchese - che co11 soY8rcliia leggerezza oggi si (1) Si vuol sapere a qual grarlo di pervertimento morale può condurre questo spirito generatore ed alimentatore della mafia~ Eccolo; nulla perde coll'essermi personale: nel 1895 un miserabile, a nome di elettori, mi rimproverò - sapendomi povero - di aver denunziato le marachelle della Banca Romana e di non avere accomodato le cose mie! Perciò, ne conchiucleva, è immeritevole della rielezione ! vorrebbe riabilitare perché, forse pel' isbaglio, ha detto alcune verità alle Assise di Milano - con poteri eccezionali; con quei poter-i che la Destra domandò alla Camera e che Nicotcra si prese; e se ne gloriò pubblicamente a Montecitorio nelle sedute del 29 Novembre 1876. . La ripetizione dei metodi di governo del generale Medici non poteva condurre allo scopo; ma ci fu di p,~ggio. La Sinistra, tenuta per lungo tempo lontana dal governo, si dette ad una specie 'di onanismo politico che la fece degenerare. Quando acchiappò le redini del governo era già affamata <li polere, assetata di vendetta, esaurita in una opposizione infeconda; e i rappresentanti del Mezzogiorno e della Sicilia, essendo in gran parte di Sinistra, colla rivoluzione del 18 marzo si trovarono con molti risentimenti ·da sfogare, accumulati in sedici anni di governo di oppressi<.,ne. Si può immaginare in tale stato d'animo - senza educazione politica e senza preparazione amministrativa - come essi esercitarono il potere. · Peggio ancora. Nicotera sentì il bisogno, anche il dovere se vuolsi, di consolidare il potere nella Sinistra. E fece le ele:1,ioni come poteva farle chi non aveva scrupoli ed era violento per temperam~nto. Di più : la generazione eroica della rivoluzione per legge naturale si el'a andata gradatamente estinguendo e i vuoti nelle fila erano stati riempiti con degli stinchi di Santo, cui bastò per essere arruolati il dirsi di sinistra, mentre non erano che sinistri ce~! Nicotera, sopratulto, non guardò pel sottile in questo ·arruolamento; ma quanti sincel'i fossero i nuovi venuti, che in maggioranza non sapevano cosa fosse il programma della sinistra, lo dìsse subito il trasformismo. Poi fece le elezioni Depretis parecchie voi te .... La disonestà, la violenza e l'affarismo grande e pi1:cino trioofarono. Avv~nne il vero addomesticamento del paese sotto la sferza del grande domatore: il governo. Gl' ignoranti che non conoscono la storia e i disonesti che la dimenticano di proposito, si chiedono: ~erché gli stessi uomini di govemo - Nicotera o Crisp1, Depretis o Di Rudinì, il meno colpevole, o Pel!oux - hanno ottenuto nel Mez~ogiorno e in Siciliç1.1·isultati che non conseguirono nell' ILalia centrale o settentrionale? La 1·agione è chiara: nel mezzogiorno e in Sicilia mancò ogni educazione politica; non passò il soffio della rivoluzione francese, o se vi passò, come nel continente napoletano, strinse i legami del popolo coi Borboni; la Sicilia ed il Mezzogiorno subirono venti secoli di servitù interrotla soltanto dalla momentanea tumultuaria indipendenza di cui si poteva godere cambiando di padrone. Tutto ciò non poteva formare il carattere e non dargil consistenza come bellamenle Giorgio Arcoleo dimostrò nella conferenza tenuta a Milano. Epperò si spiega clie la lunga educazione servile abbia favorito la reversione atavica appena il governo riprese la sua storica missione. Si spiega il periodo di opp.osizione gagliarda fino al 1876 collo eccitamento straordinnrio, colla spinla e.~cezionale degli avvenimenti del 1860, coll'autorità grandissima e l'influenza, che la galera, la persecuzione, l'esilio, i sacrifizi di ogni genere avevano d_a~oagli uomini di Sinistra, cbe capitanavano l' oppos1z10ne. Ma non era logico e naturale che quando quegli stessi uomini divennero str-umenti e agenti del governo ogni resistenza dovesse cessare e la reversione atavica verso il servilismo dovesse trionfa re~ La spiegaz.ione riesce ancora più facile, diviene luminosa a citi conc,sce:la ipotesi seducente della stratificazione del carattere del Sergi - che ha sua base i11 precedenti osservazioni del Maudsley - second,.o la quale i caratteri morali più recenlemente acquisiti sono i primi e più facili a scomparire appena si presentan_o le condizioni che favoriscono la reversione. Ecco come· la sinistra produsse la catastrofe morale e polilica della Sicilia e del Mezzogiorno, ripiombamboli nell'anlico servilismo, p1·eB_arando il terreno al dominio . .inconlestato di tutto il b'asso canagliume che a sua glocia ed onore non presenta che il solo titolo rneravigliosamte efficace ·ai governativo. li male non fu falto soltanto in Sicilia; ma in tutto il mezzogìorno,lo ripeto, dove si sviluppò né più né meno lo stes~ so spirilo generatore ed alimentatore della mafia, che v1 prende nome di Ca111orra. Siccl1è aveva rag10ne da ven· dere l'on. De Martino quando per Napoli e pel Mezzogiorno deplorò gli stessi mali che si discutevano per la

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