Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno V - n. 9 - 15 novembre 1899

RIVISTA. POPOLA.RE Dl POUTICA. LBTTBRE E SCIBNZB SOClA.Ll' Di questi : 34 morirono 1223 riportarono ferite lievi o gravi. Si deplorò una catasLrofe avvenuta il 31 Gennaio per la quale furono colpiti 17 operai con 4 morti e 4 che si pos'.~ono considerare come morti agli effeLti finanziari del!' assicurazione. Un solo è stato indennizzato per invalidità permanente assolrtta col minimo di risarcimento voluto dalla legge. Quattro riscossero un'indennità uguale al 75°1 0 di quella spettante per il caso di morte. Sette furono indennizzati per invalidità pet'manente par- ~iale di non grave entità. Per gli altri 1211 i medici previdero una infermità temporane a al lavoro, per N. 0 19000 giornate. Per soli N. 0 955 operai si ebbero le liquidazioni, in seguito a completa guarigione - e per questi furono accertate N. 16149 g.te d'invalidità - oltre a N. 4875 in franchigia legale, (5 g.te per ogni operaio). Cosicché i 955 operai per causa d'infortunio, soffrirono inabilità al lavoro per N. 0 21024 giornate -. La prognosi per essi era stata di N.0 14,800 g.te cioè: 6224 in meno della effettiva infermità risultante dai certificati di guarigione. Per ogni operaio ferito si ebbe: prognosi per giornate 15,50 durata certificata dai medici 22,00 durata con dritto ad indennità 17,00 ,. Le giornate 16149 d'invalidità temporanea indennizzate si riferiscono: Per N.0 912 a 229 operai, con durata della invalidità da 1 a 5 giorni (oltre i 5 in franchigia legale) ,> ,. 9350 a 629 operai con durata da•6 a 30 giorni. » :, 4678 a 91 operai, con durata da 31 a 90 giorni. » » 1209 a 9 operai, con durata da 91 a 238 giorni Dei 34 operai morti: ,. furono liquidate le indennità per 17 con una somma complessiva di L. 54159,64 in media per ogni operaio L. 3185 Gli operai morti per due terzi furono adulti, d'onde l'indennità alta che in rapporto alle 205 g.te di lavoro e.ffettioo accertale dall'Ufficio minerario di Caltanissetta, rappresenta una media mercede giornaliera di L. 3,10 mentre (a giudizio dell'Ufficio della Mutua Siciliana) la base media delle indennità da corrispondere per infortuni nei casi seguiti da morte, dovrebbe essere quella stessa che risulta dividendo l'ammontare delle mercedi di un anno per 300 giornale. E giacché per una giornata di lavoro in media si é pagato nelle zolfare dei soci della Mutua Siciliana L. 1,90 il salario di un'annata si deve calcolare in L. 41 O Tale dovrebbe risultare la media di salario annuo per le liquidazioni delle indennità nei casi di morta. Per le giornate 16149, dalle due società di Milano si liquidarono L. 14849,88 e quindi per ogni giornata L. 0,92 con una base di L.1,84 di salario medio, che corrisponde a quello denunzialo dai soci della Mutua, e ciò a prova certa della loro correttezza nelle denuncie (1). I 12 operai per i quali si accertò inabilità permanente al lavoro furono indennizzati con L. 13268 (nette di tasse) cioè L. 2991 per 1 caso d'inabilità permamen te assoluta; ~ » 8060 per 4 che furono tutti colpiti da anidriLe zolforosa nella catastrofe avvenuta nella miniera Bosco. ::. 1327,50 per un operaio rimasto cieco di un occhio e con altre affezioni gravi. > 889,50 per 6 altri operai indennizzali per invalidità permanente parziale. Ogni operaio dei primi sei costò ~ » degli altri sei L. 1100 L. 148 Le società non accordarono alcuna indennità per franchigia di legge a 70 operai. _(_1) Te~en~o c~lcolo dell~ 5 gior~ate in franc_hig~aed in b!l~~ai s~-per10r1 dati, rileviamo che m media per ogm giornata d mvahdità al lavoro certificata dai medici, agli operai si pagarono Centesimi- sessantasei ... Aveva ragioni da vendere l'on. Colajanni quando svolgendo alla Camera la sua interpellanza ·sulla legge 17 Marzo, dimostrava ch'erasi già esperimentata una vera irrisione verso i disgraziati che non muoiono e che quindi sono i migliori giudi~i delfa l~gge ritenendola essi un:1 vana lusinga e non una provvidenza. S1 avverta che su questi sectanta centesimi al giorno l'operaio deve pagare medico e medicine... Quasi sempre l'operaio resta in debito; d'onde la generale e giustificata avversione verso la legge. Dei 1223 feriti 187 restarono sotto cura al 30 settembre o si guarirono ma rinunziarono alla indennità non mandando certificati di guarigione. Per un solo caso di mo1'te indennizzabile con sole L. 1500 pende una lit.e tra gli aventi dritto e le Società, le quali, contrariamente al consiglio della Mutua, intendono sostenere un giudizio per altri due casi. Sulla somma delle mercedi di un anno che si può calcolare in · L. 8,500,000 applicando il premio 22 per mille le Società Assicuratrici liquideranno un premio complessivo di L. 187,000 e già effettivamente ad esse si pagarono in conto ed anticipatamente L. 200,0000 Il costo dette indennità in -rapporto a 1000 Lire di mercedi si calcola in L. 1 8,50 e per ogni operaio occupato nelle zolfarn L. 7,50 A parte il concorso prestato dalla « Mutua Siciliana~ alla esecu1.ione della legge, che può dfrsi ufficialmente riconosciuto è degno di nota il servizio finanziario imP.ortantissimo reso a tutta la Classe industriale della Sicilia. Dalle statistiche dell'ufficio minerario di Caltanissetta si é autorizzati a calcolare la mano d'opera di un anno in L.16,500.000. Or se la Cassa Nazionale non fosse stata obbligaL dalla concorrenza d.eLdue. istituti azionari ad· a p·t plica re in vi a eccezionale e provvisoria il premio al 29,40 per mille (classe XI alle sue tariffe) si sarebbe servita della misura 43,21 per mille (classe Xli). Quindi un one1·e per l'industria di L. 713,ooo contro una spesa per indennità in circa L. · 320,000 e con un beneficio lordo per la Cassa · Nazionale in L. 393,000 Se tutti gl'industriali delle zolfare si fossero associati nella Mutua Siciliana, e dati i 16 milioni è mezzo di mercedi onestamente denunziati, l'onere della legge 17° Marzo sarebbe stato di sole_ L. 330,000 perché, come abbiamo già ricordato, le due Milanesi per questo anno avevano stabilito di dovere applicare il premio 20 per mille qualora gli operai avessero superato il numero medio di 20 mila (ciò che si calcolerà a fine di anno). · Differenza notevole di L. 383,000 Quindi circa quattrocento mila lire economizzate in fatto da tutta la classe degli industriali o dagli operai, se su questi si riversa l'onere della legge 17 marzo, come opina l' ingegnere capo dell'Ufficio minerario di Caltanissetta. L'economia che alla fine del primo esercizio della Mutua, avranno conseguita i soci in base a 9 milioni di mano d'op.era, si potrà valutare in lire centonovanta mila in rapporto al premio che avrebbe applicalo la Cassa Nazionale senza la concorrenza delle due Società anonime, provocata dall'azione della Mutua; e siccome i soci si quotarono in proporzione del 30 per mille dei salari, la loro economia indiretta si calcola nel 13 per mille, cioè in L. 117,000. L'economia diretta dipendente dal contratto con le due Società e dalla buona amministrazione del sodalizio siciliano risulterà in circa L. 55 mila nette delle spese di funzionamento della Mutua inferiori a L. 20,000 Risultati come '.luesti non possono sfuggiré alr osservazione degli stud10si in materia finanziaria e tecnica di assicurazione; mentre per noi sono notevoli dal punto di vista di un'applicazione dei principi della· mutualità· sui quali ormai si svolge la vita moderna in tutte le sue· manifestazioni economico-sociali. (1) (1) Leggiamo in punto nel volume ultimo della Rivista del ser-. vizio Minerario per il 1898 una relazione dell' Ufficio minerario di Caltanissetta sulla legge per gl'infortuni, col giudizio che della Mutua Siciliana veniva formulato -prima che se ne conoscessero i risulta• ti. Riassumendosi gli scopi dell associazione, vi si dice: « essa si prefigge di studiare e suggerire i provvedimenli più adatti a migliorare le condizioni di sicurezza e d'igiene sulle miniere, afflne di rendere gli infortuni per quanto è possibile, meno frequenti e meno gravi, concorrendo per tal guisa assai opportunamente all'opera già prestata dall'u/· ftcio. Di più essa assume ancora il carattere di una vera Associazione mineraria, proponendosi di estendere la sua azione anche alle quistioni dirette al miglioramento econo,nico sociale e legislativo dell' industria e del lavoro ,., La relazione fo. una buona critica della legge sugli infortuni ed accenna al concetto di un Consorzio obbligatorio fra i coltivatori di miniere, unico rimedio radicale ùel quale ci occupèremo nel · numero prossimo di questa Rivisti!, •

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