RIVISTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCL4.Ll . ,La media generale dell'Impero sarebbe pei voti socialisti di 1841 su 10.000 eleLLori isci-ilLi, e la criminalità di 276 per 10.00J abitanti che possono esseee colpiti dal codice .pena.le. Si_ vede da_ ~iò. che la Sassonia_ supe1·~ tutti gh altri Stal1 ge1·mamc1 sia per rapporlo a1 ,voti dei socialisti (3639) che per la crimiualità (147), mentre elle nella Prussia occidentale e Ol'ientale, nel granducato di Posen e nella Baviera, ove l'industria è più sviluppata, la media dei voti socialisti e più debole e quella della criminalità più accentuata. In questi ultimi paesi la proprietà rurale ha anco1·a una parte p1'oponderanle. . La criminalità e il movimeulo del proletal'iato hannu degli stretti 1·appol'ti di 11atura molto differente da quella clie il governo ha preteso, per giustificare il progello di legge che minaccia dei !avo1·i forzati quei clie av1·anno organizzato degli· scioperi o che vi avranno pa1-tecipato, il suo fine essendo di favorire ancor più lo sfruttamento del proletal'iato e di terrorizzare gli ope!'ai, che, aveudo coscienza dei loro dii-illi e degl'interessi veri della classe operaia, int~_ndono lo~t~1·e. per ottenere delle ~~rndizioni di lavoro p1u tollerab1h, ciò che è non solo nell rnteresse del proletariato, ma dell'umanità tutta. RIVISTADELLERlVISlE Apropositodell'esposizione finanziaria. L'esposizione finanziaria fatta alla Camera il 28 u. s. dell'on. Boselli « ha « avuto lo stesso giudizio del discorso della Corona: è » un 'mediocre documento dei tempi mediocri ». Siamo ancor·a al disavanzo e non abbiamo nemmeno l'equilib1·io che l'on. Sonnino prometteva assicurato fin dal '1898; continuiamo nell'ipocrisia di· annunziare economie mentre le spese aumentano; approfiLtiamo d1 condizioni inattese per aumentare i tributi, sempre dichiarando che i1on vogliamo maggiori sacrifizi pei co11tribuenti; <.:i dichiariamo impotenti a mantenere impe~ni solennemente assunti, e consacriamo i mezzi di cui ctisponiamo a impegni nuovi; e facciamo dei debiti nuovi dichiarando, con tuUa se1·ietà, che sono anticipazioni. Per questo non dividiatno l'opinione di coloro che hanoo giudicato questa esposizione finanziaria un documento onesto: si continua nel sistema d'ingrandire sé Htessi per ingrassare gli altri, sia pure con tutla buona fede. Così l'on. Boselli parla di econumie, ma poi aggiunge che queste negli ultimi 4 anni furono superiori di 6, di 10, di 18 milioni negli ultimi esercizi, e pel nuovo esercizio propone nuove maggiori spese militari e pei lavor·i pubblici, ipotecando poi con un'operazione di nuovo ge11e1·e le economie future per molti esercizi. E non solo l'ultimo esercizio consacra il sistema degli aumenti di spesa, ma anche per l'esel'cizio in corso. Si dice che « in definitiva risulterà un maggiore carico di 9 milioni » e pe1· l'esercizio 1900-1901 si dichiara che le nuove leggi porteranno l'aggravio a circa 19 milioni. La conseguenza è un nuovo aggravio ai contribuenti, sequestrando a favore del Tesoro il vantaggio che potevano e;onseguire da una nuova forma di produzione dello zucchero, ed è uno strappo che si f;;i all'autorità dichiarando che lo Stato che aumenta le proprie spese, è nell'impossibilità di mantenere per 10 anni gl'impegni per la marina mercantile. L'esposizione termina colla enumerazione dei sintomi di l'i• sveglio dell'attività economica comunale, ma finché la situazione non si consolida non bisogna far troppo assegnamento su di un movimento ancora allo stato iniziale. Piuttosto lo Stato si proponga di non ostacolare il libero sviluppo del paese. L'esperimento del pa5salo consiglia suggerire al Governo di non venir meno a due punti fondamentali, e cioè: di limitare le spese e di non tormentare ulteriormente i contribuenti. (Economista di Firenze - 3 dicembra '~9.) Ouida: GiuseppeChamberlain. La fisonomia di Chamberlain indica il suo carattere; non é distinta, ma è piena di energia, d'intelligenza, di ostinazione; è la fisonomia di un commerciante non di uno statista; di una persona accorta, no,, di una persona intellettuale. L'eterno monocolo all'occhio serve a nascondere l'espressione, e il naso corto e rivolto ali' insù reud~ comulli i lineamenti, i quali altrimenti sarebbero r·egolari e fini. Chambel'lain veste sempre bene e non si vede mai senza un orchidea all'occhiello dell'abito: quelle orchidee che vengono dalle serre di sua proprietà che le signore conservall'ici desideravano tanto bruciare quando Chamberlain era odiato, dannato ria 101·0 come l'Autic1·isto. Si disse che Chamberlain lasciasse i liberali_pel' la sua gelosia pe1· Gladstone, e perché tra i liLe1·ali vi era lord Hosebeny, Vel'llon Ha1·cou1·t e 11el pa1·tit<? degli _Home H.uders, Parnell. Se fu l(uesta la ve1·a 1·ag1one egli deYe esse1·e soddisfallo, perché nel gabinetto Salisbu1·y è di fatto il capo del GoYerno attuale della Gran Brètu:gna. A lui nulla impo1·ta del giudizio della sto1·ia; ciò cl1e lo soddisffl è di domi11a1·e e condur1·e gli uomi11i. Chambel'iain fu sernp1·e fo1·tunato: nella medioc!'ità degli uomini a lui uniti e di quelli contral'i; neìl'attuol~ inò1ffere11za religiosa inglese che in altri tempi av1·ebbe visto con orl'Ol'e ent1·a1·e al governo un unitarian (che crede semplicem<·nte in Dio, ma non in Cristo né nello Spil'ilo Santo), e soprallullo nell'esser so1·ta la questione dell'aulo11omia irlandese quando egli fece il salto pericolosu nel campo conser·valo1·e. La gue11·a conl1·O il Tl'answaal è stata concepita, maturata ed imposta da Chamberlain a tempo dell' i11cul's:one Jarneson. Tutti sanno che Chambcl'lain ha una nole\'ole qua11tilà di a;,.io1ii nella Chartered Company d'Africa, ina egli lo nega 1·eci• samente. Chambed;:iiu ho po1·Lalo nl'lla cal'l'ie1·a politica i c1·ite1·i e le abitudini di un commesso viaggiatore sc11za scrupoli. Chamberlnin non pal'la mai franco; la sua 1·isposla è b1·utale od equiv;:>ca, ma spesso gli rnunca la padronanza di ~è. Egli ha portalo al Tresury Bench (Banco dei MinisL1·i) i 1nndi e il parlare che ebbe pel passalo al Munil.:ipio di Bi1·mingliam. Il terrc!W è adatto. La G1·a11Bl'ellag11a che subisce, e che, spesso, applaude Chambel'lain non è più lu Gran Brettagna di lord G1·ey, di Cauni11g, di \Vellinglo11 e dei pl'imi anni di Gladstoue. Si seute l'influenza di Disraeli che ha preparato il terl'eno a Chamberlain. « La gucr1·a è senza scusa, e sarà « senza gloria, pe1·ché quando una nazione enorme- << mente ricca e prepotente, e capace di aiutarsi con onor- « mi prestiti, si batte pe1· motivi di t:upidigia con un po- « polo piccolo di numero, senza appoggio esterno, e 1·e- « lativa:nente povero, nessuna vittoria della p1·in1a 11a- « zione può essere nobile e degna». I più illust1·i pensatori inglesi come Hcl'bert Spencer, John ìVlol'ley, Harrison hanno invano protestato. La nazione inglese non sa il male che fa. Questa è la sua scusa, ma è anche la condanna di coloro che abusano della natura generosa del popolo, abusando senza scrupolo della sua inconsapevolezza. E lutto questo non è senza pc1·icolo per l'Italia. L' impe1·ialismo inglese tenta tiral'e l' llalia nelle avventure africane. Il diplomatico Renne! Rood è andato a Roma pcw seg1·eli accordi contro il Negus Negesti. « L'amicizia inglese non ha fatto da molti anni « del bene ali' llalia; e l' l1a sempre spinta ad inlr-ap1·cse << vane e dispendiose. Se I Ingl1ilLe1-ra ama veramente « tanto l'Italia perché non le l'enòe l' boia di Malta? « Questa sarebbe una p1·u0Ya solida di amicizia ». Gli italiani non dovrebbero prestar fede alle tentazioni insidiose del governo inglese per pMsuaderli a seguirlo << su una via di aggressioni sanguinose, costose, brutali.» (Nuova Antologia - 1 Dicembre). Cesare Lombroso: Perchè i Boeriresistono? - Io non so se la potenza inglese, trecento volle più poderosa di queila dei Boe1·i, per numero, per ricchezza, per civiltà non finirà per vincerla, ma Lutto fa presume1·e cl1e q ueslo piccolo popolo, il quale pol1·ebbe star tutto entro un sobborgo di Londra, resiste1·à a lungo. Le cause sono molte: 1.0 La grande estensione territoriale. I boeri sono sparsi in un territo1-io g1·ande come quasi l' Eu1·opa, in cm i mezzi di comunicazione sono sca1·s1, lenti, male approp1·iati agl'inglesi, che pol'tano grandi provviste e sono i11casa nemi~a e lontani dal cent1·O di azione. Le migliaia di muli non possouo servire subito per la g1·ande mortalità e pe1· la difficoltà di avvezzarli ai nuovi climi e alle nuove abitudini, tanto più che il mulo in molti siti deserti deve portare le provviste con sé. Viceversa i Boeri, vicini al centro d'azione, fantaccini e cavaliel'i ad un tempo, perfetti conoscitori di tutte le vie secondarie, con spie non venali, hanno un'agilità favolosa di mosse, così. che intieri corpi di esercito sono trasportali da un punto ali' altrn quando meno ci si aspetta. 2.0 I Boeri sono eccellenti tiratori e colpiscono come a bersaglio gli ufficiali, paralizzando così. intieri reggimenti. 3.0 Se i Boeri non hanno la disciplina, che dà molti vantaggi nell'esatta esecuzione degli ordini, suppliscouo con l'entusiasmo patriottico, colla scioltezza delle mosse e
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==